Flip 7: il Sette e Mezzo che ce l’ha fatta

Siamo di ritorno dal LdP di GdT Roma Players (per intenderci quello di Transgalactica).
Ho giocato a Flip 7. Top! Dobbiamo averlo mi dice Sara affacciandosi dai sedili posteriori.
Do un’occhiata su qualche negozio online mentre Fabio guida. Un mazzetto di carte da 10-15€.
Non ho idea di quello che sia. Sembra al livello di Scout e LAMA.
Così mi infilai in un tunnel.

7 minuti
Per chi va di fretta
  • Un semplice mazzo di carte numerate
  • Finalista allo Spiel des Jahres
  • Il 7 e mezzo che ce l’ha fatta

Davvero Flip 7 richiede una recensione o comunque un articolo?
Perché no. Innanzitutto perché mi dà l’occasione di farvi un bel pippone e una bella predica.
In secondo luogo perché è il Davide che mette al tappetto Golia. Con una difficoltà superiore a 1, solo per motivi di errore statistico, Flip 7 si colloca nella home page di BGG.
Hardcore gamers accettatelo.

Flip 7

Icona

Autori

Eric Olsen

Icona

Editore

The Op Games

Icona

Giocatori

3+

Icona

Età 

8+

Icona

Durata

20′

Icona

Costo

15€

Zero preliminari

Scout ci ha provato. Tentava di proporre un’ambientazione circense che vi assicuro non ho mai capito. Se ve lo devo dire, francamente mi irritava pure.
Flip 7 alza le mani. Zero grafica, zero orpelli. Carte da 0 a 12 con la scritta del numero in parole, che altrimenti pareva brutto lasciare troppo spazio vuoto.
Una manciata di carte speciali, che sembrano buttate lì a fare volume, ma invece sono il pepe che insaporisce la pietanza.
Disponibile in vari formati, io ho la scatola, inutilmente grande.

Avrei preferito una scatola diversa

Flip 7 è un gioco campale e non è chiaro perché dovrei portarmi quell’involucro che mi ruba spazio fra i panini al prosciutto e la borraccia.
Sembra esista un formato più compatto. Però non conterrà mai tutte le carte con le loro bustine.
E visto l’agonismo con cui si affronta questo gioco, considerando anche quanto mischierete le carte, le bustine sono utili.
Ma il sacchetto di Love Letter cosa aveva che non è piaciuto?

interno scatola di flip 7
E’ stata fatta una magia per far rientrare le carte con le bustine. Scatola grande, spazio poco

Come si gioca

Se per qualche motivo non conoscete Flip 7, ecco qua come funziona. Le basi sono comunque quelle del 7 mezzo (il cugino di campagna di Blackjack).
Vi danno una carta e avete due scelte:

  • Stare
  • Chiamare carte

Voi potete stare, e segnare il punteggio dato dalla somma del valore delle carte, oppure chiamarne un’altra.
Se la carta che chiamate non è una carta speciale, ovvero semplicemente ha un valore che va da 2 a 12, e ne avete già un’altra, allora avete sballato.
Il mazziere si prende tutte le carte e in quel round vi assegna 0 punti.
Si gioca un round dietro l’altro e vince chi per primo arriva a 200 punti.
Ok, in mezzo ci passano le carte speciali che bloccano un avverarsio, lo costringono a pescare o vi danno bonus.
Ma il regolamento in sostanza è questo.

esempio di gioco a flip 7
Chiamo carta e arriva un 6. Sballo e me la prendo

Il collante che tiene insieme le carte

Il sistema push your luck è retto da come è composto il mazzo e da come è gestito.
Ci sono dodici carte di valore 12, undici carte di valore 11 e così via. Le carte di valore più alto sono quindi le più numerose e, di conseguenza, quelle che possono farvi sballare.
Il mazzo non viene mischiato ad ogni round, ma solo quando si esaurisce vengono rimischiati gli scarti dei round precedenti.
Questi due semplici fattori stanno alla base di tutte le strategie a cui un giocatore può pensare.
C’è anche una regola che dà un bonus se si arriva ad avere 7 carte, ma è un di cui che qui non vale la pena approfondire.

Qualche carta bonus insaporisce il gioco

Perché è un gioco di successo?

E’ semplice, è banale.
Eppure mentre scrivo è il primo gioco della classifica bestseller di BGG.
Qualche motivo ci sarà. Provo a dirmi i miei.

Non richiede particolari capacità (almeno apparentemente)

E’ quasi un “gioco di Natale”. Ovvero uno di quei giochi che fate con lo zio mezzo assonato e bevuto dopo un pranzo abbondante.
Se fate più di qualche partita, in realtà, noterete che qualcuno vincerà più frequentemente.
Push your luck, ormai dovreste saperlo, non è sinonimo di tombola.

E’ coinvolgente e adrenalinico

A un evento di piazza, del weekend scorso, abbiamo tirato tardi. Urla dopo urla.
Già, perché Flip 7 è un gioco estremamente adrenalinico. La meccanica push your luck è l’unica che manda avanti il gioco. Manca il coinvolgimento di somme di denaro, ma è un gioco da tavolo molto vicino al gioco d’azzardo (ricordate il paragone con Blackjack).
Se avete solo un 4 davanti a voi e, chiamando carta, il mazziere ve ne porge un altro nonostante nel mazzo di 90 carte ce ne siano solo quattro… far volare il tavolo è un attimo.

