Tutankhamun: semplicità e design per la tomba del Faraone

A un’asta acquistammo Le Città Perdute. Abbiamo poi giocato ad Alta Società.
Senza farlo apposta ci siamo avvicinati ai giochi di Knizia. Ci sono sempre piaciuti tanto che poi alcuni li abbiamo presi a scatola chiusa (e ce ne sono diversi ancora nello scaffale della vergogna ancora nel cellophane).
Tutankhamun sarà all’altezza del nome dell’autore e delle nostre aspettative?

Tempo di lettura 6 minuti

Questo gioco è stato portato in Italia da Little Rocket Games. In ragazzi di Bracciano hanno lavorato davvero sodo nel 2020 e adesso stanno sfornando giochi uno più interessante dell’altro.
Avremmo modo di vedere come questa caccia alla perla stia andando avanti anche nel 2021.
Tornando a Tuntkamun…beh, ci vediamo alla fine del Nilo, alle conclusioni.

Tutankhamun
di Reiner Knizia
Little Rocket Games

Da 2 a 6 giocatori. Età 8+

Durata: 30 minuti
Costo: 29 eur circa


Ci scusiamo per un piccolo errore nel podcast. Il gioco è fino a 6 giocatori.
La durata è molto variabile in realtà, grazie al meccanismo della scia.

Il nostro unboxing unplugged

Quando si veste a festa un astratto

Per Tutankhamun l’editore ha scelto la stessa strada che OTTO Game Over prese a suo tempo in modo indipendente.
Parliamo di due giochi astratti. Non ci sorprende che Tutankhamun lo sia, come più o meno tutti i titoli di Knizia.
La scatola è stata comunque arricchita di molti elementi con lo scopo di vestire Tutankhamun di un po’ di ambientazione.
Allo stesso tempo le soluzioni adottate sono molto gradevoli agli occhi.

Tolto il separatore in cartoncino, la tomba del Faraone si presenta molto bene

Come riusare il fondo della scatola

La “trama” dietro Tutankhamun riguarda il culto dei morti, un aspetto che caratterizza la cultura Egizia.
I giocatori devono risalire il Nilo per arrivare alla tomba del defunto Faraone per portargli oggetti che gli saranno utili nell’aldilà.
La tomba del Faraone si riscava dal fondo della scatola. Per una maggior colpo di occhio si dovrebbe levate l’inserto in cartone all’interno.
In questo modo, il sarcofago in cartone del Faraone, della grandezza di un palmo, si può mettere comodamente all’interno.
Il bordo della scatola è un tracciato segnapunti.
Ci sono dei segnalini, che sembrano delle forcine per capelli, che si “aggrappano” al bordo per segnare il punteggio attuale.
Nel nostro unboxing non avevamo intuito fossero vasi canopi.

Ognio giocatore ha un segnalino per tracciare il punteggio sul bordo della scatola e una barchetta per navigare sul Nilo

L’Oltretomba

Un altro elemento scenico è l’Oltretomba. E’ un caratterizzato da un cartoncino dove scarteremo le Tessere. Anche qui ci sono due Guardiani, in cartoncino, che hanno uno stand per stare in piedi. Uno si posa a sinistra e uno a destra dell’Oltretomba.

L’Oltretomba, sorvegliato dai Guardiani, è la “discarica” delle tessere eliminate dall’effetto scia

Le Tessere

Arriviamo quindi al succo del gioco: le Tessere. Sono davvero tante, circa un’ottantina, di un cartoncino dal doppio spessore rispetto a quello generalmente utilizzato.
Hanno una forma particolare, trapezoidale. Questa scelta, come vedremo nel paragrafo del setup, non è una soluzione grafica, ma ha un suo scopo.
Le Tessere si dividono in due categorie: Artefatto e Divinità.
A loro volta le tessere Artefatto si dividono in set. Ogni gruppo ha un numero di elementi diversi.
Le Divinità invece consentono abilità speciali. Una carta riassunto per ogni giocatore permette di ricordare loro le abilità relative a ciascuna divinità.

Un po’ di abilità per creare il Nilo con le sue anse. Niente che non si impari dopo poche partite

Semplicità e strategia

Tutankhamun è stato arricchito, come visto nel paragrafo precedente, di un sacco di elementi.
Il gioco invece è stato, secondo noi, edulcorato da ogni possibile aspetto cervellotico.
Il risultato è un titolo molto asciutto, tanto che il peso su BGG è di 1.50

Gli elementi più scenici del gioci

“Chi bello vuole apparire, un po’ deve soffrire”

Ora, soffrire è una parola grossa. Volevamo richiamare il detto popolare solo per indicare come il setup sia un pochino laborioso.
Abbiamo visto come si costruisce la tomba di Tut e l’Oltreromba.
Un discorso a parte la creazione del Nilo con le tessere.
Dalla porta della tomba si affiancano per creare il fiume. La forma trapezoidale serve, visto l’elevato numero di elementi, per creare un serpentone.
Se si affiancano due tessere con lati della stessa lunghezza vicini, il fiume curverà in una direzione (si chiama ansa).
Se si alternano, “uno sopra e uno sotto”, andrà semplicemente dritto.
Con questa accortezza dovreste riuscire a creare una fiume che si articola su un tavolo anche di non grandissime dimensioni.
Quest’opera di architettura è un po’ impegnativa nelle prima partite per poi risolversi con un po’ d’esperienza.
Se proprio non ce la fate, è in vendita il playmat del Nilo.

