Valley Hoopers – The Series: il basket da tavolo

Di Valley Hoopers ve ne avevamo già parlato indirettamente in diversi post e articoli. E’ un gioco che abbiamo conosciuto all’epica GiocAosta del 2023, quando abbiamo incontrato gli autori di questo gioco, Emanuele ed Ilaria.
Ve ne abbiamo parlato per diversi motivi: il gioco, la storia che c’è dietro e le rimembranze cestistiche del vostro Affezionatissimo.
Mancava però un articolo dedicato che presentasse, come conviene, Valley Hoopers. Eccoci qua quindi.

Tempo di lettura 7 minuti

Valley Hoopers – The Series è un gioco sul basket per amanti del basket da amanti del basket.
Questa frase ricolma di ripetizioni sarebbe già sufficiente a descrivere questa scatola.
Un progetto molto coraggioso, sia perché prima esperienza autoriale ed editoriale della coppia di Pick ‘N’ Roll Games Lab. sia perché i giochi da tavolo a tema sportivo sono sempre delle incognite.
Ecco che fra le righe di questo articolo vi parleremo sia del gioco sia del “perché sì”.

Per chi va di fretta
  • Gioco di carte per 2 giocatori
  • Estremamente didascalico e simulativo
  • Diverse modalità di gioco, per durata e difficoltà
  • Alta variabilità grazie a potenziamenti e abilità speciali
  • Conoscere il basket aiuta

Valley Hoopers – The Series
di Emanuele Gemme e Ilaria Rizzini
Pick ‘N’ Roll Games Lab

Per 2 giocatori. Età 14+

Durata: 45-120 minuti
Costo: 40 eur circa


Angeli e centauri, ma con i piedi per terra

La scatola di Valley Hoopers mostra un angelo e un centauro in uno contro uno, realizzazione anime di Ilaria.
Siamo onesti, la cosa ci aveva spaventato.
Nel senso che “l’onda energetica” poteva essere dietro l’angolo, mandando, dal nostro punto di vista, un po’ tutto a quanto a ramengo.
Valley Hoopers contempla, evidentemente, abilità speciali, ma è un gioco con i piedi per terra (finché non si salta a rimbalzo, ci verrebbe da dire, se non fosse una battuta tristissima).
Con questo anticipiamo, visto che è argomento del prossimo paragrafo, che il gioco proposto da Pick ‘N’ Roll Games Lab è tremendamente simulativo (in senso british del termine).
Vi farà arrivare l’odore di parquet, o linoleum se siete Minors, e di sudore. Immagine che potrebbe fare un po’ schifo, ma che rende l’idea.

Un lucido da mettere sopra la carta permette di associarle un Potenziamento

Un gioco di carte

Valley Hoopers è principalmente un gioco di carte. Ce ne sono di due tipi: le carte Hooper, quelle dei giocatori, e quelle Azione, che permettono ai giocatori di “fare qualcosa”.
Se avete confidenza con i giochi sportivi manageriali in voga decenni fa o con i giochi di ruolo, l’anatomia delle carte Hooper vi risulterà familiare.
E’ riportato il ruolo, le statistiche di tiro da varie posizioni e la difesa. Non manca un’abilità speciale per ogni personaggio.
Le carte Azione invece permettono quel batti e ribatti fra attaccante e difensore che porta, se l’azione non viene interrotta, al tiro.
Ci sono in realtà anche tre plance. Ogni giocatore ha la sua plancia dove stendere il suo quintetto e anche le riserve, tracciando il livello di energia residua di ogni giocatore e quanto è “caldo”. Sì perché ogni azione portata a segno caricherà una barra che fa molto arcade.
Per inciso non ci sono freddi cubetti, ma ogni risorsa è sagomata e ha il suo sticker.
Non mancano poi le abilità di squadra, qui chiamate Tribù: centauri veloci, angeli eleganti.
La terza plancia simula il tabellone elettronico nei palazzetti: punteggio, stato dei falli di squadra e quarto in gioco.

Ogni giocatore ha il suo ruolo, punteggio in diverse skill e abilità speciali

Bustine già presenti, ma non è un vezzo

In Valley Hoopers trovate le bustine per le carte all’interno. Non è un omaggio da due euro della Pick ‘N’ Roll Lab.
Sono indispensabili per giocare, ecco perché comprese.
Infatti ogni giocatore, ma anche ogni carta Azione, può essere potenziata.
Elegante l’idea che i ragazzi hanno trovato per upgradare le carte.
Ci sono dei foglietti lucidi, ma molto rigidi, che riportano i potenziamenti che la carta ottiene.
Un po’ come i lucidi che venivano proiettati nelle aule prima dell’avvento di Power Point e che, in realtà, troviamo in altri giochi.
Il contro della soluzione potrebbe essere, a volerlo trovare, il dover rimettere tutto in ordine a fine partita.

Sarà un dado, con una meccanica simile al tiro per colpire dei GDR, a determinare l’esito dell’azione

Un gioco versatile

Un giocatore prende una squadra, il suo avversario l’altra, e stende il suo quintetto base, la lineup, e le sue riserve.
Il modo con cui farlo dipende dalla modalità di gioco scelta.
I 7 Hooper convocati possono essere scelti tramite draft o scelti a priori. Anche i potenziamenti possono essere assegnati liberamente o guidati, come preferite.
Alla tabella dei link trovate un setup consigliato per la prima partita.
Valley Hooper è un gioco eclettico: ha varianti per giocare solo due quarti, scalando anche i falli di squadra, oppure per inserire un meccanismo di catch-up che regala un potenziamento al giocatore che ha perso il quarto, anziché a quello che lo ha vinto come di prassi.

