Dune Imperium: volare ad Arrakis e controllare la spezia

Dovreste avere capito che in Volpe Giocosa ci sono dei fan dell’universo di Dune.
Avevamo fatto qualche tempo fa un breve excursus sui giochi con questo tema.
All’epoca Dune Imperium non era ancora pubblicato in Italia.
Eravamo a dire la verità anche scettici, in quanto pubblicato in concomitanza con l’uscita del film.


Tempo di lettura 9 minuti

In effetti si poteva pensare alla mera operazione commerciale.
Dopodiché, soprattutto nelle community estere, dove il gioco era già uscito, sono iniziati a permeare feedback positivi.
Tra l’altro anche chi non conosceva l’universo di Frank Herbert ha mostrato apprezzamento per questo titolo.
Ecco che lo abbiamo acquistato.
Vedremo nelle conclusioni se abbiamo preso possesso del ciclo della spezia.

Dune Imperium
di Paul Dennen
Asmodee Italia

Da 1 a 4 giocatori. Età 14+

Durata: 30 minuti a giocatore
Costo: 48 eur circa

Materiale in parte dedicato e in parte no

Un’anticipazione l’avevamo messa già nell’introduzione.
Quest’anno uscirà il film di Villeneuve, tra l’altro in prima mondiale al Lido di Venezia.
La grafica che troviamo nel gioco, si dice, si rifà a quest’opera. Non avendola ancora vista, ma essendo noi legati alle immagine dei vari videogiochi o delle trasposizione televisive precedenti, in questo senso Dune Imperium ci risulta poco famigliare.

L’unboxing del gioco

Un tabellone che punta alla funzionalità

Il tabellone di Dune Imperium è scuro e rappresenta lo Spazio.
Più che altro è un collage di tracciati delle varie fazioni che troviamo nel gioco.
I giocatori infatti impersonano un personaggio delle Grandi Case, con una sua scheda personale che gli afferisce abilità speciali.
I tracciati a cui ci riferiamo sono relativi a fazioni “laterali”, come il Bene Gesserit, la CHOAM o i Fremen.
Nell’articolo che introduceva all’unboxing si provava anche a delineare un po’ della politica di Dune.

Evocativo il segnalino primo giocatore a forma di Creatore. Carine le risorse

Risorse sagomate e cubetti

Questa è la questione che dà il titolo al paragrafo.
Le risorse di Dune Imperium sono i solari (il denaro), l’acqua, scarsissima su Dune, e la spezia.
Questi elementi ha pedine sagomate, almeno per la goccia d’acqua e la spezia esagonale. Tra l’altro di un vivido arancio, come ci aspettavamo leggendo il libro.
In Dune Imperium, lo vedremo tra poco, un aspetto fondamentale è quello dei Conflitti.
I “soldati” che si fronteggiano sono semplici cubetti colorati, quelli visti mille volte in giochi tipo german.

Questa è l’area dei Fremen. Come ogni fazione ha un tracciato dell’Influenza. Si ottiene un punto al secondo scalino e un altro chi ha la maggioranza, essendo almeno al 4 scalino. Per ottenere Influenza, fra i vari modi, si può compiere un’azione nella loro area.

Due meccaniche che hanno riscosso molto successo quest’anno

Dune Imperium si basa su due meccaniche chiave: deck building e piazzamento lavoratori.
Sembra un’accoppiata di moda, se vediamo Le Rovine Perdute di Arnak, in qualche modo il cugino di Dune Imperium.
Dicevamo che ogni giocatore impersona un membro delle grandi case e parte con 10 carte e 2 Agenti (che possono diventare 3).
Il suo mazzo di carte andrà a arricchendosi nel corso del gioco, acquistandone di nuove da un mercato comune.

Parte della dotazione del giocatore. Gli Agenti in principio sono due, uno può essere acquistato. Il Mentat, in nero, è una sorta di Agente a “noleggio”

Inviare Agenti a negoziare

La parte principale del gioco si basa proprio sull’invio degli Agenti sul tabellone.
Per attivare un’azione c’è la necessità di pagare il costo associato e trovare “un motivo” per cui inviare l’Agente.
Questo aspetto si risolve giocando una carta dalla mano che abbia un simbolo attinente all’area dove inviamo il lavoratore.
L’azione dell’Agente permette per lo più di guadagnare risorse, che possono essere anche carte Intrigo.
Alcune azioni permettono anche di guadagnare Influenza presso una delle fazioni in gioco, segnando la propria posizione sul tracciato.
Scalare i percorsi permette di acquisire punti vittoria, ad esempio.

