Salton Sea: il litio è l’oro del futuro

Era nel mirino. Per diverse ragioni. Quella più prettamente ludica è che questo formato di Devir, Small Box Euros, è una soluzione vincente.
Ne abbiamo parlato poco, ma Red Cathedral, White Castle e, anche se in misura minore, Bamboo, non necessitano presentazione.
In secondo luogo Salton Sea, perché di lui stiamo parlando, è un gioco ad elevato tasso ingegneristico e scientifico.
E quindi che te lo dico a fare…

Tempo di lettura 10 minuti

Salton Sea è un gioco progettato da un geologo che parla di centrali che sfruttano la geotermia sia per la generazione di energia elettrica sia per la produzione del, sempre più richiesto, litio.
Il litio infatti è il materiale, al momento, che viene usato per la produzione di batterie ricaricabili e il settore dell’automotive ci si è, come tutto sappiamo, buttato a capofitto.
Siamo ancora alle battute iniziali e già iniziamo col nostro super-pippone.
Meglio andare avanti col gioco.

Per chi va di fretta
  • Un tema che tratta tutta la filiera della produzione geotermica
  • Uso duale della carta: può essere un’azione o dollari
  • Stretto e complesso: ci vuole pazienza
  • Da giocare in 2 o 3 giocatori, altrimenti portatevi il sacco a pelo

Salton Sea
di David Bernal
Devir

Da 1 a 4 giocatori. Età 132

Durata: 30 minuti a giocatore
Costo: 30 euro


Il solito formato ultra compatto

“Ma che c’è dentro, un mattone?”
Capita spesso di dirlo, soprattutto se lo scatolone è enorme o magari è il prodotto di un Kickstarter.
Ma qui la cosa buffa è che le dimensioni della scatola sono proprio quelle di un mattone, ovvero quelle della classica serie di Devir citata nell’introduzione.
E’ quel formato che occupa poco spazio, e sappiamo come l’ingombro sia un problema per noi appassionati, ma che allo stesso tempo richiede un campione di Tetris per re-boxare tutto.
In questo senso viene un po’ in aiuto che queste versioni sono completamente multilingua. All’interno della confezione infatti trovate regolamenti in diverse lingue, anche voluminosi.
Potete riciclare quelli che non vi servono, se ne avete il coraggio, perché noi non lo abbiamo
Grazie alla terapia riusciamo a buttare via le fustelle, ma è un traguardo raggiunto da poco.

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Questa foto, del Salton Sea appena aperto con tolti solo i regolamenti, potrebbe essere oro per il reboxing

..eppure c’è tutto

Il tabellone è ripiegato come un fazzoletto, ma quando le apri ha dimensioni funzionali.
Le carte saranno disposte in una vetrina esterna al tabellone e questo sappiamo può irritare qualche giocatore, ma fare altrimenti sarebbe stato impossibile anche nel classico formato con la scatola quadrata.
Presenti anche plance giocatore. Sono sagomate per creare degli slot per le carte.
Soluzione interessante, ma questi incavi non saranno più sufficienti una volta avrete imbustato tutto.
Tornando alle carte, queste sono in diversa tipologia, ma conviene tornarci sopra più avanti.
Sono delle dimensioni di quelle di 7 Wonders Duel, per capirci.
Il problema invece, se volete, è che contengono diverse informazioni, non testo, scritte piccole.
Tutte le carte sono comunque censite nel regolamento.
Il setup forse è un pochino laborioso, anche perché non si riesce ad organizzare tutto come si vorrebbe con gli ziplock, proprio per le misure ridotte della scatola.
Sembra comunque inizino a circolare i primi organizer.
Viceversa, alcuni mazzi sono composti da due sotto-mazzi da impilare, tipo Prima Era e Seconda Era per darvi un’idea, e questo piccolo lavorio non velo risparmia nessuno.
Chiuso l’aspetto ergonomico, i meeple e i vari segnalini in legno sono piacevoli.
I lavoratori hanno il tipico casco antinfortunistico e anche gli altri segnalini, come la trivella, sono sagomati custom per il gioco.

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Davvero carina e pregiata la componentistica in legno, considerando anche il costo e il formato ridotto

Spendete due minuti per l’ambientazione

L’autore scrive due pagine intere, davvero fitte, sull’ambientazione. Beh, è uno del mestiere e sembra tenerci a raccontare una storia.
Forse non è necessario il livello di approfondimento proposto per apprezzare Salton Sea, ma fa piacere ci sia.
Spendete comunque qualche minuto a farvi un’idea, anche approssimata, sul mondo in cui vi state immergendo.
Oltre a migliorare l’esperienza di gioco vi aiuterà anche a memorizzare meglio il regolamento e avere un’idea di quello che state facendo.
Tramite questo escamotage vi spiegheremo come si gioca a Salton Sea.