Il nuovo player aid semplifica ulteriormente le cose

Un gioco complesso?

Tutti quanti in Italia, anche i più insospettabili, hanno visto una partita di calcio. I Mondiali, scapoli contro ammogliati, dal vivo o in un campo di periferia.
Così non è per la pallacanestro.
Ecco così che anche la zia Pina riesce a pasticciare qualcosa con 4-3-3, ma alcuni termini del basket, che Valley Hooper offre in chiave NBA, le resteranno ostici.
Questo è l’unico punto riguardo la complessità del gioco, perché, lascateci dire, mica è Gloomhaven.
Valley Hooper è un gioco tremendamente didascalico.
Al contrario, un giocatore che ha visto una palla a spicchi, ma poco pratico di giochi da tavolo, entrerà facilmente nella dinamiche di gioco.
Se invece siete fan del calciotto, basterà seguire un po’ di logica.

Due team pronti a giocare

Dinamiche di un’azione

Destrutturando il turno, possiamo dire che è un botta e risposta fra attaccante e difensore.
L’attaccante gioca una carta, ad esempio un Fondamentale (palleggio, passaggio, blocco) e il difensore può rispondere con una carta appropriata (ruba palla, intercetta passaggio) per interrompere l’azione.
Un counter, se usare una terminologia standard vi mette più a vostro agio.
Ogni volta che la difesa gioca un counter deve tirare un “dado da otto” per verificare l’esito: successo, fallo, niente.
L’attaccante può giocare fino a due Fondamentali, dopodiché, deve ovviamente chiudere con un tiro.
E’ ovvio che se ha giocato una carta palleggio, la carta Attacco col tiro deve essere assegnata allo stesso giocatore (saprete che per tirare, anche se non seguivate le Final Four, bisogna avere la palla in mano).
Ogni Fondamentale giocato dà un bonus, che si sconta con la carta difesa su tiro giocata dalla difesa.
Il modificatore ottenuto si somma al valore della skill di quel giocatore per quel tipo di tiro (3 punti, 2 punti o terzo tempo).
Si lancerà quindi” un dado da venti”, che va da 0 a 100, e se il risultato è inferiore al numero ottenuto in precedenza il tiro va a segno.
A voi la scelta di strutturare bene i 24 secondi per arrivare a un tiro pulito, oppure provare la preghiera e lanciare lo Sputnik.

Link utili

In conclusione

Chi scrive è uno che ha provato a giocare a basket. Per anni.
E’ uno che andava a giocare il 24 Dicembre al campo scuola.
E’ uno che ha detonato la tastiera di NBA Live 98 dividendola in due in partite col fratello, maledicendo di non avere una scheda grafica decente. Chi scrive è pure un romantico.
Inutile quindi esprimere il nostro parere personale su Valley Hooper, un’operazione coraggiosa.
Questo è vero sia per la modalità su come è stato realizzato sia sul tema del gioco.
I ragazzi della Pick ‘N’ Roll Lab Games, nonostante la prima esperienza autoriale ed editoriale, propongono un prodotto maturo, che non cade in facili errori o cliché.

Un esempio di azione a Valley Hoopers.
L’attaccante, verde, può giocare fino a due Fondamentali.
In giallo i counter che il difensore può giocare (può anche difendere sul tiro).
I cambi di tonalità indicano la necessità di cambiare giocatore per l’azione successiva.
(es: se un giocatore passa la palla, non può tirare “con la carta” successiva.
Allo stesso modo un giocatore che palleggia deve ricevere il blocco da un altro giocatore)

I punti di forza

La forza del loro titolo sta nel motore di gioco, per alcuni forse ostico, ma se conoscete un minimo il mondo della “pallacesto”, estremamente didascalico e cinematico.
C’è da dire che il player aid introdotto ultimamente semplifica le cose. Questo uovo di Colombo rende Valley Hooper più masticabile anche a chi non ha mai fatto un terzo tempo.
Grazie al sistema descritto poc’anzi, ogni aspetto del basket è riproposto in Valley Hooper, con tutte le combinazioni.
Ci sono diversi tipi di tiro, compreso il tiro libero, i falli di squadra e canestro “più tiro libero”.
Ci sono anche le Tattiche, con azioni come “dai e vai” e “dai e blocca”, chicche che sicuramente apprezzeranno chi ha calpestato almeno una volta il linoleum sudato.
E’ chiaro che poi Emanuele ed Ilaria condiscono il gioco di abilità speciali e “fuori regole”.
Meccaniche che danno più pepe a tutto il gioco, ma dove la libertà di scalare, per difficoltà e durata, è lasciata al giocatore.
Il gioco, va da sé, oltre a essere scalabile, come presentato, è anche altamente modulabile. State sintonizzati perché ce n’è per voi: arriveranno espansioni con nuove squadre.
E noi siamo qui che le aspettiamo.

2 Gennaio 2024

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