Devil Tree Station: benvenuti nel Vecchio West

Siamo tornati con un altro progetto Kickstarter. E’ così, chi progetta giochi e ci mette la faccia per raggiungere il suo obiettivo ci piace. Aggiungiamo un po’ di sana epopea western ed ecco fatto che abbiamo contattato la Dice Made Me Do It! per informazioni sul loro progetto Devil Tree Station.

 

Guardie e Ladri

Michael McCoy Jr., che ci ha offerto una copia Print and Play per questa recensione, è un disegnatore di giochi e fondatore della Dice Made Me Do It!
In Devil Tree Station i giocatori sono divisi in due squadre, se escludiamo la versione tutti contro tutti. Da una parte sono schierati i Posse, un gruppo di cacciatori di taglie che devono catturare (o meglio uccidere) dei banditi che vogliono vendere cara la pelle. Una carta personaggio indica il ruolo di ciascun giocatore e una abilità speciale. Vengono poi consegnati a ciascun giocatore 6 dadi che riportano sulle facce alcune azioni, come sparare, mirare, muoversi o coprirsi. Infine, le Carte Azione permettono al ciascuna squadra, brutti o buoni che siano, di compiere un’azione.

Fuoco alla polveri

Si sa come andavano questo genere di cose nel Far West: prima o poi ci scappava il morto. La salute di ogni partecipante al duello è rappresentata dal numero di dadi. Ad ogni round, ogni giocatore tira un numero di dadi che ha puntato. In base al risultato possiamo sottrarre dei dadi dal malcapitato bersaglio. Non andiamo nei dettagli, perché non ce n’è bisogno, dal momento che il sito Kickstarter spiega perfettamente la natura di Devil Tree Station.
Diciamo però che se indoviniamo la carta azione che giocherà l’avversario, allora potremmo mettere le mani su una cospicua quantità di dadi avversari. Senza perderci in tecnicismi, possiamo dire che il gioco, oltre alla tattica dei dadi, è incline al bluff e alla deduzione, per capire il comportamento avversario.

Insomma, questo giochino di dadi e carte è un buon intermezzo fra giochi più lunghi e complessi, e permette sicuramente di passare una serata in allegria. Il gioco ci sembra molto snello e aperto, tanto da farci pensare che sicuramente qualche espansione bolle già in pentola.
Ringraziamo ancora Michael per la copia resa disponibile per la recensione.

 

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