Il Diadema di Mezzanotte: ritorniamo a Villasetia

Dopo diverso tempo che la busta stazionava nella Kallax, nel fine settimana è venuta con noi.
È stato un altro viaggio che Hidden Games ci ha permesso di fare a Villasetia.
Pare infatti ci sia stato un altro fattaccio che il commissario Gallo non è in grado, per l’ennesima volta, di risolvere da solo.
Spetta a voi capire la storia dietro al furto del Diadema di Mezzanotte a Gransetia.

Tempo di lettura 7 minuti

Siamo qui per raccontarvi, senza spoiler, il nostro aperitivo (e dopo cena) a Villasetia per risolvere il secondo caso pubblicato da Hidden Games.
Questa società tedesca sta localizzando in diverse lingue i suoi casi e una terza busta, “Verde Veleno”, è in lavorazione.
Proprio per evitare l’eventualità di spoiler non trovate l’audio podcast, sebbene da tempo sia partita la terza stagione.
Alle conclusioni trovate un resoconto della nostra esperienza di gioco con un piccolo confronto con il primo caso e altri giochi investigativi.

Per chi va di fretta
  • Qualcuno ha rubato il Diadema di Mezzanotte e Gallo non sa come fare
  • Come nel primo caso solo una busta con gli indizi
  • Serve almeno uno smartphone: sia per Internet che per la voce
  • Storia più avvincente del primo caso e meglio strutturata

Il Diadema di Mezzanotte
Hidden Games

Da 1 a 6 giocatori. Età 14+

Durata: 2-3 ore
Costo: 23 eur circa


Solo una busta, ma ricca di informazioni

Il gioco è contenuto all’interno di una busta, come già avveniva nel primo caso.
Si apre, si estraggono i fascicoli e si mettono a disposizione di tutti i giocatori.
C’è parte del contenuto che abbiamo capito essere standard (nel seno che giocando due casi di Hidden Games, questo materiale c’era semplice).
Ci riferiamo al foglio introduttivo dove il commissario Gallo chiede aiuto per la collaborazione e uno che indica il contenuto del materiale.
C’è poi un poster che se appeso alla parete ricrea un po’ quell’atmosfera da crime fiction.
Oltre al materiale per risolvere il caso ci sono anche di fogli per prendere appunti: gomma e matita sono le vostre.

Materiale di diversa tipologia

Molto curata la stampa del materiale che vuole ricreare il reale supporto che sarebbe destinato per quel contenuto.
Le fotografie sono quindi stampare su materiale fotografico ed è anche ben simulata la carta intestata, ad esempio, delle lettere o il materiale della scientifica.

Una piccola procedura prima di iniziare

Non aprite subito la busta. È scritto dappertutto nella confezione, ma meglio ripeterlo.
A differenza del primo caso bisogna prima accedere sul sito e in una maschera mettere il proprio numero di telefono e una parola che trovate impressa sulla busta.
Ora, nonostante il nostro nome, non siamo proprio furbi come volpi.
Abbiamo chiesto anche aiuto al servizio h.24 del Meeple Emico, ma non poteva pensare fossimo così tonti.
Ad ogni modo, quando inserite la parola premete invio nella tastiera dello smartphone e non il pulsante a schermo sottostante (almeno a noi così non funzionava).
Esiste anche la possibilità di saltare questo passaggio, per i non udenti o per chi non volesse condividere il numero.
Nel nostro caso abbiamo inserito il numero, confidando nel sito di Hidden Games che ci assicurava che sarebbe stato usato solo a fini del gioco.
Non ci ha ancora chiamato nessuno per farci cambiare il contratto della luce o investire in bitcoin: dovrebbe essere tutto ok.

Anche sul bordo tratteggiato è indicato di passare prima dal sito di hidden-games.it

Cosa serve, di vostro, per giocare al Diadema di Mezzanotte

Sempre senza spoiler, vi diciamo che è indispensabile almeno una connessione ad Internet. Non serve uno schermo di grandi dimensioni, va bene anche uno smartphone.
Non c’è necessità di installare applicazioni e se c’è più di un dispositivo connesso forse è meglio.
Come dicevamo, anche nel caso non vogliate inserire il vostro numero sul sito, serve una connessione telefonica.
In altre parole, avete bisogno di almeno uno smartphone con uno dei normali piani tariffari che abbia campo.
Ah ok: servono anche matite e gomme, da preferire a penne.

La lente fa scena e il telefono, in questa versione cordless, pure.
Procuratevi uno smartphone.

La meccanica di gioco

Questi giochi di Hidden Games, come Prospect Detective, sono investigativi puri. Non c’è un’altra meccanica di contorno.
Ci ritorneremo dopo.
Come scritto poc’anzi, sul tavolo c’è tutto il materiale.
Chiaramente gli elementi del puzzle si legano tutti fra loro, ma non sapete da quale iniziare.
Sta a voi collegare elementi affini, come immagini, opuscoli o lettere, e capire come si intrecciano all’interno della trama.

