7 Wonders Architects: dopo la presentazione di Asmodee

Difficilmente partecipiamo a iniziative come live o cose del genere.
Ci sono diversi motivi, i principali sono la disponibilità di tempo e la connessione Internet.
Già. La banda larga, per alcuni di voi un’infrastruttura scontata in Occidente come l’acqua potabile, non lo è per tutti.
In un momento di stato di grazia siamo riusciti a partecipare alla live di Asmodee Italia su 7 Wonders Architect.

Tempo di lettura 7 minuti

Non ci abbiamo quindi giocato né testato con mano alcun componente.
Le immagini che trovate sono screenshot della diretta Asmodee o prese da BGG, citando come sempre le fonti.
Per quanto riguarda gli screenshot trovate anche la barra che indica il minuto del filmato da dove è stato preso.
E’ stata un’occasione piacevole ed anche la partita dimostrativa dei ragazzi di Asmodee, con interventi del pubblico, è stata divertente.
Ci siamo impegnati per partecipare a questa diretta anche perché Bauza è uno degli autori più attenzionati da Volpe Giocosa.
In particolare lo conoscemmo, un po’ come tutti forse, per 7 Wonders.
L’impossibilità di giocarlo in due ci ha poi orientato su 7 Wonders Duel, con le varie espansioni come Pantheon e Agorà.
Seguitici per carpire cosa abbiamo capito (ed eventualmente correggerci).

Il video della diretta di presentazione di 7 Wonders Architects

Una piccola introduzione

7 Wonders Architects è un gioco per 2-7 giocatori che abbiano almeno 8 anni della durata di 25 minuti.
Non è un’espansione, ma un gioco a sé stante che si propone con una difficoltà ancora più bassa degli “Wonders” precedenti.
Sarà pubblicato verso la fine di Ottobre.

Un gioco che si presenta in un modo diverso

Lo scatolone di 7 Wonders Architects ha uno spessore più alto del classico 7 Wonders.
Ci chiedevamo come mai.
Si è scoperto aprendo la confezione. Non ci sono in realtà miniature all’interno, che forse avrebbero giustificato lo spessore.
Tuttavia non trovate nemmeno le classiche fustelle che fanno “clock” ogni volta che togliete un elemento.
Il gioco si presenta in un modo più funzionale, che in diretta abbiamo anche definito “ecologico”, proprio per la mancanza di materiale di sfrido.

Le ragazze di Asmodee mostrano il contenuto della scatola di 7 Wonders Architects

Ogni giocatore il suo blister

Il materiale di gioco è diviso in astucci dove una coperchio trasparente tiene tutto in ordine (blister).
Ciascuno ha il materiale proprio di quella civiltà, o città, che andiamo a gestire.
Ci sono poi dei mazzetti di carte.
A quanto pare c’è abbastanza margine per poterle contenere anche con le bustine.
Da una parte le carte non si mescolano molto nel gioco, anzi forse solo all’inizio, dall’altra se non stessero imbustate nel blister sarebbe un problema.
I blister si posizionano precisi nella scatola, non vediamo possibilità di trovare un’altra ubicazione per le carte.
C’è anche un blister che poi contiene elementi generici, non del singolo giocatore, che vedremmo semmai nell’esempio di gameplay.

Una meraviglia nella situazione post-setup. Un cantiere, in pratica

Le meraviglie da costruire

Troviamo le immancabili piramidi di Giza, il Colosso di Rodi e i Giardini di Babilonia.
Queste strutture non sono né carte come in 7 Wonders Duel né una plancia giocatore come nel classico 7 Wonders.
Ogni Meraviglia è difatti costituita, come in un puzzle, da diversi elementi ordinati.
All’inizio sono posti dal lato cantiere, dove vengono indicate le risorse necessarie per costruire quell’elemento e girare l’elemento.
Una volta girato quello stadio, perché per appunto le Meraviglie si costruiscono come una reale costruzione dal basso verso l’alto, si sblocca un bonus.
Può essere semplicemente un punteggio a fine partita, come tutti gli stadi delle Piramidi, oppure altri benefici.
Per inciso il gioco termina quando uno dei giocatori termina la sua Meraviglia.

Una fase di gioco

Come si gioca a 7 Wonders Architects

Come avrete capito, 7 Wonders Architect è totalmente incentrato sulla costruzione della propria Meraviglia cittadina.
Dicevamo che ognuno inizia con la sua Meraviglia in “formato cantiere”.
I mazzi di carte sono mescolati e interposti tra i giocatori, uno a sinistra e uno a destra.
Le carte sono poste a faccia in su, cosicché ogni giocatore abbia chiaro cosa può prendere a sinistra o a destra.
In effetti nel proprio turno il giocatore deve scegliere che carta prendere. A dire il vero ha anche la possibilità di pescare dal centro del tavolo da un mazzo coperto.
In realtà se avete il segnalino Gatto potete sbirciare anche questa terza possibilità, ma non scendiamo nei dettagli.