Chani, la “primavera del deserto”. In alto a destra il costo in Percezione per essere acquistata (in questo caso costa anche un’acqua). I simboli a sinistra indicano in che zone del tabellone può essere inviato un Agente se si associa questa carta. Può essere usata anche durante la fase Rivelazione, con gli effetti riportati in calce.

La fase Rivelazione

Inviati gli Agenti, dove ciascuno per essere inviato “consuma” una carta, ci avanzeranno necessariamente delle carte in mano.
Si parte infatti con 5 carte ad ogni turno.
Le carte avanzate permettono per lo più di disporre punti Persuasione per l’acquisto delle carte dal mercato comune.
Altre permettono anche di dare bonus nei Conflitti.

L’area dei Conflitti. In mezzo vanno le unità impiegate in quel turno, ai lati ci sono le Guarnigioni. Una classifica viene aggiornata ogni turno

I Conflitti

Gli Agenti permettono anche di arruolare “soldati”. Ogni giocatore ha sul tabellone un’area che funziona da Guarnigione.
Alcune azioni permettono poi di muovere i soldati dalla Guarnigione all’area di conflitto.
Alla fine di ogni turno si stabilisce una classifica, sommando il valore dei cubetti e altri effetti dati da eventuali carte.
Ad inizio partita una carta Conflitto indicava i premi per ogni posizione della classifica.
Stabiliti i vari bottini, tutte le unità che sono nell’area di conflitto vengono scartate, a prescindere del risultato che hanno permesso di ottenere.

Ogni giocatore ha un personaggio delle Grandi Case da gestire. Il Duca Leto era uno dei personaggi preferiti dal Redattore

Dov’è l’ambientazione?

Il fatto che Dune Imperium fosse piaciuto anche a chi poca dimestichezza con la saga di Dune ci aveva dato da pensare.
Per intenderci Dune uscito nel 1979 per Avalon Hill e recentemente ristampato, secondo noi necessità di una buona conoscenza di questo universo per essere apprezzato.
Alcune frequentatori delle varie community riscontrano infatti una certa astrattezza del gioco.
Il regolamento, alla pagina “Suggerimenti e Strategie”, prova a anche a giustificare come le azioni sono associate alle varie fazioni.
Se ad esempio cerchiamo acqua su Dune, la cosa migliore è rivolgersi ai Fremen, che possono offrire tute distillanti.
Un popolo sospettoso quello di questi abitanti del deserto. Per farli combattere al nostro fianco potremmo passare da Sietch Tabr, ma solo se abbiamo già una buona Influenza presso di loro.
Più pragmatica la Gilda dei Trasporti. Chi ha letto il libro conosce la loro avidità della spezia e quanto siano cari i trasporti nello Spazio.
Le Grandi Case si indebitarono parecchie per trasportate le loro truppe su Dune. Così potete fare anche a voi con l’azione dedicata.

Nel nuovo film Duncan Idaho è interpretato dal gigante Jason Mamoa. Duncan nel libro è un abile spadaccino. Pensavamo a qualcuno di più esile ed agile, dall’aspetto quasi di un ballerino o uno schermitore

Le carte

Come dicevamo le carte riportano una grafica poco familiare, ma che potrebbe diventarlo nei prossimi mesi.
Ritroviamo veicoli propri della letteratura di Dune, come il trio ala trasportatrice – mietitrice – ornitottero.
Se avete giocato a Dune 2, ora anche per Android, avrete ben chiaro come si relazionano tra loro.
Anche i personaggi reclutabili, come carte, sono quelli del libro.
Trovate infatti Chani e Duncan Idaho.
Se volete vincere un Conflitto, perché non arruolare i Sardaukar?

Alcune carte, che hanno legami effettivi con la spezia nel gioco, richiamano elementi visti nel libro

Il ciclo della spezia

L’universo di Dune è la spezia.
Anche questo elemento portante dell’economia di Frank Herbert è riproposto in Dune Imperium.
L’autore del gioco approfitta del ciclo del Creatore per rendere più prolifici i bacini di Spezia meno sfruttati.
Poteva fare qualcosa di più?
Forse sì. Ci sarebbe piaciuto che il Verme fosse più presente nelle meccaniche del gioco, così come lo è nella trama narrativa del libro.

Il Bene Gesserit, e l’uso della Voce, potrebbe aver ispirato alcuni elementi di Star Wars

Ottimo in solitario

Dune Imperium gira perfettamente in modalità solitario.
Niente da dire. Gli avversari sono credibili e temibili.
La loro gestione è affidata ad un mazzo di carte che indica dove i loro Agenti si collocano.
L’invio è gratuito e ottiene effetti diversi rispetto a quanto la carta riporta.
Non spendendo risorse per le azioni, quelle accumulate permettono alla Scatola di fare punti.
Gli automi partecipano anche ai Conflitti. Non chiedeteci come, ma riescono anche qui a essere competitivi.

