Exit – La Tomba del Faraone: uscire dalla piramide

E’ un periodo, iniziato con Senet e passando per la recente scoperta a Saqqara, che ci stiamo avvicinando all’Egitto.
Sicuramente è una delle passioni di molti membri della Redazione.
Ne avevamo già parlato con Pharaon e Tekhenu, ma oggi siamo alle prese con la Tomba del Faraone.


Tempo di lettura 6 minuti

Non è la prima copia della serie Exit di cui parliamo. Qualche mese fa parlammo de La Baita Abbandonata.
Oggi, invece, lo scopo del gioco è quello di abbandonare La Tomba del Faraone.
Come al solito, per accade sempre per questo tipo di giochi, tocca fare un minimo di attenzione per evitare di rovinare la sorpresa (spoiler).
Il gioco infatti è giocabile una volta sola, come tutte le escape room.
Alle conclusioni vediamo che cosa siamo riusciti a fare.

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EXIT – La Tomba del Faraone
di Inka e Markus Brand
Giochi Uniti

Da 1 a 6 giocatori. Età 12+

Durata: 1 ora, ma anche 2
Costo: 14 eur circa


Lo stesso materiale delle altre EXIT

Ad oggi abbiamo giocato diverse EXIT, ovvero la linea di escape room di Giochi Uniti.
Il materiale all’interna è all’incirca sempre il solito.
Una scatola delle dimensioni di un libro A5 contiene un sacco di carte.
Le carte Enigma, rosse, riportano sul dorso le lettere dell’alfabeto e forniscono il materiale per gli enigmi.
La Tomba del Faraone contiene 10 enigmi. Se siete bloccati, per ogni enigma ci sono 3 carte Suggerimento.
La terza di ogni enigma semplicemente svela la soluzione.
Ci sono poi le Carte Soluzione, che permettono di verificare se la nostra soluzione dell’enigma è giusta oppure no e indica quali carte Enigma prendere dal mazzo.

Il dischetto decoder

Avevamo già visto come fosse l’elemento che contraddistingue la serie EXIT.
Saremmo più brevi nella sua spiegazione, ma nel caso de La Baita Abbondonata trovate un sacco di dettagli.
Sono 4 dischi concentrici, liberi di ruotare su un perno centrale in plastica.
Sul bordo di ciascuno ruota sono riportati 10 simboli della mitologia egizia.
La tipica sfinge, scarabeo e cose del genere.
Il quarto disco, quello esterno, ha dei simboli come ■ e ▼. Sono gli stessi che trovate nelle carte Suggerimento ed ognuno identifica un enigma.

Il decoder usato in La Tomba del Faraone. Si scelgono 3 simboli per il simbolo dell'enigma in questione e si pesca l carta Soluzione indicata. Tranquilli, è impostato casualmente

Il decoder usato in La Tomba del Faraone. Si scelgono 3 simboli per il simbolo dell’enigma in questione e si pesca l carta Soluzione indicata. Tranquilli, è impostato casualmente

Un escape room aperta

Nella confezione è riportato un Libretto, oltre al regolamento.
Sono gli Appunti del dr. Ford, con un estratto del suo diario nella seconda di copertina.
Sul tavolo si dispongono i mazzetti di carte Suggerimento, divisi per enigma e i mazzi Enigma e Soluzione.
Non si distribuisce niente.
“Studiando” il libretto si capisce qual è il primo filo da tirare per dipanare la matassa.

Uno schema semplice di risoluzione

La serie EXIT non sfrutta l’ausilio di app oppure chissà quale artificio.
La meccanica è molto semplice.
Le carte Enigma, come si diceva, propongono l’enigma e tramite un simbolo indicano quale dei 10 engimi stiamo risolvendo.
Questo ci permette di interrogare il corretto mazzettino dei Suggerimenti.
Di rifà o di raffa, dovremmo ricavare tre simboli egizi presenti sul decoder e allinearli nell’ordine corretto sotto il simbolo dell’enigma che stiamo risolvendo.
Il disco più interno del decoder ha un occhiello che lascia vedere un numero.

Carte Enigma, che offrono il materiale per gli enigmi, e le carte Soluzione alle quali punta il decoder

Carte Enigma, che offrono il materiale per gli enigmi, e le carte Soluzione alle quali punta il decoder

Diversi controlli per evitare soluzioni a caso

Il problema delle escape room, ma anche degli investigativi, è che i giocatori arrivino alla soluzione per fortuna o per tentativi.
Quando esce il numero dal decoder, si pesca la corrispondente carta Soluzione dal mazzo.
Se è completamente sbagliata, ce lo dirà, altrimenti ci chiederà su che immagine abbiamo visto il simbolo dell’enigma che stiamo risolvendo.
In base a quest’indicazione il mazzo ci guida ad un’altra carta che ci indica un altro enigma.

