Boss Monster – L’alba dei Miniboss: dalle sale giochi nelle nostre case

Qualche settimana fa vi avevamo indicato come Fever Games abbia localizzato in Italia Il Bunker dei Cattivi.
E’ questa un’espansione per Boss Monster, una serie dove siamo un po’ indietro.
Prima di parlare dell’espansione, può essere quindi opportuno fare un passo indietro.


Tempo di lettura 7 minuti

Partiamo dunque per questo viaggio.
Come vedremo si tratta di un viaggio nel tempo, che vira verso l’infanzia di molti di voi.
Munitevi di un sacchetto di monetine e ci vediamo alle conclusioni per il Boss finale.


Boss Monster – L’alba dei Miniboss
di Johnny Chris e Christopher O’Neal
Fever Games

Da 2 a 4 giocatori. Età 13+

Durata: 30 minuti
Costo: circa 20 eur


La durata proposta è quella indicata sulla confezione. Più veritiera la forchetta indicata da BGG sui 20-45 minuti.
Il gioco risulta infatti più lento nelle prime partite e molto più fluido presa dimestichezza con le fasi di gioco.
L’età di 13 anni ci sembra eccessiva, come spesso accade per i giochi da tavolo.
Il gioco non è né scabroso né violento. Anche qui l’eta minima di 10 anni indicata dalla community di BGG ci sembra più appropriata.

Un gioco di carte con pochi bit

Boss Monster – L’alba dei Miniboss si presenta con una confezione del formato di un libro: 21 x 14 cm
All’interno un divisorio in cartoncino crea l’alloggio per tre mazzi di carte.
Il numero di carte è stato aumentato dalla versione precedente di ben 166 unità.
Le dimensioni sono standard, per cui Internet consiglia le dimensioni 63x88mm.
Viene fornita anche una fustella di monetine in cartone. Non c’è lo ziplock: lo dovete procurare.

Una grafica volutamente retro

Nel prossimo paragrafo faremo un po’ di amarcord.
Quello che qua vogliamo dire è che l’intero gioco ha una grafica pixellosa come i vecchi videogame da bar.
Già le figure sulla scatola hanno questo richiamo, dove sul retro sono anche raffigurati riquadri stondati, come i monitor dell’epoca.
L’ambientazione è fantasy. Gli eroi del gioco sono i classici guerrieri, chierici e maghi alla D&D per intenderci.
Tuttavia il gioco non si prende sul serio.
Le Stanze, le Trappole e i Mostri sono volutamente comici o tragicomici, talvolta.

Le monetine permettono di assoldare Miniboss e farli evolvere. Ci sono altre abilità che richiedono un contributo economico

L’angolo amarcord

Nei primi anni 90 laddove ci sono slot machine e videopoker, i bar tenevano grossi cabinati dove si poteva giocare fino a due giocatori.
Inghiottendo monetine garantivano crediti ai giocatori per lanciarsi in avventure per lo più bidimensionali con schermo a scorrimento.
La grafica farebbe oggi sorridere, anche in confronto agli smartphone.
Esistevano anche sale giochi. Queste erano già in declino verso la fine degli Anni 90, quanto ormai molti ragazzi avevano una Playstation.
Per un po’ hanno tenuto botta come centri aggregativi e con giochi più elaborati, magari touchscreen.

Ad ogni turno vengono svelati un certo numero di Eroi in base al numero di giocatori. Quelli oro sono più tosti, ma forniscono anche più Anime (guardate il dorso della carta). Nell’angolo destro della vostra fila di carte è indicato il bottino, ovvero che tipo di Eroe contribuisce ad attirare. L’Eroe andrà quindi nel dungeon che predilige e affronterà le inside da sinistra verso destra. Se muore nell’intento buon per voi, altrimenti potreste rischiare di venire eliminati

Un effetto nostalgia

E ‘chiaro che Boss Monster un po’ si possa avvantaggiare grazie a questo effetto nostalgia.
Soprattutto su un pubblico che il nostro amico Boardgame Physicist chiama “giovani adulti”.
Sfogliando le carte di Boss Monster sono chiare le allusioni, ad esempio a Wonder Boy in Monster Land o Ghosts ‘n Goblins, per citare due pietre miliari.
Se volete possiamo aggiungere anche Golden Axe.
La struttura del regolamento di Boss Monster si ispira a queste saghe.

Sia le Trappole che le Stanze esistono nella versione base e in quella avanzata. Quella avanzata necessita di essere costruita su una versione analoga base

Come si gioca

Nei videogiochi che abbiamo citato eravamo sempre l’eroe di turno che doveva affrontare diversi livelli (o muri), prima di arrivare al mostro finale. Il Boss, appunto.
Qui invece siete voi il mostro.
E infatti la prima carta dal Mazzo Boss che pescate e ponete sull’estrema destra della fila che comporrete.
Alla sua sinistra andranno posizionate le Stanze, che includono anche le Trappole.
Si va quindi a comporre il dungeon. E’ una parola ormai comune, ma se per voi non lo fosse, vedetelo come il percorso che va dall’entrata della tana del mostro fino al suo cospetto.
In ogni turno si procede in questa costruzione.
Questa edizione permette anche di aggiungere i miniboss nelle stanze. Sono quei mostri che i contravate alla fine di ciascun livello.

