Barrage e Terra Mystica: un weekend ludico

Weekend ludico per Volpe Giocosa iniziato venerdì sera a Luppulus in Fabula e conclusi domenica nel tardo pomeriggio al Ludico Game, con l’evento organizzato da GdT Roma Players.
Un piccolo racconto.

Tempo di lettura 6 minuti

Sì, forse questo è uno degli articoli più “blog” degli ultimi tempi, dove con questa parola si richiama i primi blog di 20 anni fa come Splinder (che 10 anni fa chiuse e addio contenuti).
Riporteremo in questa nota di diario le nostre esperienze con i due giochi e qualche foto.

Giochi che erano rimasti indietro

Con Volpe Giocosa ci avviciniamo in modo sistematico al gioco dal tavolo nel 2016.
All’epoca Terra Mystica era già uscito e non lo abbiamo recuperato.
Altre vicissitudini per Barrage, che ci colse in pieno trasloco (non solo di chi vi scrive, ma fu un momento generale di trasferimenti in Volpe Giocosa).
Questo non vuol dire che fossimo completamente all’oscuro o digiuni circa questi due giochi. Sono del resto due pietre miliari a modo loro, ma non avevamo mai preso la dovuta confidenza con le loro meccaniche.
Cosa che è potuta accadere nel weekend dove Terra Mystica ci è stato spiegato magistralmente, mentre per Barrage abbiamo avuto addirittura l’onore di giocare con uno degli autori, Tommaso Battista.

Terra Mystica

Partita a 5 giocatori, a causa di una defezione.
Inutile qui spiegare il gioco passo passo, sia perché per l’appunto lo abbiamo giocato “per bene” una volta sola, sia perché è 10 anni che gira tra gli scaffali.
Comunque, griglia esagonale con diverse tipologie di terreno che si possono terraformare e cambiare in un terreno più consono alla fazione che si gestisce.
Terraformato il terreno si inizia a costruire impiegando lavoratori e denari.
Edifici vicini, anche se di diversi proprietari, guadagnano benefici a vicenda.

Il post-Catan

La prima sensazione che abbiamo avuto è quella di essere di fronte all’evoluzione del noto gioco di Klaus Teuber, un po’ come lo è Parsec.
Parsec tuttavia rimane su un livello family+ o poco più, Terra Mystica sale di livello.
Ci sono elementi che abbiamo visto (o che ritroveremo, se seguiamo un ordine cronologico) in Tzolk’in, come i tracciati delle diverse religioni.
Il sistema di edifici che evolvono invece è molto Catan. Solamente che ci sono più specializzazioni e anche l’evoluzione non è per forza lineare: dopo aver costruito l’Emporio si sceglie dove andare.
Anche il premio per la città più ampia ricorda l’obiettivo della strada più lunga.

Un sacco di regole con cui familiarizzare

Tuttavia il paragone finisce giusto qui.
Terra Mystica anche senza espansi
oni è un gioco per esperti, forse da non proporre a chi fino a ieri giocava al Gioco dell’Oca (in tal senso si legga questo articolo).
Regole e regoline sono tante.
Forse navigavamo in un’epoca del gioco da tavolo più barocca dell’attuale. Molte meccaniche chiedono più di quello che danno.
Alcune potrebbero essere eliminate, ad esempio il potere e il sistema degli ovali, facendo comunque girare il gioco bene lo stesso (si veda complesso e intricato).
Esperienza tuttavia piacevole e da rifare con maggiore cognizione di causa, dove ci aspettiamo di vedere una partita diversa al cambio delle fazioni.

Ingegneri e Mezzuomini

Ingegneri per l’ingegnere e Mezzuomini per Sara.
Sara parte alla grande e capisce subito quale sia l’attrezzo prediletto dalla sua fazione: la vanga. Arranca un po’ sul finale, complice forse la stanchezza.
Si era creato poi un isolotto “Ingegneri – Mezzuomini”, mai sviluppato fino alla fine.
Gli Ingegneri ci mettono un po’ ad ingranare. Le operazioni di costruzioni sono più economiche, arrampicarsi sui tracciati meno.
La Fortezza viene costruita forse troppo tardi e inizia a macinare punti in ritardo.
La serata si chiude alle 2 con un conteggio punti che dovrebbe averla fatta spuntare proprio alla fazione del Redattore.
Se volete approfondire le strategie a Terra Mystica, date un’occhiata a questo articolo de La Tana dei Goblin.