Le carte Suggerimento divise e pronte al gioco

Le carte Suggerimento divise e pronte al gioco

Enigmi non strettamente consecutivi

Come già visto in altre escape room, ad esempio le Unlock, ci piace l’idea che il materiale a disposizione non sia necessariamente da usare nell’enigma in corso.
In questo modo i giocatori dovranno selezionare fra tutto il materiale sul tavolo quello che serve immediatamente.
Il resto delle carte, invece, può essere utile in un enigma successivo.
Questo accadde egregiamente nella Tomba del Faraone, dove oltre alle carte ci sono anche 2 Elementi Misteriosi.
Infine, gli autori hanno nascosti colpi di scena qua e là che spezzano la routine.

La carte Suggerimento, diciamo, zero. Se non avete capito questo, inutile andare avanti

La carte Suggerimento, diciamo, zero. Se non avete capito questo, inutile andare avanti

Un confronto con la Baita Abbandonata

Abbiamo visto che le meccaniche di base sono le stesse. Se il titolo giocato in precedenza aveva un decoder per lo più basato sui colori, la Tomba del Faraone sfrutta simboli egizi.
Gli enigmi proposti son all’incirca dello stesso tipo, con 5 pallini sia per i fan delle escape room che per i fan degli enigmi.
C’è da dire che fra i 10 enigmi ce ne sono di più o meno validi, in termini di qualità.
E’ una cosa che accade sempre comunque.

Un suggerimento

Le carte Suggerimento sono 31. Sono 3 per ogni Enigma e una che fornisce un suggerimento “generale”.
In realtà fornisce una chiave di lettura che dopo 2 minuti intuirete, ma che se non deducete non vi permette di andare avanti.
E’ opportuno non dire di più.

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In conclusione

La Tomba del Faraone è la seconda confezione di EXIT, de la Giochi Uniti, che vi proponiamo.
Gli autori sono i Brand, che già abbiamo conosciuto per La Boca – Tu come la vedi?
Il pregio di questa serie è che non necessità chissà quali stratagemmi ludici per stupire.
Tutto è nella scatola e non serve altro.
Tutto cartaceo insomma, con qualche colpetto di scena che gli autori nascondo qua e là.

Il tempo che ci abbiamo messo a risolvere la scatola. Non c’è da esserne orgogliosi…

Un gioco che non si autodistrugge

Una delle caratteristiche delle escape room della serie Exit è che si rovinano.
Nel senso che la risoluzione degli enigmi può richiedere l’uso di forbici e del “maltrattamento” del materiale.
Questo rende complesso vendere o regalare la scatola.
A rigore, con un po’ di attenzione, la Tomba del Faraone si può giocare evitando di maciullarne il contenuto.
Per i più manfani, coperto dal tag spoiler, riportiamo cosa farsi fotocopiare da qualcuno che non partecipa alla sessione.

Materiale da fotocopiare

Prendete il Libretto:

  • fotocopiate fronte e retro pagina 2-3, in un unico foglio
  • fate un librettino di pagina 7-8-9. L’importante è che pagina 7 sia pinzata con pagina 9
  • fotocopiate pagina 11

Dovreste trovare un modo per ricostruire l’inserto blu in cartoncino della scatola. Deve essere blu anche la copia.
Le fotocopie del libretto possono essere in bianco e nero.
Siamo stati “larghi” comunque con queste indicazioni

Amanti delle escape room

La Tomba del Faraone, riepilogando, è una escape room. Come tutti i giochi di questo tipo che abbiamo visto, sono cooperativi.
Sono quindi giocabili, se vogliamo, a prescindere dal numero di giocatori al tavolo.
Noi lo abbiamo giocato in 2, che poi è il numero di partecipanti consigliato da BGG.
In effetti il tipo di enigmi e il materiale della scatola sono “comodi” per essere maneggiati da due giocatori.
In solitario si perde un po’ il confronto, mentre in un numero maggiore qualcuno potrebbe rimanere con le mani in mano.

Se volete acquistare questo gioco, vi consigliamo di rivolgervi a Get Your Fun.
Arrivarci attraverso questo link a te non costa nulla, anzi, ed inoltre aiuterai a sostenere Volpe Giocosa.

Get Your Fun ha diversi titoli della linea EXIT nel suo catalogo, che viene frequentemente aggiornato.
Che ci sia anche l’escape room per voi?

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