Composizione mazzo flip 7
Tante carte quanto è il loro valore: ecco il segreto di Flip 7

Prono alle cattiverie

Seconda Chance vi protegge una volta quando sballate: scartate questa carta e continuate a giocare. Un bel parafulmine.
Ma se un vostro avversario vi gioca contro un Freeze non lo userete, perché vi sta forzando a passare.
E se avete un 11 e 12 e qualcuno vi gioca contro Flip Three? Sarete forzati a chiamare 3 carte consecutive con tanti auguri.

C’è spazio per tutti

Non sarete mai troppi per giocare a Flip 7.
Chiaramente dovrete aspettare di più per il vostro turno, ma non esiste un limite superiore di giocatori.
E comunque darete sempre un’occhiata alla mano degli altri giocatori nel tentativo, generalmente impossibile, di contare le carte. Insomma… non ci si annoia.
Non è quindi inusuale giocare in 10 giocatori.

Ho visto giocare Flip Three in diversi modi. Io penso serva per far sballare gli avversari

La versione digitale

Il numero di partite maggiore, insieme con Sara spesso, le ho giocate su Board Game Arena.
La versione digitale è ancora più comoda. Conoscete infatti il numero restante di carte nel mazzo e il vostro punteggio, totale e di quella mano, in tempo reale.
Fa molto casinò online a dire il vero, ma ripetiamo, non c’è nessuna posta in palio.
La gestione automatica delle carte e informazioni addizionali, difficilmente reperibili in una partita dal vivo, arricchiscono secondo noi l’esperienza.

I finalisti di Spiel des Jahres 2025 (credits: Mr Board Games)

Il caso Spiel des Jahres 2025

Quale che sia il premio, quale che siano categoria e anno, c’è sempre qualche contestatore.
Nelle varie community c’è sempre chi si straccia le vesti perchè nella rosa dei finalisti c’è un titolo anzichè un altro.
A dire il vero mi sembra che quest’anno il gruppo di “contestatori” sia stato più nutrito di altre volte. E’ una contestazione che mitraglia tutte le categorie dello Spiel e non solo Flip 7, che è in nomination con Bomb Busters o Krakel Orakel.

Chi premia lo Spiel?

Quando si prende in considerazione un premio, bisogna tenere conto del manifesto.
Come in qualsivoglia concorso, il manifesto indica come e quando partecipare e, soprattutto, i criteri.
Leggendo le FAQ dello Spiel, l’organizzazione indica che non fa differenza se il gioco è un semplice gioco di carte (Flip 7?) o un mattone. Conta semplicemente quanto è divertente.

Cosa dice il manifesto

Una delle FAQ cita

Can any game really win the main prize?
Yes – if the quality of the game corresponds to the target group of the award, i.e. “family and friends” in a broad sense

Direi che inquadra precisamente il criterio di valutazione.
Poi ci possono essere altri migliori candidati, ok. Se Flip 7 fosse stato candidato a Kennerspiel des Jahres probabilmente la giuria era impazzita, ok.
Ma detto questo… perchè no Flip 7?

Link utili

In conclusione

Avendo diversi giochi da sparare nella mia cartucciera da sparare non avrei mai pensato di trovami a raccontarvi Flip 7.
Ma poi, come in altre circostanze, mi sono trovato di fronte a una storia da raccontare.
Più precisamente avevo perso il corretto timing per dire la mia sui candidati allo Spiel.
Ma aggiungteci pure che ho davvero un sacco di partite a Flip 7, che si è ampiamente ripagato.

Seconda Chance è un ottimo paracadute

La semplicità che ripaga

Qualche estate fa ci siamo ammazzarti di LAMA. Sono quei giochi freschi, che tra l’altro ben si posizionano all’inizio dell’estate.
Quest’anno sarà l’estate di birra da 66cl e Flip 7, me lo sento.
Ho capito che Erci Olsen, l’autore, non si inventato niente. Probabilmente gli unici due twist sono proprio la composizione del mazzo e le carte speciali.
Nella stessa misura in cui si può scartare un gettone nero o uno bianco, indistintamente in LAMA.
Ed è più difficile, a mio avviso, inventarsi un twist “alla Knizia” che non l’ennesimo layer su un super heavy eurogame

Forse c’era un extra budget e lo hanno investito in questi effetti speciali

Un piccolo appello

Più in passato, che adesso, a dire il vero, Volpe Giocosa era in contatto con psicologi, o chi lavorava nel sociale in senso lato.
Abbiamo affrontato diversi temi, più che altro riguardanti l’infanzia.
Non siamo mai riusciti a coinvolgere qualche esperto di ludopatia, termine qui usato in maniera impropria, laddove azzardopatia è il termine corretto.
Ci chiedevamo se giochi tipo Flip 7, ma anche No Grazie!, potessero in qualche modo sopperire o essere di ausilio, in qualche modo, ad affrontare la patologia della ludopatia.
Chi può fornire un feedback in tal senso, su basi scientifiche, ci contatti.

32

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *