Qualche cartone o un po’ di cuscini sul divano. I più fortunati una casa sull’albero.
Fin da bambini ognuno ha costruito il proprio castello. Con accezioni diverse da loro.
Between Two Castles, in Essential Edition adesso per Stonemaier, vi permetterà di costruirlo in un gioco da tavolo.
Anzi non solo un castello, ma, se volete, ben due.
Between Two Castles si colloca infatti nelle Essential Edition che abbiamo già visto per Viticulture.
In particolare, mesi fa, proponevamo su questo blog Between Two Cities.
Un gioco molto simile a Between Two Castles.
Se avrete la pazienza di seguirci fino alle conclusioni scoprirete la nostra opinione e quale fra le due scatole preferiamo.
Between Two Castles: Essential Edition


Autori
Matthew O’Malley
Ben Rosset

Editore
Stonemaier Games

Giocatori
1-8

Età
14+

Durata
45-60

Costo
45€
La solita ricercatezza di Stonemaier
Between Two Castles si presenta nell’usuale eleganza con cui Stonemaier di solito propone le sue scatole.
Non c’è necessità di aggiungere ziplock o altri accessori con funzione di organizer.
La montagna di tessere che sono all’interno del gioco sono ben organizzate in tre vassoi (tray).
Il regolamento indica come devono essere allestiti una volta finito il defustellamento.
Un po’ scomodo sia indicato all’interno del setup, ma molto utile ci sia.
Un sacco di tessere differenti
Parliamo di quasi 300 tesserine quadrate, di buon spessore.
Le tessere sono divise per categorie e hanno una piccola scritta in basso dove viene indicato come danno punti.
Ecco, qui ci si perde un po’ gli occhi.
Qualche orpello e qualche semplificazione
Come in Between Two Cities Essential Edition, anche qui troviamo dei token. Questa volta sono a forma di castello.
Hanno un’utilità pressoché nulla, ma sono carini e non guastano.
Non c’è invece il playmat: forse meglio.

Il solito collaudato sistema
Between Two Castles ripropone lo stesso sistema già visto in suo cugino, dove costruivamo città.
E’ la stessa meccanica basata sul draft che ha fatto la fortuna di 7 Wonders. Un 7 Wonders con le tessere.
Il twist, il colpo di scena, è il dover costruire due castelli a testa, condivisi con gli avversari vicini.
Facciamo un breve recap per coloro che non conoscono “la serie Between”.
Un castello per due

Due round. In ciascun round iniziamo con nove tessere ne selezioniamo 2 e passiamo le altre all’avversario accanto.
Decidiamo poi come piazzarle: una andrà al castello di sinistra e uno a quello di destra.
Ne abbiamo infatti uno fra noi e l’avversaio a sinistra e uno con quello di destra.
Il regolamento stesso favorisce la discussione fra “comproprietari” su quale sia la soluzione migliore.
Si continua a girare finché non si rimane con una tessera sola, che viene scartata. Il secondo round segue la stessa modalità del precedente.
Alla fine si calcola il punteggio di ogni castello. Il vostro, di punteggio, sarà quello del castello meno performante fra quelli che avete contribuito a costruire.
Il regolamento può spaventare
La meccanica che guida Two Between Castles è molto semplice.
Ogni tessera rappresenta una tipologia di stanza che possiamo costruire.
Ambienti destinati al cibo o a riposare, ma anche corridoi e scale. Le tessere svolgono diverse funzioni differenti.
Le tessere allora volta si specializzano, come la Sala del Vino o del Cioccolato.
Diversi criteri di punteggio
Tanta varietà porta anche alla necessità spiegazioni.
Ogni tipologia di tessera infatti fa punteggio, generalmente, in funzione delle altre a lei adiacenti.
Rimanendo sulla Sala del Vino, questa fornirà punteggio per ogni Camera da Letto che le sia immediatamente sopra o sotto.
E così ogni tessera.

Un castello ben progettato
Durante il setup ogni castello riceverà la sua Sala del Trono. Le altre stanze inizieranno a essere costruite attorno a questa.
La Sala del Trono rappresenta anche il piano terra. Un riferimento utile per le regole di piazzamento delle varie stanze.
Le Sale Ricreative (Activity Rooms) possono essere costruite o al piano terra o a livelli superiori.
E’ intuibile dove le stanze sotterranee (Downstairs Rooms), con ambienti un po’loschi come “il laboratorio”, debbano essere collocate.

Ci sono poi anche altri ambienti, ad esempio come Fontane o Giardini, su cui si può costruire sopra.
Inoltre dopo aver costruito 3 stanze di una certa tipologia, si attiva un bonus. Dopo 5, si può collocare una stanza speciale.
Come per i criteri di punteggio, ogni bonus è dedicato alla tipologia di stanza.

Tuttavia le partite sono rapide e fluide
L’ecosistema di Between Two Castles abbiamo visto essere vario e particolareggiato.
Come scritto poc’anzi, leggendo il regolamento sul divano si rimane un po’spaesati.
Il primo istinto è cercare un’applicazione che almeno ti aiuti col calcolo del punteggio. Ci viene in mente una app utilissima per Kingdomino, dove è sufficienti fare una foto al tableau che si è costruito.
Spoiler: non lo abbiamo trovato.
Spoiler bis: non se n’è sentita la mancanza.
Effettivamente i turni corrono veloci e due round sembrano addirittura pochi.
Le tipologie sono tante, pertanto non si riesce a fare tutto. Ci si dovrà sacrificare. Non è necessario neppure rimettere le mani al regolamento più di tanto durante la partita.
Il player aid è molto esplicativo, tranne per l’attiviazione dei bonus: in questi casi, sì, tocca rileggerli.
Interessanti varianti
In appendice al regolamento si trovano 2 modalità di gioco, mentre il gioco in solitario ha proprio un libretto dedicato.
Questa tipologia di giochi, competitivi ma con cooperazione con gli avversari, scricchiola in 2 giocatori.
In Between Two Castles è promossa in particolare la modalità The King’s Demand (in realtà applicabile anche in più giocatori).
In questa variante si rinuncia alla costruzione condivisa del castello, ma ognuno pensa per sé.
Funziona
In conclusione
In quasi tutti i manuali dell’esperto divulgatore, 7 Wonders è indicato come il gioco passe-partout.
Nella nostra esperienza abbiamo avuto sempre delle difficoltà in questo senso.
I giochi con turni in simultanea rendono difficile la gestione del tavolo da un unico spiegatore.
A fine partita non avrete chiaro se tutti i presenti hanno giocato allo stesso gioco.
Ecco perchè per noi entrano, a parte ovvie eccezioni, tutti in categoria family+.

Quale “Between Two”?
Arriviamo in qualche modo ad una sorta di verdetto.
E saremo sintetici: abbiamo preferito Between Two Castle Essential Edition.
La costruzione del castello ci ha dato una maggiore idea di concretezza e di soddisfazione alla fine della partita.

Meno macchinoso del previsto
Il punteggio sembra davvero particolareggiato e difficile da apprendere. Diventa in realtà tutto più chiaro durante la partita.
Tenete conto che non si piazzano duemila tessere e che vengono posizionate mano a mano.
Il castello cresce cioè con voi.
Non un entry level, ma un gioco che può dare soddisfazioni. Tra l’altro il connubio fra numero dei giocatori e spessore lo rendono una rarità.