Nel solitario il terzo Agente degli automi diventa disponibile dopo 5 turni

L’uso della App

Il problema dei solitari con automa è che molto spesso si perde di vista il gioco per farli la balia.
Inoltre molte regole sono così complesse che da soli, senza un avversario che ci controlli, si rischia di fare confusione.
Dire Wolf Digital, la casa che ha disegnato il gioco, mette a disposizione un app (qui per Android).
Fate attenzione a scaricare quella giusta: l’altra non ci sembra manutenuta.
L’applicazione ci guida passo passo attraverso il setup e gira le carte automa per conto nostro.
Una checklist da spuntare aiuta a non incasinarsi.
Davvero notevole.
Un’altra menzione dell’applicazione è quella di avere introdotto la modalità Arrakeen Scouts, che introduce missioni nel gioco.

La fine di un Conflitto

Un rapido confronto con Le Rovine Perdute di Arnak

La questione richiederebbe qualche minuto in più rispetto a quelli che dedicheremo qui.
Magari lo faremo dopo aver presentato anche Arnak.
Sono entrambi due deck building.
Ci è sembrato però che in Dune Imperium le carte girino più velocemente fra i turni, così da dover spendere più attenzione alla costruzione del proprio mazzo.
L’autore di Arnak probabilmente lo sapeva, infatti alcune carte si attivano appena acquistate, altrimenti avrebbe poco senso comprarle.
In Dune Imperium troviamo anche un elemento maggiore di interazione, dato dalla gestione dei Conflitti.

In conclusione

Dune Imperium era un titolo atteso da tempo dalla community dei giocatori.
In Volpe Giocosa lo aspettavamo a maggior ragione in quanto fan della saga di Frank Herbert.
C’è da dire, come già anticipato, che a noi piace soprattutto la serie originale di Frank.
In Dune Imperium ci sembra di trovare anche personaggi che forse hanno preso più piede nelle opere successive gestite dal figlio.
Anche la grafica è “moderna”, richiamando al film prossimo all’uscita.
Il tabellone di gioco punta alla funzionalità, con poca poesia.
La mappa azimutale del Dune di Avalon Hill è sicuramente più suggestiva.
Così come l’uso di cubetti lascia una sensazione di distacco.
C’è da dire che altre soluzioni, come le miniature, non avrebbero aggiunto molto al gioco.
Per chi volesse poi introdurle nella propria copia, potrà acquistare qualcosa di simile a breve, lasciando che la scatola base non ne risenta nel prezzo.

Alta giocabilità e rigiocabilità

L’accoppiata deck building e piazzamento risorse, che ci ha convinto nelle prove di Arnak, è qui confermata.
La piccola sezione di confronto sembra privilegiare, ora che la rileggiamo, Dune Imperium.
In realtà sono due cose diverse, dove Arnak per via di una maggiore logica di “reazioni a catena”, e forse per un pubblico di giocatori più scafati.
Interessantissimo Dune Imperium per essere giocato in solitario.
Gli automi corrono senza troppo babysitting, anche grazia all’uso dell’app.
Scelta interessante, in quanto anche eventuali bug del gioco possono essere sistemati con un aggiornamento dell’applicazione.
L’unico problema del gioco in solitario è che gli automi non partecipano al mercato, ma l’app, di tanto in tanto, permette un aggiornamento delle carte acquistabili.

Un’ambientazione percepita?

Punto ampiamento dibattuto nella community.
Se non conoscete Dune o siete dei tiepidi fan, probabilmente no.
Se invece ci siete stati parecchio dietro, seguendo anche con diversi medium (come film o videogiochi), allora troverete qua e là delle chicche.
Almeno così è sembrato a noi.

Il trailer del film prossimo all’uscita

Chi dovrebbe acquistare Dune Imperium

Probabilmente tutti coloro che amano l’abbinata delle due meccaniche presenti nel gioco.
Se siete fan della saga, ma in maniera molto sentita, troverete come diciamo elementi che vi riportano su Arrakis.
Difficile dire qualcosa sulla complessità.
Alla fine la meccanica del piazzamento lavoratori è di per sé intuitiva, quindi dovrebbe trovarsi bene qualsiasi giocatore.
Magari che non sia il primo gioco “moderno” a cui gioca.

Se volete acquistare questo gioco, vi consigliamo di rivolgervi a Get Your Fun.
Arrivarci attraverso questo link a te non costa nulla, anzi, ed inoltre aiuterai a sostenere Volpe Giocosa.

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