7 Wonders Duel: siamo tornati

Lo avevate capito che 7 Wonders è uno nostro pallino. Avevamo scritto anche una guida strategica (o almeno ci avevamo provato..) . Quello che avevamo notato, che 7 Wonders col morto faceva alquanto pena. Abbiamo provato la versione Duel al Romics (sebbene non fosse una novità). La nostra prova, seppure di una partita solamente, ci dava l’idea di avere trovato la quadra.

 

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7 Wonders Duel
Asterion

2 giocatori. Età 10+
Durata di una partita: 30 minuti
Prezzo: 20-25 Eur

 

 

Cosa cambia

7 Wonders Duel è la versione appositamente pensata per due giocatori. Continua ad essere basato su 3 round, le Ere, con le pyramid-age-1varie gilde sorteggiate a caso. Anche le aree (militare, scientifica, commerciale e sociale) sono le solite, ma le meccanica è differente.
Se 7 Wonders aveva come base il draft, ovvero il passarsi le carte e giocarne una, in Duel questo non c’è. Era in effetti un aspetto penoso della versione standard applicata a due giocatori, con l’aggiunta del morto (noto anche come Fregnabuffo).
Nella versione Duel i contendenti non hanno carte in mano, ma tutte le carte di quell’Era sono disposte sul tavolo a formare una specie di piramide. Alcune carte della struttura sono accessibili solo dopo averne prese altre (a me ricorda il solitario Mah Jong): i giocatori alternandosi, devono scegliere una carta e  giocarla davanti a loro. Inutile dire che il sistema di costruzione e il commercio sono logiche pressoché invariate rispetto alla versione classica.
Anche le meraviglie da costruire sono nuove: ogni giocatore ne dispone quattro e non esiste più la logica a piani.

Nuovi metodi di vittoria

7-Wonders-Duel-SliderNella versione standard i punti si contavano alla fine. In quest’ottica ogni categoria contribuiva al punteggio finale in un certo modo (vedi la Scienza e le Battaglie). Nella versione Duel ogni carta porta punti semplicemente per il valore che riporta scritto. Tuttavia, sono previste altre due modalità di vittoria, diciamo per K.O.
Le unità militari non si confrontano alla fine di ogni Era, bensì per ogni punto un segnalino si muove verso il proprio nemico in  una barra segnapunti. Se finisce il percorso, il giocatore che lo ha “spinto” fino a quel punto vince, immediatamente, la partita.
Anche le carte verdi, quelle degli scienziati, funzionano in un modo innovativo. Ogni carta riporta un simbolo (pestello e mortaio, anfora…): chi ne possiede 6 diversi si aggiudica di colpo il match.
Chi invece ne ha due uguali, può scegliere un gettone Progresso che permette delle abilità speciali (possono essere sconti sulle costruzioni, punti, etc..)

Che dire…se 7 Wonders ci aveva convinto, Duel completa il cerchio estendendo questo capolavoro anche per partite a due giocatori. Volpe Giocosa già sta facendo le sue valutazioni e chissà che a breve non esca una guida dedicata.

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3 commenti

  1. Ciao Volpe giocosa, dopo qualche partita a 7 Wonders Duel, volevo esporti le mie considerazioni: sono una grande fan di 7 Wonders ma devo dire che Duel mi sta appassionando sempre di più, sarà dovuto al fatto che non si sa chi ha vinto fino alla fine o allo sforzo mentale che richiede il gioco ma portare a termine una partita porta una buona dose di soddisfazione al termine di una serata tra amici. Mentre in 7 Wonders alla fine della 2° era (o forse anche prima), è nota la specializzazione di ogni giocatore e quindi il suo gioco è abbastanza prevedibile, in Duel questo aspetto non è poi così palese anzi fino all’ultimo bisogna essere ben attenti a tutte le possibili mosse dell’avversario, alle carte che man mano si scoprono o si potrebbero scoprire e perché no a quale tipo di vittoria egli punta (militare, scientifica o a punti). La tensione che si sente in ogni partita è talmente forte che sembra di battersi in un vero proprio duello a colpi di vetro, carta, argilla, marmo e legno. Infine consiglio di prendere parte al duello almeno con un “padrino”, perché il gioco a squadre permette di tenere sott’occhio tutti gli elementi a 360°… o quasi.

    • Ciao Alessandra,
      7 Wonders Duel, come hai notato, è effettivamente diverso dal suo fratello maggiore. La versione per due giocatori è molto più “scacchistica” e le diverse modalità di vittoria richiedono quel poco d’attenzione in più. Attenzione che bisogna anche dedicare a “contare le carte”, in modo che all’avversario non capiti in mano proprio quello che gli mancava.
      Come consigli, l’idea di giocarla 2 contro 2 alleggerisce un po’ la tensione. Un po’ come avviene per Targi, ma questa è un’altra storia

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