Space Race: lo Spazio ai giorni nostri

Ebbene sì, cari affezionati di Volpe Giocosa, un altro titolo di spazio. Lo sapete che ne siamo ghiotti.
Allora eccoci qui a presentare Space Race, grazie a boardcubator.com che ha messo a disposizione una copia di questo gioco di carte.

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Space Race
boardcubator

Da 1 a 4 giocatori. Età 13+

Durata di una partita: 30-60 minuti
Prezzo: N/D


La scatola: quello che ci vuole

Appena aperta la scatola si nota subito l’inserto in foam (schiuma), che permette di posizionare le carte in modo corretto e ordinato, in una scatola di dimensioni giuste.
Ci viene da domandare perché non la mettano anche gli editori di altri giochi.
Ah la scatola…in Space Race già quella è un’opera d’arte.
Troneggia Kennedy nel suo discorso per la Conquista della Luna, ma allo stesso tempo un cosmonauta sovietico campeggia sullo sfondo, in compagnia di un vettore russo.
Non era lo spazio ai giorni nostri? Un po’ di pazienza e troverete anche Elon Musk, il patron di Space-X.
Il razzetto in legno all’interno…beh quello è fenomenale.

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Le carte: grafica e richiami di pregio

Le carte non sono da meno della scatola.
Lo stile delle immagini, a metà fra il fumettistico e la pop art, non può che piacevolmente colpire.
Se poi siete degli appassionati del tema spazio, i riferimenti non possono che appassionarvi.
Ce n’è per tutti i gusti, dalla classica conquista della Luna, alle colonie su Marte, passando per il programma Voyager.
Anche gli “attori” sono quelli che realmente hanno calcato, e calcano, la storia dell’epopea spaziale.
C’è un classico Neil Armstrong, ma trovate anche Richard Branson.
E poi l’Hubble, lo Shuttle e lo Sputnik…non resterete digiuni.

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Il gioco? Si smazza rapido

Ogni giocatore sceglie un agenzia spaziale: Roscosmos, NASA, ESA oppure gli investitori privati, che ormai sono una realtà sempre più presente nel panorama spaziale.
Si porta a casa anche un set di carte che riassumono il gioco e ne spiegano i simboli, rendendolo praticamente indipendente dalla lingua, tranne per poche frasi e i nomi delle carte.
Lo scopo di ogni giocatore, ça va sans dir, è di far primeggiare la propria Agenzia.
Ci sono diversi modi per farlo: scegliete le tecnologie giuste, i programmi più redditizi e affidatevi a persone in gamba.
Vedrete anche un po’ di propaganda non guasterà.
Ogni carta alla fine vi farà guadagnare punteggio e, attraverso reazione a catena, chiamerà altre carte. Se siete abili porterete a casa dei Breakthroughs (innovazioni): sarete voi i primi a trovare traccia aliena o a colonizzare permanentemente la Luna?
Avete 7 turni per capirlo (le 7 decadi), ciascuno dei quali sceglierete quale è la tattica migliore, se puntare sulla Tecnologia o sulla Propaganda ad esempio.

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E non finisce qui: Interkosmos

Il gioco è completo e rodato.
Non vi basta? Volete di più? Golosoni! Ecco allora il Kickstarter che fa per voi: Interkosmos.
Con questa espansione potrete aggiungere il quinto giocatore, l’Agenzia Cinese.
Anche le carte che popolano l’Universo aumentano, con la tecnologia cinese, ma anche europea, come l’Ariane 5 (peccato manchi il VEGA). Non mancano nuovi investitori, come il finanziatore di Blue Origin.
Il gioco introduce anche meccaniche nuove, come gli scenari.
Noi abbiamo provato The Dawn of an Era, dove le carte sono date in modo da ripercorrere la sfida fra Korolev e la NASA.
Questa trovata aumenta sensibilmente l’ambientazione del gioco.
Anche gli Achievement (obiettivi da realizzare) introducono nuove meccaniche, dove le agenzie si sfidano per ottenere gli stessi traguardi.

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In conclusione

E’ difficile trovare un gioco di carte così leggero e ambientato.
Space Race sicuramente è un gioco già a tutto tondo, ma l’espansione Interkosmos è davvero la ciliegina sulla torta che permette di aprire il gioco su nuovi orizzonti, come ad esempio gli scenari.
Se siete appassionati di spazio, ma anche semplicemente di un gioco di carte divertente, vi consigliamo l’acquisto.
E, ripetiamo, Interkosmos sembra cesellarlo per bene.
E ve lo diciamo noi, che non siamo fan di espansioni.

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