Il tono di Boss Monster è scanzonato. L’ufficio del personale è stupendo

Invitare gli eroi a sfidarvi

In Boss Monster si fa uso abbondante di testo, così da sconsigliarvi di prendere una versione non in italiano.
Infatti ogni carta ha delle indicazioni, delle abilità speciali, che si attivano a seconda dei casi.
Lo stesso vale per gli Eroi, che escono dal mazzo dedicato, e che affrontano i dungeon dei giocatori.
In base alla carte calate, il dungeon che avrete costruito sarà più consono per un certo tipo di avevnturiero.
Questi procederà da sinistra verso destra nella vostra fila.
Per ogni Stanza attiverà degli effetti e, generalmente, subirà delle ferite.
Se l’eroe percorre tutto il dungeon e arriva al Boss finale sopravvivendo, ahia.
Il vostro mostro rimane ferito. Se invece lo seccate, ne catturate l’Anima e la mettete da parte.
Scopo del gioco è essere i primi a raccogliere 10 Anime.
Inutile dare altri dettagli: Fever Games mette a disposizione il regolamento.

I Miniboss potenziano una stanza e possono aumentare di livello: ce ne sono 3

Un gioco difficile da inquadrare, o, se volete, flessibile

E’ difficile dire cosa sia Boss Monster. Almeno noi abbiamo fatto difficoltà.
Lo abbiamo preso come un party game o un filler. Uno di quei giochi leggeri insieme da giocare per riempire il tempo, anche con giocatori non provetti.
In effetti presa confidenza con la turnazione, grazie anche alla Guida Rapida, non c’è molto da capire.
Il gioco è pieno di eccezioni se volete. Infatti ogni carta ha effetti diversi, ma sono ben riportati nel corpo del testo.
Non c’è nessuna ambiguità.
Essendo un gioco di carte dove si pesca casualmente dal mazzo, a partire dal vostro Boss, c’è un po’ di aleatorietà.
Tuttavia non abbiamo trovato carte che fanno vincere la partita.
L’elevato numero di carte, anche grazie agli effetti diversi, è invece utile alla longevità del gioco stesso.
Se il vostro Boss subisce troppe ferite siete eliminati dal gioco.
L’eliminazione è vista come una meccanica antiquata. Qua potrebbe starci, però.

Un gioco estremamente modulabile

Boss Monster – L’alba dei Miniboss è speso indicato come Boss Monster 3.
E’ il terzo set base per giocare a Boss Monster e quello attualmente in commercio.
Il fidato BGG, almeno per questo, conta 32 parti includibili nel gioco (incluse anche le promo).
L’espansione che presto vi andremmo a proporre è il Bunker dei Cattivi.

In conclusione

Boss Monster è uno dei primi giochi che Volpe Giocosa incontrò quando uscì dalla tana.
Lo trovammo in ludopub e a diverse aste.
Ci giocammo in qualche occasione, ma non avevamo una copia nella nostra libreria.
Ora possiamo dire che ci troviamo di fronte a un divertente filler o party game, che ci riporta all’epoca delle sale giochi.
Chiaramente a qualcuno farà scendere qualche lacrimuccia.
Niente paura: andrà via non appena visto il tono che Boss Monster usa per proporre la sua ambientazione.
Ci sono una ventina di pagine di regolamento da leggersi.
In realtà è dovuto allo scrupolo dell’autore affinché sia chiara l’anatomia della singola carta e diverse pagine sono solo di glossario.
Consigliamo di leggerle, maè anche vero che chi ha dimestichezza coi giochi da tavolo troverà nella Guida Rapida tutto quello che serve.

Amanti di party game e nostalgici Anni 80/90

Boss Monster sicuramente piacerà a chi ha dilapidato paghette in sala giochi, per le ragioni che vi abbiamo presentato.
Allo stesso tempo, escludendo questo aspetto, è un gioco che può piacere a chi cerca qualcosa di scanzonato.
L’elevato numero di carte, immane se si includono le espansioni, garantisce lunga longevità e colpi di scena.
In due giocatori c’è il rischio si crei una coda di Eroi che non sanno in che dungeon andare.
In 3 o 4 nessun problema.

Bonus track

Potete giocare direttamente in questa pagina (clicca Play Now Blu)!

Come mi abbiamo detto, verso la fine degli Anni 90 e inizio Duemila c’è stato un declino delle sale giochi e bowling.
Oppure noi di Volpe Giocosa siamo semplicemente invecchiati: ce lo direte voi.
Secondo noi in parte è anche dovuto alla diffusione di console e pc.
Ricordiamo ad esempio il progetto MAME. In unico CD-ROM, all’epoca, appena introdotti masterizzatori potevano inserire più giochi di quanti ne contesse una sala giochi.
Se siete interessati c’è la pagina ufficiale del progetto, ma c’è anche la possibilità di giocare direttamente online.

Se volete acquistare questo gioco, vi consigliamo di rivolgervi a Get Your Fun.
Arrivarci attraverso questo link a te non costa nulla, anzi, ed inoltre aiuterai a sostenere Volpe Giocosa.

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