Hidden Leaders: spingere il proprio Leader senza farsi scoprire

La morte del re e la guerra per la sua successione è un tema che troviamo in mille giochi.
Generalmente è il prologo per un wargame.
Ma non oggi. Con Hidden Leaders la questione è meno cruenta, ma più torbida.
In questo gioco, localizzato da Little Rocket Games, non ci sono né dadi né miniature.
Occorrerà muoversi con mezzi politici senza dare troppo nell’occhio.

Tempo di lettura 7 minuti

L’audio Podcast

Hidden Leaders è un gioco che provammo a Play 2022.
C’è anche un video su Facebook che attesta la vittoria del Redattore, dopo aver sgamato un’avversaria.
Perché questo gioco è così. Nessuno conosce le due fazioni a cui è abbinato il tuo Leader.
Così, mentre spingi il suo “partito” sul tracciato, devi fare attenzione a non dare nell’occhio.
Se lo fai, come successo alla giocatrice al nostro tavolo, è un attimo che tutti ti si rivoltino contro.
Dopo questa esperienza in quel di Modena lo abbiamo rigiocato, anche perché, per sua natura, permette di essere intavolato spesso e facilmente.
Usciamo da questo turbine di informazioni e procediamo con la nostra consueta metodica fino alle conclusioni.

Per chi va di fretta
  • Un tiro alla fune con ruoli nascosti
  • Identificare i Leader avversari porta a un divertente processo deduttivo
  • Bisogna capire bene le articolate logiche di spareggio
  • Semplice e godibile da tutti
  • L’ambientazione è poco percepita: ci si concentra su altro

Hidden Leaders
di Andreas Müller, Markus Müller (II), Raphael Stocker
Little Rocket Games

Da 2 a 6 giocatori. Età 10+

Durata: 20-40 minuti
Costo: lo trovate su Get Your Fun


Un sacco di carte per molte combinazioni

Il tabellone di gioco di Hidden Leader è una plancia pieghevole (per le dimensioni rifatevi grosso modo a quella di It’s a Wonderful World).
Difatti deve solo ospitare un percorso di 12 caselle numerate.
Ci corrono sopra due segnalini, uno verde con una Montagna e uno rosso con un Castello.
Carino lo sfondo, sembra una vetrata. Dalla casella 9 in poi le caselle sono nere: non è una scelta grafica, ma questo colore avrà un suo ruolo nella meccanica di gioco.
Altre icone sul bordo della plancia indicano dove posizionare le carte.
C’ una vetrina dove sosteranno 3 Eroi e un mazzo di pesca al Porto (che effettivamente è vicino al mare).
Le zone di scarto, se vogliamo sono due, la Selva e il Cimitero. Tecnicismo la cui utilità si capirà più avanti.

6 Leader ciascuno dei quali appoggiato da due Fazioni

Leader appoggiati da differenti Fazioni

Hidden Leaders, alla fine, è un gioco di carte.
E nella scatola, quelle che diciamo avere formato A5, ne trovate davvero un sacco.
Buona cosa perché aggiunge varietà al gioco.
Il formato delle carte è corretto per l’uso: da bustine 63.5 x 88 mm.
Sono raffigurati personaggi, con una grafica che a noi ha ricordato quella del video Clint Eastwood dei Gorillaz
Iniziamo a presentare Eroi e Leader.
Ogni Leader, oltre un piccolo trafiletto che lo presenta, lo associa a due delle 4 fazioni in gioco.
L’ambientazione vuole che ogni Fazione sia in lotta per far emergere il proprio Leader, uno dei pretendenti alla successione.
Chiaramente ogni partito ha il suo nome, ma è inevitabile associarli ai cinque colori con cui sono rappresentati o ai 3 elementi più i Non-Morti, il colore nero.
Approccio sbrigativo dei giocatori che rovina le buone intenzioni degli autori.

Molti degli Eroi hanno nomi semi-seri che strappano un sorriso

Gli scagnozzi che spingono la Fazione

Le carte Eroe invece hanno un solo colore e, grosso modo, servono per muovere avanti e indietro le pedine sul tracciato.
Alcune, altrimenti sarebbe la corsa dei cavalli, hanno effetti anche più articolati e sfiziosi, come seccare un Eroe avversario o andare a pescare nel Cimitero.
Quando li giocherete dalla vostra mano staranno davanti a voi, in una sorta di vostra corte.
A seconda del numero di giocatori, raggiunto un certo numero di Eroi giocati finisce la partita.

Le Fazioni vincono o perdono a seconda della posizione di entrambi i segnalini.
Non è cervellotico: date un’occhiata alla scheda riassuntiva

Due pedine per cinque Fazioni? Com’è possibile?