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Processo logico usato in Salton Sea.
Partite da sinistra e seguite i tubi.
Non sarà scientificamente corretto e dettagliato, ma serve a dare un’idea di quello che state facendo mentre muovete pezzetti di legno

Principi di gioco

Il Lago Salton è un bacino d’acqua realmente esistente, che si trova in California, vicino al confine con il Messico“.
Così cita il regolamento. Se volete approfondire l’argomento cercate Imperial Valley e Lithium Valley.
In Salton Sea siete alla guida di una compagnia che opera in questa regione allo scopo di sfruttarne le proprietà geotermiche (che poi non serve andare in California, ci sono pure a Larderello..).
A Salton Sea sono presenti bacini di acqua salmastra ad alta temperatura non troppo in profondità.
In questo piazzamento lavoratori, a turno ogni giocatore invierà uno dei suoi Ingegneri dalle Risorse Umane, dove riposano (?), a compiere un’azione.

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Dall’acqua al litio…

In ordine logico, ma ognuno sceglie come gli pare, la prima azione è Ottenere una Licenza di Trivellazione.
Il giocatore compra da un mercato una Licenza e mette la carta in sequenza sotto quelle, eventualmente, già possedute.
Lasciando stare per un attimo la geotermia, pensata al petrolio: ottengo il diritto a scavare.
La carta indica uno o più livelli. Ad ogni livello posso trovare Roccia e/o acqua salmastra (o semplicemente niente).

L’azione Trivellare fa scendere il segnalino trivella lungo la pila di carte: raggiungo così i bacini di acqua salmastra, ma danneggio la trivella per ogni Roccia che incontro e aggiorno il tracciato Danni Trivella.

L’azione Estrarre mi permette di portare l’acqua salmastra nel Magazzino e segnerò con un token l’aver estratto l’acqua, Prima o poi finirò le risorse a quel livello, dovrò ottenere una nuova licenza e così via.

Tramite la Raffinazione trasformo l’Acqua in Litio o Energia (l’alta temperatura dell’acqua la trasforma naturalmente in vapore con cui posso azionare una turbina, mentre “decantando” l’acqua posso ottenere sali di litio).
Ottengo 1 risorsa raffinata per ogni unità d’Acqua spesa, ma stressando i macchinari, ovvero danneggiandoli, potrò ottenere 1 risorsa addizionale.

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Ho comprato due Licenze. Avevo già estratto acqua dal primo livello, quello disponibile di default.
Per arrivare a questo livello la mia trivella ha subito due danni (vedi tracciato sulla destra).
Adesso ho accesso a 3 unità di acqua salmastra (i quadratini-rombi).
La posso estrare.

…per soddisfare il cliente

Se i segnalini dei danni hanno raggiunto uno certo spazio, non potrò svolgere l’azione Trivella o Raffinare, fintanto che non le Riparo, spedendo denaro.
Ad ogni modo, i prodotti ottenuti possono essere Venduti a tre potenziali clienti riportati sul tabellone.
Meglio ancora, probabilmente, è usare l’azione Stipulare un Contratto che mi permette di mettere accanto alla mia plancia un contratto preso dalla vetrina.
Un Contratto indica che risorse devono spendere per ottenere i benefici indicati.
Quando sono in grado di far fronte alla richiesta, posso infatti inviare un Ingegnere a Adempiere ad un Contratto.
Citiamo infine l’azione Ricerca, che consente di acquistare carte che permettono azioni potenziate una tantum o benefici per tutta la partita.

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Le carte azioni di Salton Sea possono essere spese come monete o giocate ponendoci sopra un Ingegnere

La carta azione: po’ esse Fero e po’ esse Piuma

Nel proprio turno il giocatore farà lavorare un suo Ingegnere per compiere una delle azioni indicate in precedenza. Gli spazi azione sono o sul suo tabellone o su una delle sue carte.
Già, potete anche giocare una carta, posizionarci il Lavoratore sopra e svolgere l’azione. Queste azioni sono grosso modo le stesse troverete sulla vostra plancia, ma potenziate.
Le carte sono anche le monete del gioco, il cui valore è stampato sul dorso: 1, 3 o 5 dollari.
Quando si paga, si scartano tante carte finché non si copre il costo, quando si incassa si prendono dalla vetrina o dalla pila degli scarti tante carte finché non si arriva alla riscossione del credito.
Mentre le carte giocare a faccia in su per svolgere l’azione si riprendono a fine round, ovvero quando tutti i giocatori hanno dispiegato i propri Ingegneri, quelle spese per pagare sono perse.

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Alcune considerazioni

Il tema di Salton Sea è molto specialistico. Parliamo della gestione di un bacino geotermico per l’estrazione del litio e la generazione di energia elettrica. Ok, anche giochi come Alta Tensione e Barrage hanno un tema simile, ma qui ci spingiamo davvero nel dettaglio della catena produttiva, passo dopo passo.
Tra l’altro è davvero stretto: si inizia con 7 carte, ovvero 7$ a fronte di 6$ per produrre litio, ad esempio, e un magazzino esiguo.
Gli Ingegneri sembrano sempre pochi e il buon giocatore cerca sempre di incastrare le mosse, a volte bloccando un pochino il tavolo.
Salton Sea è generalmente apprezzato su BGG, anche se trova terreno fertile visto il bias che accompagna la community.

