Non era ala prima volta che prendevo la metro. Credo infatti di averla usata la prima volta o a Roma o a Milano.
Ricordo però che l’undergound di Londra fu davvero un’esperienza.
Nuvole di persone che correvano per le scale mobili e si muovevano velocemente sottoterra per sbucare a chilometri di distanza.
E ogni centinaia di metri, almeno in centro, una fermata per ripartire e trovarsi in un altro quarterie dopo una manciata minuti.
Affascinante e caotica soprattutto per me, che allora più di oggi, ero un “campagnolo inurbato“(.cit).
Mi immagino cosa possa essere Shinjuku, la stazione metropolitana di Tokyo più trafficata al mondo.
E questo tuffo nella memoria ci permette di introdurre questa novità di Studio Supernova proposta a Play 2025.
La metropolitana di Tokyo, oltre ad asservire agli spostamenti (per più di 6 milioni di persone al giorno), è ricca anche di attività commerciali.
Per questo nell’articolo passeggeri e clienti sono sinonimi.
In Shinjuku i giocatori hanno quindi un doppio ruolo. Dovranno sì posizionare i binari della metro, ma con lo scopo di portare i clienti verso i propri negozi e centri commerciali.
Si possono usare anche tratte in mano agli avversari, che ne trarranno così un beneficio.
Attenzione anche perché durante un viaggio un cliente si fermerà alla prima stazione che soddisfa le sue necessità. E potrebbe non essere la vostra.
Benvenuti a Shinjuku.
Shinjuku


Autori
Gary Kacmarcik

Editore
Studio Supernova

Giocatori
2-4

Età
10+

Durata
60′

Costo
50€
Grafica minimal, componenti funzionali
Come da introduzione, non è che la grafica del tabellone sia così accattivante.
Lo è quanto può esserlo una cartina di una metropolitana: ci sono i distretti con le loro stazioni e la griglia di righe che le collegano.
Anche la scelta della palette di colori (un po’ neon?) non crediamo abbia lo scopo di stupire.
Carina l’idea del doppio nome delle stazioni, in giapponese e romanizzata.

La robustezza dei componenti
I componenti sono invece solidi e robusti, mantenendo però lo stile minimal di cui sopra.
Ci sono dei dischettini piccoli che vengono estratti da un sacchetto in stoffa. Sono i passeggeri/clienti che viaggiano in metro, dove le decals indicano a che tipologia di prodotto sono interessati: cibo, libri, elettronica o abbigliamento.
Un set di dischetti più grandi, ma simili, sono in dotazione a ciascun giocatore e rappresentano i negozi pronti a soddisfare i clienti.
Il loro upgrade sono i Centri Commerciali: blocchetti davvero spessi e pesanti che gratificano gli sforzi spesi per la loro costruzione.
I giocatori, oltre a costruire i negozi alle stazioni, dovranno anche posizionare i binari per collegare le varie stazioni.
Questi sono dei semplici legnetti, simili agli steccati di Agricola.

Le carte che fanno un po’ Brass
Le regole sono davvero poche. Il player aid stampato sul vostro schermo alla fine ha tutto quello che serve sapere.
La partita inizia con una manciata di clienti presi dal sacchetto e distribuiti a caso fra i distretti.
Vengono sorteggiate, dal corposo mazzo di carte, le prime 4.
Le carte sono molto semplici: riportano il nome di un distretto della mappa. Un po’ di grafica aiuta a capire dove si trova e qual stazioni sono presenti al suo interno.

Il player aid è sufficiente
Quanto scritto nello schermo, che protegge i vostri affari da occhi discreti, è sufficiente a giocare.
Capiterà davvero raramente, anche durante la prima partita, di dovere mettere mano al regolamento nel bel mezzo dell’azione.
All’inizio del proprio turno il giocatore prende la prima carta dalla vetrina e posiziona nel distretto indicato i clienti che si trovavano sopra.
Le azioni a disposizione sono 5 e nello stesso turno se ne compiono 2 a scelta, ma diverse tra loro:
- Costruire un negozio
- Migliorare un negozio in Centro Commerciale
- Posare binari
- Spostare passeggeri
- Pescare carte

Un esempio pratico
Proviamo a dare una visione del gioco facendo un esempio di qualche turno.

Il giallo è un avversario
A caccia di clienti
Nel mio turno vedo che nel distretto Itabashi ci sono dei clienti. Uno cerca vestiti, l’alro cibo.
Potrei costruire già in loco un negozio di uno dei due prodotti, ma lo ha già fatto un mio avversario. In particolare di abbigliamento.
Non sono un grande stratega. Mi accontento di costruire in un distretto contiguo quello di cibo.
Ho una carta del distretto Itabashi. Guardo le carte disponibili sul tavolo.
Tenendo conto della vetrina, capisco che al prossimo turno prenderò una carta del distretto Itabashi.
Spendo la carta che ho in mano per costruire un negozio a Ikebukuro, che fa parte di quel distretto.
Come seconda azione poso un binario per collegare Toshima al distretto di Itabashi.
Questa azione non necessità che io spenda carte.