Già, come detto poc’anzi le pedine che corrono sul tracciato sono due. Ce ne saremmo aspettate cinque.
In effetti la vittoria di una fazione dipende dalla posizione reciproca delle pedine e dell’area del tracciato in cui si trovano.
Se il Verde è davanti al Rosso, vince. Vale anche il viceversa, ovviamente.
Tuttavia, il distacco deve essere maggiore di due caselle, altrimenti vince la Fazione Blu.
Se entrambe le pedine sono nel terreno nero, non importa più chi è in vantaggio: vince la Fazione dei Non-Morti (nera).
Può sembrare cervellotico, ma con un disegno davanti e la carta riassuntiva diventa davvero intuitivo.

Un piccolo schemino per capire meglio la suddivisione degli Eroi

Un po’ di meccanica di gioco

Hidden Leaders è davvero molto semplice.
Molte delle poche regole che lo gestiscono sono già state riportate tra le righe.
C’è anche un video dove AleBoardGamer gioca con suo figlio che non incontra alcuna difficoltà col gioco.
Ad inizio partita ad ogni giocatore è assegnato casualmente un Leader: solo lui sa a che fazioni è abbinato e lo cela per il resto della partita.
Insieme a questa carta andranno poi gli Eroi Coperti, durante il setup solo uno, anche loro noti solo al giocatore che li possiede.
A turno ogni giocatore gioca un Eroe dalla sua mano, aggiorna il tracciato e mette la carta davanti a sé insieme alle altre.
C’è sempre un po’ di scelta. Le carte sovrabbondanti finiscono nella Selva.
Il fatto di essere scartate coperte complica, ed è u bene, il processo deduttivo che i giocatori devono fare per intuire identità dei Leader avversari.
Se ha raggiunto il numero di Eroi previsto per quel numero di giocatori, festa finita.
C’è anche la possibilità di scartare le carte per averne di nuove (mulligan).
Non c’è molto altro da aggiungere. Conviene invece capire bene come si determina il vincitore.

Siete pronti?

Alta possibilità di avere un pareggio

Quando si triggera la fine del gioco, si svelano i propri Leader.
Considerano che ogni Leader sostiene due fazioni e che le fazioni sono 4 e i giocatori fino a 5, c’è una concreta possibilità che ci sia un pareggio.
Per gli amanti della statistica, in 2 giocatori abbiamo il 13% di possibilità di avere uno spareggio, ma in 5 arriva al 66%.
(Tra l’altro questi numeri possono essere usati per capire quando serve prestare attenzione agli Eroi Nascosti).
Gli Eroi Nascosti servono proprio per gli spareggi: chi ha più Eroi della Fazione vincitrice, fra quelli davanti a sé e quelli Nascosti, porta a casa la partita.
Non scendiamo nei diversi criteri per gli spareggi successivi.

In conclusione

>> Link alla pagina ufficiale di Hidden Leaders (dove scaricare un PnP e trovare riferimenti per demo online)

Hidden Leaders è un gioco molto semplice basato su quella meccanica definita “tiro alla fune” (tug of war).
Come riportato nel podcast, vista la semplicità del gioco (1.78 su BGG), può diventare un gioco di riferimento per questa meccanica.
Un po’ come, secondo noi, Kodachi lo è per il deck building.
Non aspettatevi molto dall’ambientazione: come scritto all’inizio, ci si riferisce grosso modo ai colori rappresentati e la storia del prologo arriva poco.
Tuttavia, in questa scatola troviamo altre meccaniche, come quello dei ruoli nascosti, che sicuramente mette il pepe in tavola.

Verde e Rosso in territorio Nero: vinco i Non-Morti e abbiamo uno spareggio.

Fate voi il ritmo

Nella prima partita le condizioni di fine gioco ci sembrano troppo corte, ovvero il numero di eroi necessari al trigger parevano pochi.
Non è così.
Sta al giocatore “uccidere” Eroi avversari se le condizioni del tracciato non gli sono favorevoli.
Buona l’idea che ogni Leader sia sostenuto (o sostenga?) due Fazioni: in questo modo la partita è sempre accesa.
Il prezzo da pagare è un po’ di macchinosità data dal sistema di spareggi, un po’ difficili da gestire.
Nel regolamento, scritto su una carta anche più pregiata del dovuto, è consigliato di introdurre alcune carte solo dopo avere accumulato un po’ di esperienza.
Se al tavolo siete comunque tutti alla prima partita di Hidden Leaders, inserirle fin da subito non guasta.

A seconda del numero di giocatori, e della lunghezza della partita scelta, il numero di Eroi-trigger è diverso

A chi può piacere

Ruoli nascosti, tiro alla fune e deduzione.
Questi sono i tre principali ingredienti di Hidden Leaders.
Possiamo aggiungere anche la semplicità di svolgimento del turno, che lo rende accessibile a tutti.
Basta chiarire fin da principio il sistema di spareggi e il ruolo degli Eroi Nascosti.
Non cercate l’ambientazione citata nel prologo nel gioco.
In realtà vi riferirete sempre ai colori, che siano delle Fazioni o delle Carte.
A noi è capitato principalmente perché presi dal gioco e a cercare di capire chi fossero i Leader avversari.
Buon segno.

Qui di seguito vi proponiamo una lista di giochi che possono piacerti se hai gradito l’articolo.
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21 Luglio 2022

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