Boomtown: cercatori d’oro nel Far West

Strano mondo il Far West. L’Ovest era un’opportunità per molti cercatori d’oro. Oltre alle miniere, saloon, banditi e giocatori di azzardo. Boomtown è una sintesi di tutto questo, il sogno dell’oro per come romanzi e film ce lo hanno raccontato. Sta al giocatore diventare il più ricco e potente signore dell’Ovest.

 

Boomtown
Face2Face Games

Da 3 a 5 giocatori. Età 8+
Durata di una partita: 30 min
Prezzo: 10 eur circa

 

 

 

All’apertura della scatola ci si presenta un mazzo di carte (di buona qualità c’è da dire), diverse fiches colorate, alcuni segnalini colorati e alcuni meeples, che sono poi i sindaci. Non mancano i dadi.

E’ quindi un gioco di carte dove il meccanismo principale è l’asta. Il numero massimo di giocatori è abbastanza limitato, non sappiamo quindi se definirlo o no un party game. Sicuramente può essere definito un filler, ovvero uno di quei giochi poco impegnativi, quasi dei passatempi.

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Concessioni minerarie all’asta

Come dicevamo, tutto il gioco è centrato sulle aste. Vengono stese tante carte quanti sono i giocatori e chi vince sceglie la prima, le altre a seguire al giocatore a sinistra. Il pagamento dell’asta invece non avviene alla banca, ma al giocatore di destra che ne sottrae la metà e la passa a sua volta al giocatore accanto.
Questa tecnica, che può sembrare una complessità, è un ottimo sistema per riequilibrare le forze. Infatti chi sceglie per ultime viene “risarcito” con un bonus in denaro.
Le carte all’asta, tolte quelle speciali, sono miniere. Riportano in alto a sinistra un numero da 2 a 12 mentre in alto a destra quante pepite, o fiches, producono. Come detto, non ci sono solo miniere, ma anche carte speciali che portano bonus per i propri giacimenti d’oro o permettono di danneggiare gli avversari.

Produzione casuale: a chi tocca tocca

Finita l’asta, il giocatore lancia due dadi: la miniera che ha quel numero produce quanto riportato. E’ un meccanismo basato sulla fortuna, ma se si presta attenzione ricorda molto Catan. Tutto sta durante l’asta capire se è probabile che quella miniera produca o no, e se la sua produttività è sufficiente.

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Darsi alla politica o aprire un saloon.

Se il gioco fino ad qui vi ricorda il Big Cheese, il sistema dei saloon e della politica lo rende più profondo. Le carte miniera infatti sono bordate di diverso colore. Il colore indica l’appartenenza all’una o all’altra città. Chi ha più miniere della stessa città ne diviene il sindaco. D’ora in poi chi acquista miniera di quella città deve pagare il sindaco tante monete quante miniere di quella città possiede.
Quindi conviene avere tante miniera dello stesso colore? Beh..se le avete tutte voi sarete sicuramente i sindaci, ma non lasciate agli altri la possibilità di pagarvi. Cercate di essere bilanciati.
Il saloon funziona allo stesso modo. E’ un carta speciale che una volta acquisita va collocata in una città. D’ora in poi quando una miniera di quel colore/città produrrà oro, i minatori pagheranno un certo numero di monete al proprietario dell’esercizio.

Conclusioni

In Boomtown ci sono quindi diversi modi per vincere. Per ogni fiche, ottenuta in un modo o nell’altro, si ottiene un punto. Anche le miniere portano punti, come avere dei sindaci nel taschino.
Boomtown è sicuramente un titolo fresco, leggerezza sicuramente ottenuta anche al lancio dei dadi. Rispetto a Big Cheese vediamo una profondità maggiore, data dalle carte speciali e aggiunta di meccaniche oltre all’asta.
Voi che ne pensate dei giochi d’asta?

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