E il momento di spedirli
Giro di tavolo e sta di nuovo a me. Sono stati collocati nuovi clienti, ma non me ne curo (che è pure sbagliato).
Come pianificato prendo in mano la carta Itabashi.
La spendo quindi per far partire i passeggeri da Itabashi verso il distretto dove ho il negozio.
Devo per forza spostarli tutti e il cliente che cerca abbigliamento viene soddisfatto proprio dal negozio sulla stazione di partenza.
Ho praticamente fatto un favore ad un avversario. Per fortuna la linea che impiega il cliente residuo è la mia, così da non dargli un ulteriore vantaggio.
Alla fine prendo il cliente che arriva al mio ristorante e lo metto dietro lo schermo.

Il punteggio
L’anima del gioco è grosso modo quella emersa dal paragrafo precedente.
Si possono potenziare i negozi in centri commerciali che vendono qualsiasi prodotto. Una meccanica mette a giro anche clienti bonus, ma si tratta di un dettaglio.
I punti si faranno a fine partita, ovvero quando tutti i clienti sono soddisfatti.
A quel punto si costruiranno set di clienti diversi. Il numero di elementi che compone il set ne determina il valore.

Due varianti per due direzioni diverse
Shinjuku prevede due varianti. Una è il CEO, una simpatica macchinina.
Semplifica il gioco, slegando in alcune occasioni il collegamento carta-distretto.
Più interessante il Kaiju (Godzilla, per capirci). Ok, è un elemento fantasy che vi va giù un po’ male in questa razionalissima ambientazione.
Ad inizio turno il giocatore muove il Kiaju in un distretto facendo scappare i clienti in uno contiguo.
Molto strategico.
In conclusione
E’ da un po’ che sappiamo che ci stavano lavorando. Eravamo quindi molto curiosi di provare questo gioco.
Lo vediamo apparecchiato in fiera. Molto minimal, come dicevamo.
Un tabellone senza troppi fronzoli senza neppure una cornice, per così dire.
Mentre altre persone provano la demo, do un’occhiata al regolamento. Poco più di un dépliant.
Uno stile “wabi-sabi“, per essere attinenti al tema.
Ad alcuni potrebbe sembrare fin scialbo. Speriamo non siano gli stessi che sbavano davanti ai giochi della Splotter Spellen.

I Clienti Bonus sono jolly alla fine della composizione dei set
Un po’ di fretta
Come scrivevamo ok la grafica e molto bene i componenti.
Tuttavia sembra quasi sia stato chiuso di fretta.
Il regolamento è anche chiaro, ma a un certo punto è possibile scendere nei dettagli solo leggendosi un lungo esempio di gioco.
E’ una soluzione spesso adottata per giochi complessi (su due piedi pensiamo ai COIN…), ma che la facilità di Shinjuku non necessitava.

Ottimo in tre
Shinjuku in quattro è un po’ asfissiante. Che non è un difetto, ma una caratteristica.
Se vi piace arrovellarvi sul percorso migliore, troverete pane per i vostri denti (attenzione alla paralisi da analisi).
In due giocatori è forse troppo largo, ma comunque piacevole. Addirittura finirete i binari a vostra disposizione (si sarebbe potuta ridurre la mappa, vedi Alta Tensione?).
Avrete però una visione più profonda del mercato futuro: due carte e non una.
In tre giocatori state nel burro.

Buona idea le varianti
Le due varianti proposte, CEO e Kiaju, permettono di regolare la difficoltà del gioco secondo i propri gusti.
Il regolamento consiglia vivamente l’utilizzo del CEO nelle prime partite, ma se siete un minimo sgamati potete evitarlo.
Il Kaiju, a dire il vero, aggiunge più profondità al gioco ma non così tanta cattiveria come letto in giro.
E’ vero che il distretto che occupa è inabilitato per quel turno, ma dovendolo spostare all’inizio del round è più un mezzo per spingere i passeggeri laddove vi servono.
Da provare un’eventuale modifica per spostarlo a fine turno.
Comunque al momento la versione base è la più saporita.

I clienti oro possono essere impiegati nella composizione di 2 set
Brass & Bus.. ma meno intricato
E’ stata la battuta che abbiamo fatto a chi ci ha chiesto un feedback a caldo finita la demo in fiera.
Certo Bus è più intricato (ad esempio con la gestione dell’orologio).
Con Brass condivide l’uso della carta e il vantaggio, diretto e indiretto, che si dà all’avversario quando si usa un suo asset. Tuttavia non ci sono quella marea di edifici e risorse da gestire.
Shijuku è un costruzione reti e pick-up & delivery che si intavola semplicemente e velocemente.
Zero sovrastruttura.
Davvero per ogni occasione, come la nostra esperienza sta dimostrando.