Dighe nel Nuovo Mondo

Nell’introduzione vi abbiamo parlato di Barrage.
Superate per le vicissitudini elencate, travolti dalla turbo pubblicazione, la nostra esperienza con Barrage si è sempre limitata a Board Game Arena.
La difficoltà, anche ora con l’account Premium, è trovare giocatori che crescano con te.
Inoltre ci si fa prendere dalla pigrizia: il sito fa per voi tutto il bookkeeping, che non è nemmeno troppo e a tratti piacevole, ma soprattutto pensa lui ai calcoli dei costi e alle opportunità che potete cogliere.
Detto questo, come perdersi l’occasione di giocarlo con Tommaso Battista che, per la circostanza, ha con sé un espansione da playtestare?

Un immagine della plancia dell’espansione inedita di Barrage.
(Ovviamente è tutto in progress, a partire dalla grafica)

Lo sviluppo orizzontale

Sembra uno slogan di management, invece è l’elemento addizionale di questa espansione ancora prototipale.
In genere, dalla nostra esperienza, Barrage ha sì un ottimizzazione delle risorse, ma più che altro un calcolo attento di come “portare l’acqua al proprio mulino”.
L’espansione proposta ci porta in Colorado.
Oltre a proporre una nuova rete di bacini-condotte, sulla mappa troviamo nuovi spazi azione.
Sono intervallate tra i bacini, come fossero dei villaggi che possono essere raggiunti dai nostri ingegneri.
Non spoileriamo qua niente di più, ma difatti si aggiunge molta più profondità al gioco, grazie alla costruzione di ponti sulle dighe.

Una gestione della plancia un po’ caotica. Indispensabile Sara nella gestione risorse (in senso stretto del termine)

Come scappo e mi faccio riprendere

Tavolo da 3 giocatori con Sara al supporto per gestire la rondella e le risorse.
Quella che sembra una strategia pianificata fin da principio, in realtà si andrà consolidarsi solo dopo.
Come le tipiche partite di Barrage del Redattore, la sua pedina corre veloce sui tracciati dei punti nei primi turni.
In genere poi accade che viene ripreso e mazzolato alla conta finale.
Vabbè… i giocatori al tavolo lo tacciano di modestia, sebbene lo stesso Tommaso è conscio di possibili ribaltamenti.
Comunque, senza volerlo, facciamo leva sulle nuove possibilità offerte dall’espansione (anche solo per provarle).
Sacrificando la crescita di qualche diga, costruiamo diversi ponti che conducono a spazi azione (niente più Elevazioni dopo il ponte).
Come al solito sul finale gli avversari sono più produttivi e accorciano le distanze.
La partita si conclude con una vittoria risicata ma con una strategia particolare: non abbiamo costruito nemmeno una condotta.

Il Redattore non perde l’occasione per assillare di domande Tommaso Battista che, fin troppo pazientemente, gli presta ascolto.

In conclusione

Weekend intenso dal punto di vista ludico come non accadeva da un sacco di tempo.
L’appuntamento al Luppulus sta diventando una piacevole abitudine.
I titoli che vengono proposti sono sempre di un certo peso e qualità, e di quelli che difficilmente avremo occasione di proporre all’interno di Volpe Giocosa (qualche sera fa si giocava Dune della Cosmic Games).
Terra Mystica, a parte appunto un’eccessiva macchinosità, è un gioco che ci piacerebbe rigiocare.
Alla fine, capita la logica, il gioco scorre, ma richiede le sue 3 ore.

Finalmente Barrage dal vivo, soprattutto con presenza dell’autore con la novità della “proto-espansione”.
La logica dell’espansione è quella delle mappe tematiche di Alta Tensione: nuovi intrecci bacini-condotte e una meccanica addizionale.
Siamo generalmente diffidenti verso le espansioni, spesso cavalcanti l’hype per un titolo o stretch goal di Kickstarter.
Qui la mappa aggiunge longevità al gioco e la meccanica orizzontale ha due vantaggi: permette di svincolarsi, parzialmente, dallo “spingere acque” e provare un’altra strategia. Particolarmente efficace quando l’acqua inizia a scarseggiare perché a monte quando vi ha messo il tappo.
Nel frattempo abbiamo aggiunto Barrage al nostro scaffale, ma stiamo valutando già l’espansione “The Nile Affair“.

Qui di seguito vi proponiamo una lista di giochi che possono piacerti se hai gradito l’articolo.
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20 Febbraio 2023

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