Per costruire le Meraviglie non importa il tipo di risorse, ma solo il numero e la varietà richiesta. Questa immagine mostra come pagare per costruire l’ultimo stadio (4 risorse diverse) (credits: BGG, utente ddkhan)

Le carte

Nelle carte si trovano all’incirca le stesse proposte che avevamo in 7 Wonders, anche nell’abbinamento colore-significato.
Trovate infatti le carte blu che danno “punti secchi” e le risorse.
Come dicevamo, ogni stadio delle Meraviglie richiede un certo numero di risorse o uguali o diverse da loro.
Non c’è una richiesta in termini di tipo di risorsa, come accadeva nei “Wonders precedenti”.

Le battaglie

Sebbene 7 Wonders Architects si concentri sulla costruzione della Meraviglia assegnata, c’è anche qui una componente militare.
Bauza non rinuncia insomma alla principale, se non unica, meccanica che mette interazione nel gioco.
Coglie anche l’occasione per rivedere l’ingrediente “battaglia”.
Al centro del tavolo ci sono dei token, tipo quelli della Scienza di 7 Wonders Duel, fronte-retro.
Partono tutti sul lato Colomba.
Le carte rosso hanno degli scudi, non diversamente dalle altre versioni. Rappresentano la capacità militare del giocatore.
Se la carta scelta ha anche uno o più corni da battaglia, un equivalente numero di Colombe cambia verso e si trova nel lato Guerra.
Se non ci sono più Colombe visibili, si fanno i confronti militari come si faceva in 7 Wonders, confrontandosi con l’avversario a destra e sinistra.
Fatto questo confronto le carte Militari con i corni si scartano.

Un setup di studio. Al centro si nota il materiale comune (credits: BBG, utente ddkhan)

Facciamo qualche paragone

Ancora più semplice del gioco precedente

7 Wonders è secondo noi un introduttivo.
Nel senso che se giocate a Monopoly o Risiko, questo gioco di Bauza vi fa fare il salto di qualità e vi apre le porte a nuove meccaniche.
Non è in effetti complesso ed è arrichibile con diverse espansioni.
7 Wonders Architect è secondo noi uno scalino ancora più in basso in termini di difficoltà.
Le Meraviglie si costruiscono senza una richiesta specifica di risorse, ma solo in numero e varietà.
Il sistema Scienza è stato clonato da 7 Wonders Duel. Avere un tot numero di carte fa accedere alla riserva dei dischetti che danno abilità speciali.

Setup agile

Durante la diretta è stata sottolineato come il setup sia più agevole rispetto agli altri titoli.
Probabilmente è vero rispetto a 7 Wonders Duel, dove la costruzione delle piramidi di carte richiede una certa dimestichezza.
7 Wonders “standard” non è così macchinoso, se non fosse nella Terza Era.

Velocità di gioco e scalabilità

Una delle novità di 7 Wonders, se si proviene da giochi old style, è che i turni si svolgono in contemporanea.
Questo gioco correva così veloce qualsiasi fosse il numero di giocatori al tavolo.
Strepitoso. Bauza ripropone anche il gioco in simultanea in Draftosaurus.
Con 7 Wonders Architects si torna al tradizionale metodo “un giocatore alla volta”.
E’ talmente immediato che c’è poco da pensare… ma anche no.
Giocatori competitivi potrebbero calcolare per ogni carta i punti che comportano o se è il momento di completare la Meraviglia per chiudere la partita.
Non sappiamo dirvi, considerando questo aspetto, come giri in sette giocatori.
Stesso dubbio per la giocabilità in due giocatori.
Le ragazze di Asmodee accennavano a un diverso metodo di battaglie, dal momento che in due giocatori non si ha sia un avversario a destra che a sinistra.
Attendiamo Bauza al varco. La versione di 7 Wonders per due due giocatori era terribile, come se l’editore gli avesse puntato la pistola alla tempia per inserirla.

I Gettoni Scienza, o Tecnologia se preferite, concedono dei bonus durante il gioco o hanno effetto a fine partita

In conclusione

Abbiamo saputo che 7 Wonders Architects sarà pubblicato solo di recente.
7 Wonders, come per molti giocatori, è stato uno dei primi giochi che ora si definiscono moderni.
Perciò eravamo curiosi di questo nuovo lavoro di Bauza e non ci siamo certo persi la diretta di Asmodee, sebbene non sia da noi.
7 Wonders Architects ha dei materiali eccellenti, almeno da quello che si può vedere a video.
Le Meraviglie sono molto curate e anche l’organizzazione in blister potrebbe essere efficace.
Il gioco è effettivamente più semplice sia di 7 Wonders che 7 Wonders Duel.
Ad ogni turno si hanno solo 3 carte da scegliere, di cui una da pescare al buio, se si vuole.
Il gioco non permette accumuli di carte: se avete sul tavolo le risorse necessarie per costruire uno stadio Meraviglia, si fa e zitti.
Nessun tatticismo in questo senso.
Se vogliamo, 7 Wonders Architect è anche più attinente al titolo del gioco.
Le Meraviglie negli altri giochi avevano un ruolo marginale, almeno in termini di ambientazione.
Erano giochi di civilizzazione, seppure abbastanza semplici rispetto a quelli che il panorama offre.

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Se avete intenzione di giocare in 2 giocatori, allora andate su 7 Wonders Duel.
Il gioco in realtà è diverso da suo padre 7 Wonders, ma è esattamente studiato per solo due giocatori ed è probabilmente uno dei migliori giochi per questo numero di persone al tavolo.
Sempre che 7 Wonders Architects non lo batta.

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