La Boca – Tu come la Vedi?: questione di prospettiva


La Boca – Tu come la vedi? ci porta a Buenos Aires grazie anche a CreativaMente.


In realtà siamo di fronte a un gioco estremamente astratto che abbiamo voluto provare per le nostre #volpinegiocose.
Questo titolo, di Inka e Markus Brand. ha qualche anno e uscì per Kosmos. CreativaMente ne ha intuito lo spessore e ha portato una nuova versione in Italia.
Rispetto alla versione tedesca, l’azienda italiana ha rivisitato l’aspetto estetico e ha limato le regole.
Un po’ complesso da spiegare, molto più semplice da mettere in campo. Fatelo insieme a noi, altrimenti, mettevi in ordine alle conclusioni.

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La Boca – Tu come la vedi?
CreativaMente

Da 2 a 6 giocatori, ma anche più. Età 8+

Durata:
Prezzo: circa 25 eur


 Contenuti che sorprendono

Cura degli elementi ed etica di produzione

Parlando con il CEO d CreativaMente siamo venuti a conoscenza della loro politica aziendale. Produzione in Italia, sul territorio, preferenza per materiali eco-sostenibili (poca plastica) e giochi stimolanti.
La Boca non è da meno. La scatola contiene 11 blocchetti di legno, di colore diverso e forma diversa. Sono parallelepipedi e cubi, alcuni “curvi” tipo pezzi del Tetris.
Ricordano un po’ le costruzioni, non quelle a incastro, ma proprio quelle della prima infanzia.
A corredo troviamo anche un mazzetto di 55 carte obiettivo, che riportano 4 obiettivi ciascuna, da usare 2 a 2.
Rispetto alla versione tedesca, non sono presenti monete e timer. Del resto tutti i cellulari adesso hanno questa funzionalità e un foglietto è sufficiente per segnare i punteggi.
Ok…ok…con calma vi spieghiamo tutto.

La plancia non plancia

Non c’è una plancia di gioco. La scatola stessa ha un inserto di cartone sagomato per contenere gli elementi a “riposo”.
Ma non finisce qui. Al centro della sagoma in cartone c’è anche il campo di gioco: un tabellone 4×4.
E qui che si confronteranno i giocatori.

Il retro della scatola

Il retro della scatola

La matematica è solo fatta di numeri?

No. La matematica, in senso più ampio, è qualcosa che abbraccia molti argomenti.
Se a scuola si insegnasse questo principio, probabilmente gli studenti la odierebbero meno. Tutto parte dagli insegnanti, per cui La Boca potrebbe essere un strumento valido. Vi consigliamo questo link.

Sistema di punteggio variabile

Chiusa la parentesi, La Boca è un gioco da 2 a 6 giocatori, che propone una modalità di gioco diversa a seconda del numero di partecipanti. E’ questo solo un espediente, perché la vera caratteristica del gioco è di permettere il confronto con se stessi.
In 2 giocatori si offre come un solitario, in 3 propone una sorta di torneo mentre in 4 o 6 partecipanti è una sfida a squadre. Ciascun round comunque si svolge sempre fra due giocatori.
Rimane infatti un gioco cooperativo, vediamo perché.

Altezza per affrontare meglio il gioco

Altezza migliore per affrontare  il gioco

Questione di prospettiva

Come dicevamo è un gioco collaborativo che testa la capacità di coordinazione di due giocatori.
Mettete la scatola sopra il suo coperchio in mezzo ai 2 partecipanti, che devono stare uno di fronte all’altro.
Una carta obiettivo è “impiantata” al centro della scatola, in un inserto laterale. Essendo queste, fronte-retro, ciascun giocatore vedrà il suo proprio obiettivo, differente da quello del compagno.
Ma che cosa bisogna fare?
Ogni giocatore vede un’immagine, ovviamente bidimensionale.
La figura rappresentata è l’esatta vista che dovrà avere quel giocatore quando avrà disposto tutti i pezzi sul tabellone 4×4. L’uguaglianza deve essere ottenuta sia per forme che per colori.
Attenzione, parliamo di vista.
Come se il “costruttore” dovesse fare una fotografia o, per quelli che hanno fatto un po’ di disegno tecnico, la proiezione ortogonale della costruzione sul tabellone.
Significa che due elementi che siano affiancati, o sfalsati, con uno più distante e l’altro più vicino, proporranno comunque la stessa vista.
Ora avrete capito perché è più comodo che i giocatori non vedano dall’alto il tabellone, ma siano quanto più possibile alla stessa altezza della costruzione.

I blocchetti alla base del gioco

I blocchetti alla base del gioco

Coordinamento, ecco la parola chiave

Il problema nasce dal fatto che i giocatori hanno obiettivi diversi, ovvero viste differenti da ottenere. Da qui si capisce il perché di “Come la vedi?”.
L’autore si è curato di garantire che i 2 obiettivi siano realizzabili contemporaneamente, ma comunque diventa una gara per capire come nascondere alcuni elementi e como mostrare altri.
Si aggiunga poi il fatto che il gioco non permette ci siano “ponti”, ovvero spazi vuoti sotto le costruzioni.
Infine, tutti gli elementi previsti per quella fascia di gioco, facile o difficile, devono essere impiegati. In genere, quindi, è buona prassi imboscare gli elementi superflui al centro del tabellone.

Tutto s'incastra alla perfezione

Tutto s’incastra alla perfezione

Materiale scaricabile

Ci siamo dilungati un po’ nelle spiegazioni, perché il gioco è davvero particolare e meritava di essere spiegato. Tuttavia l’editore mette a disposizione il download del regolamento dal suo sito. Probabilmente vi darà una visione più chiara.

La foto riporta il fronte e il retro della stessa carta. Un giocatore vedrà la parte superiore a sinistra, l'altro quella a destra (la composizione in basso se si capovolge).

La foto riporta il fronte e il retro della stessa carta. Un giocatore vedrà la parte superiore a sinistra, l’altro quella a destra (la composizione in basso, invece, se si capovolge).

In conclusione

La Boca – Tu come la vedi? è un gioco di CreativaMente focalizzato sull’intelligenza spaziale. L’ideazione non deve essere stata banale, ma il risultato è un gioco creativo ed originale.
Tutto si basa nel posizionare blocchetti di legno su una plancia per ottenere le viste riportate dalla carta obiettivo corrente. Esistono diversi sistemi di gioco, in base al numero di giocatori. Sono un po’ un pretesto per incoraggiare e stimolare le #volpinegiocose, mentre gli adulti apprezzeranno l’intrinseca sfida con loro stessi.
E’ un gioco da non sottovalutare, perché organizzare gli spazi non sarà banale.

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