Regolamento molto semplice. Le Divinità hanno abilità tutto sommato facili da imparare, anche grazie al riassunto a disposizione di ogni giocatore

Un regolamento che si impara in un minuto

Ad inizio partita ogni giocatore pone la propria barchetta in fondo al Nilo, ovvero dalla parte opposta rispetto alla Tomba.
Attenzione: non siamo di fronte a un racing game. Non vince chi arriva per primo a rendere omaggio al Faraone.
Siamo in realtà di fronte a un gioco di collezione di set di oggetti.
Ogni giocatore può fare avanzare, nel suo turno, la propria imbarcazione di quante tessere desidera.
In alternativa può retrocedere di un passo.
La tessera dove atterra viene raccolta. Nel caso sia una tessera Divinità si applicano la relativa abilità speciale associata.
Le tessere Artefatto vengono semplicemente collezionate.
Quando sul tabellone non sono più disponibili Tessere di un determinato set, si procede alla verifica della maggioranza.
Chi ne ha di più retrocede nel punteggio, muovendo il suo vaso canopo indietro del numero indicato sulla tessera. C’è un premio anche per il secondo classificato.
Il punteggio ottenuto, per inciso, è uguale al numero di tessere che formano quel set.
Vince il primo giocatore che arriva a zero punti.

Le tessere Artefatto si dividono in set. Il numero rappresenta sia il punteggio per chi ha la maggioranza sia il numero di Tessere che compongono quel set

L’effetto scia: un elemento in più

Il colpo di scena (twist) inserito da Knizia nel gioco, è l’effetto scia.
Molto banale in realtà da spiegare, ma che col tempo potreste utilizzare a vostro vantaggio.
La regola prevede che le Tessere dietro l’ultima imbarcazione siano scartate nell’Oltretomba.
E’ un modo astuto per buttare al macero Tessere che potrebbero mettere a rischio la nostra maggioranza.
O, ancora, si possono mandare nell’Oltretomba Tessere da ripescare in un secondo momento grazie ad abilità speciali concesse dalla Divinità.
Troverete voi la vostra strada.

In conclusione

Tutankhamun è un titolo uscito quest’anno, 2021, progettato da Knizia.
Il gioco sembra riprendere Tutankhamen (crediamo si pronunci allo stesso modo), pubblicato nel 1993.
Non conoscendo i titolo precedente, abbiamo difficoltà a indicarvi differenze e similitudini.
Fatto sta che Tutankhamun è davvero ricco di materiali. Sono per lo più superflui a dire il vero, ma imbandiscono la tavola a dovere.
Questo si ripercuote un po’ nella lunghezza del setup, ma saprete interpretare questa fase a seconda delle vostre necessità.
Il gioco è molto astratto, come per lo più i titoli di Knizia.
Il regolamento, privo di cavilli, è un uovo di Colombo del game design. Del resto questo autore, per fare un esempio, con Decathlon ha creato un gioco con una manciata di dadi e qualche distribuzione statistica.
Che la genialità stia anche nella semplicità?

Il risultato finale è un bel colpo d’occhio

Per chi vuole giocare subito senza doversi ricordare mille regole

Chi è un giocatore assiduo conoscerà ormai Knizia e, forse, le nostre indicazioni gli sono sufficienti per capire il taglio del gioco.
Per gli altri confermiamo ancora una volta la semplicità e la strategia dietro Tutankhamun.
Se una volpina giocosa è abituata a giocare, forse può avvicinarsi a questo titolo anche a 6 anni.
Il gioco rende bene in qualsiasi numero di giocatori, grazie alle regole speciali introdotte per 2 giocatori.
Interessante il sistema di punteggio a ritroso, giustificato dall’espiazione delle colpe per arrivare dal faraone.
In questo modo si parte da un punteggio iniziale diverso a seconda del numero di giocatori.
Un buon stratagemma per la scalabilità senza troppe complicazioni.

Se volete acquistare questo gioco, vi consigliamo di rivolgervi a Get Your Fun.
Arrivarci attraverso questo link a te non costa nulla, anzi, ed inoltre aiuterai a sostenere Volpe Giocosa.

 

 

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