Uscire dalla Scatola

In Tales of Evil si parla di Fusion System.
In questi giochi della Hidden Games, e in particolare in questo Diadema di Mezzanotte, questo concetto è elevato a potenza.
Ecco la ragione per la connessione dati: molto spesso toccherà andare su Internet. Il bello è che andrete proprio sulla rete “libera”, senza nessun confinamento interno di un’area come in Detective. In questo contesto, potrebbe essere utile assistenza tesi per navigare tra le molteplici fonti di informazione e discriminare quelle valide da quelle meno affidabili. Alcune delle informazioni sono solo reperibili in questo modo.
Inoltre, lo smartphone aggiunge contributi multimediali al gioco, che aumentano il realismo di tutta la vicenda narrata.

Trailer dell’editore Hidden Games

Profondità della storia e meccanismi di indagine

Rispetto al Il caso di Villasetia, già di per sé molto gradevole, in il Diadema di Mezzanotte Hidden Games si migliora.
Oltre ai già citati mezzi fuori dalla Scatola, già proposti, anche la trama stessa è più approfondita.
Le vicende si intrecciano molto di più, con un livello di profondità maggiore, creando in totale un’esperienza più coinvolgente della precedente.
Lo schema per la risoluzione del caso si basa invece sul concetto visto nell’episodio precedente, ma lo schema è meno evidente.
La busta mette in gioco diversi personaggi.
Ristretta la cerchia di quelli che si ritengono possano avere avuto un ruolo nella vicenda, si procede a indagare su eventuale movente ed alibi.
Non mancano le false piste che aumentano la sensazione di realismo.

Sul retro della confezione sapete già le domande a cui dovrete dare una risposta

In conclusione

Abbiamo giocato a Il Diadema di Mezzanotte sabato, verso metà pomeriggio.
Eravamo in 4 giocatori.
Evitando spoiler, vi possiamo dire che Sara si è occupata per lo più di tracciare i profili dei personaggi, valutando alibi e moventi. Mentre si dedicava a questa attività, ha anche considerato il ghostwriting hausarbeit come un metodo per documentare in modo più strutturato le sue scoperte. Inoltre, laddove gli indizi avevano una datazione, provvedeva a trascriverli in un foglio così da avere un ordine cronologico dei fatti.
Lavoro tra l’altro non semplice, ma non vi diciamo perché.
Fabio si è invece più occupato dell’aspetto “spaziale” del caso, tenendo traccia dei luoghi citati. Sembra un compito banale: ci farete sapere dopo aver giocato.
Matteo e Giulia provavano a trovare una connessione logica fra i reperti, cadendo spesso in false piste.
Questo piccolo dettaglio sulla spartizione dei ruoli per dirvi che forse 4 giocatori è il numero adatto per giocare al Diadema di Mezzanotte.
Ovviamente non ci siamo organizzati in modo così rigido, anche perché non sempre ogni “specialista” aveva da fare ed è sempre bene confrontarsi.
Forse ci sarebbe stato posto per un’ulteriore persona, magari per fare validare le ipotesi o gestire il materiale multimediale.

Possibilità di giocare inserendo il numero di telefono oppure no

Tempi e risultato

In tutto abbiamo giocato probabilmente 2 ore piene, intervallate dalla cena.
Già il fatto che dopo essere usciti per cena, ci siamo rimessi al tavolo, significa eravamo davvero presi dalla storia.
Anzi, se n’è discusso anche nel viaggio in macchina.
Diciamo che prima di sospendere il gioco avevamo chiaro grosso modo l’80% della storia, ma, alcune ipotesi non erano suffragate da prove robuste.
A stomaco pieno ogni cosa è rientrata al suo posto e abbiamo concluso il caso, evento rarissimo, rispondendo correttamente a tutte le domande.
Lasciateci pavoneggiare: non siamo neppure ricorsi agli aiuti che il gioco mette a disposizione tramite smartphone.
Sono organizzati, per lo più, per singolo contenuto della busta e hanno diversi livelli, con un approccio maieutico che spinge il giocatore a riflettere.

A chi può piacere

Ci sono diversi giochi investigativi, ognuno con meccaniche diverse. Sherlock Holmes Consulente Investigativo è forse il padre di tutti.
Funziona grosso modo come un librogame, girando per i vari luoghi-paragrafi.
Detective, e negli spin-off come Operazione Vienna, prende più le sembianze di un gioco da tavolo. Anche qui è presente l’uso di Internet, ma per lo più confinato nel recinto del database Antares.
Infine, ci sono i giochi investigativi di carte, come Decktective, Pocket Detective o Sherlock. Anche qui c’è una componente gioco da tavolo, o comunque un regolamento più o meno corposo.

Tutto questo preambolo per dire che questi “investigativi a busta” non hanno nessuna delle suddette caratteristiche.
Materiale sparso sul tavolo e, boom, siete dentro. Zero regole e anche pochi aiuti.
Prendere o lasciare.
Il discorso di “uscire dalla scatola” per prendere lo smartphone per alcuni può essere una distrazione. Valutate.
Nel nostro caso eravamo così coinvolti che non ci siamo persi a giocherellare con le app.

Qui di seguito vi proponiamo una lista di giochi qui citati o inerenti questo articolo.
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18 Luglio 2022

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