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Il tracciato azionario permette di fare punti a fine partita.
Il valore delle azioni sale, più prodotti vendette a quella azienda (i prezzi che paga sono segnati in un token in alto).
Ricevete solo punti e dividendi (token bonus): nessuna operatività sull’azienda

L’interazione

Le opportunità di interazione non sono molte, se non  il classico “rubarsi” le carte dalle vetrine. Tolto infatti questo aspetto, un giocatore potrebbe organizzare in anticipo il suo turno.
Questo vale in particolare seguendo la logica di gioco descritta in precedenza. L’autore però ha introdotto gli obiettivi comuni da raggiungere, così da avere un ulteriore punto di contatto, e i Tracciati Azionari.
I tracciati azionari non hanno niente a che vedere con la meccanica delle azioni di un 18xx o di John Company, ma nemmeno di Compagnie delle Indie.
Banalmente quando si vende una risorsa ad uno delle tre aziende clienti sul tabellone, il valore di quelle aziende aumenta. Il giocatore può Acquistare Titoli Azionari di quella azienda e alla fine della partita riceverà punti in base al controvalore delle sue azioni (non esattamente così, ma siamo già stati eccessivamente dettagliati).

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Soddisfare i contratti è una delle vie alla vittoria

Circa la scalabilità

Ci sono tutti gli accorgimenti di rito affinché Salton Sea sia scalabile, come la lunghezza delle vetrine salabile e la composizione del mazzo Licenze.
Fate però attenzione ad una cosa. Il numero di turni non è fisso, ma bisogna attivare un trigger ed in più l’interazione è poca.
In quattro giocatori è un sequestro di persona, in 2 è ottimale e in tre, dovrebbe, funzionare.
In due giocatori c’è da dire che i round corrono veloci e il bookkeeping (aggiorna il mercato, rimescola pila degli scarti..) è più frequente e i giocatori che lo possono gestire meno.
Rimanendo sul fatto che il numero di turni non è prefissato, questa è una caratteristica che impatta anche sul gioco.
A fine partita, per massimizzare il punteggio, dovresti avere sia l’impianto che la trivella in perfette condizioni e nessun contratto da adempiere (altrimenti sono malus).
Dal momento non sai quanto manca alla fine, devi valutare se vale la pena “avviare un altro ciclo del litio” (detto così sembra la spezia per Dune), oppure passare dall’industria alla finanza, comprando azioni.
Un timing che sicuramente fa la differenza.
Interessante il solitario, dove la gestione dell’automa è semplice (un versione per TTS sarebbe oro) e non è quindi un banale beat your score.

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Molto semplice da gestire il solitario.
Si girà una carta e si compie la prima azione legale descritta dalla sequenza (che poi basta usare il buon senso)

Aleatorietà e bilanciamento

Sono state fatte domande sul bilanciamento, non proprio vere critiche.
Sara, facendo dei conti, ha visto come vendere sia poco proficuo, considerando il costo di produzione includendo eventuali costi di riparazione (siamo su alti livelli…).
In realtà si dovrebbe considerare anche la storia dei tracciati azionari, ma va beh.
Probabilmente meglio Stipulare e Adempiere un Contratto, ma qui non sappiamo dirvi se tutti i contratti “della stessa era” sono bilanciati in termini di “richiesta contro premio”.
Fatto sta che tutte le vetrine hanno un forte riciclo alla fine di ogni round, con un randomness input che non a tutti piace.
Viceversa, è da notare che tra le vetrine, solo il mercato delle Licenze è aggiornato infra-round, così che non ci sia l’effetto alla fine del proprio turno “guarda che carta è uscita!”.

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In conclusione

Salton Sea arriva con i colori pastello di un lago nel deserto a tramonto e un artwork schematico.
Basta poco però per notare che dietro quella semplicità, ed anche funzionalità, si nasconde lo stile delle blueprint ingegneristiche.
Salton Sea è in effetti tremendamente ingegneristico, nel tema e nelle meccanica.
Ad alcuni potrebbe sembrare addirittura un’ambientazione arida, mentre non capiamo cosa non ci sia di politically correct (è stato detto pure questo).
Sotto questo punto di vista è un gioco didascalico, tanto quanto lo era Valley Hoopers per il basket.
Ottimo in due, pena avere meno umpa lumpa per il bookkeeping, ma il non avere i turni prefissati fa sì che in 4 la durata diventi una scommessa.
Probabilmente dà il meglio di se in 2 giocatori, dove, presa la mano, diventa un batti e ribatti.
Sicuramente lo giocheremo ancora.

23 Aprile 2024

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