Ponzi Scheme: un’occasione per spiegare le basi della truffa

Oggi parliamo di Ponzi Scheme, un gioco introvabile, almeno per noi. E’ stato pubblicato 5 anni fa e su BGG vanta un certo seguito.
E’ per noi l’occasione per arricchire la nostra rubrica Wiki Fox, dove sono proposti link e crossover fra i giochi da tavolo e altre questioni (es: storia, matematica, attualità).
Ponzi Scheme, provate a indovinare, ci porterà nel mondo di una delle truffe più popolari del panorama finanziario.

Tempo di lettura 10 minuti

Sappiamo che oggi giorno il progresso corre veloce. Anche le truffe sfruttano questa tendenza e ogni giorno ne nasce una nuova.
Basterà controllare il vostro account di posta per rimanere aggiornati e ricevere una richiesta di aiuto dalla Nigeria.
Eppure, nonostante tutto, lo schema Ponzi. su cui si basa per l’appunto Ponzi Scheme, resiste agli attacchi del tempo.
Comunque non vi preoccupate, oltre all’inevitabile pippone parleremo anche del gioco in sé per sé.
In particolare gli aspetti legati al gioco sono trattati a metà dell’articolo con alcune considerazioni alle conclusioni.

Per chi va di fretta
  • Il gioco si ispira alla truffa dello Schema Ponzi
  • Si prendono delle carte Investimento e si pagano periodicamente le cedole
  • Il sistema non è sostenibile: un giocatore prima o poi fallirà facendo terminare la partita
  • Richiede un po’ di calcoli per essere apprezzato, come altri giochi di questo genere del resto
  • Ci sono delle meccaniche “fuori tema” ma che aggiungono un plus.

Ponzi Scheme
di Jesse Li
2Tomatoes Games

Da 3 a 5 giocatori. Età 12+

Durata: circa un’ora
Costo: (per lo più introvabile)


Una storia tutta italiana

Lo schema Ponzi non l’ha inventato Charles Ponzi come qualcuno potrebbe pensare.
È comunque un’invenzione italiana.
Il primato infatti è condiviso con l’italiano Zarossi che forse era meno in cattiva fede del caro Charles.
Sicuramente Ponzi è passato alla storia perché ne ha fatto un’opera d’arte. Criminale, ma geniale, con un eccelso uso del suo carisma.
Lo schema Ponzi è una truffa talmente banale che solo qualche allocco ci potrebbe cascare. Giusto 100 anni fa.
Beh, non è vero.
Bernard Madoff, noto finanziere americano, mise in piedi un favoloso schema Ponzi da miliardi di dollari. Lo hanno arrestato pochi anni fa.
Anche quando vi dicono come avere un iPhone a 2€ o vi propongono qualche sistema piramidale, non stanno facendo altro che provare a truffarvi con una derivazione dello schema del noto imbroglione italiano.
Scendere nei dettagli della truffa, basata in sintesi su un “potenziale” commercio di francobolli, ci farebbe perdere in tecnicismi eccessivi per lo scopo.
Un esempio è molto più chiaro.

In effetti l’atteggiamento di Ponzi è molto rassicurante.
(credits: Wikipedia)

Alta finanza a Acchiappa Citrulli

Nel paesino di Acchiappa Citrulli abita il Truffatore.
Il Truffatore convince Alessandra di avere un Progetto fantastico che permette un altissimo rendimento. Servono 100€ per entrare, ma dal mese seguente si ricevono 20€ al mese fintanto che non si disinveste il capitale.
Alessandra si convince e sborsa i 100€.
L’affare in effetti è molto (troppo?) vantaggioso per farselo scappare.
Dopo solo 5 mesi Alessandra avrà ricevuto in cedole (i 20€) un controvalore pari al capitale (100€) investito.
Che non sono persi, perché come detto posso essere richiesti indietro.
Abbiamo detto  che teoricamente Alessandra un giorno potrebbe uscire e riprendersi la sua quota

Un uomo che mantiene le promesse

Alessandra il mese successivo riceve effettivamente i 20€ promessi. Parla del suo investimento al Garden con Biagio e Carlo, che, ingolositi dal facile guadagno, corrono dal Truffatore per investire 100€ a testa.
Il terzo mese il Truffatore consegna ai tre amici 20€ a testa.
Cosa succede il 3° mese? Che Biagio e Carlo fanno conoscere al criminale, perché quello è, 2 loro colleghi a testa: Fabio, Giulia, Heidi e Ilaria.
Biagio e Carlo, come Alessandra, hanno infatti ottenuto le loro cedole e tutto funziona.
Perché non condividere questa dritta con amici e parenti?

Un immagina che rappresneta in modo qualitativo il principio dello Schema Ponzi.
(credits: riskcompliance.it)

Ascesa e tramonto di una truffa

Il Truffatore adesso ha così 7 soci coinvolti nel Progetto.
A ciascuno di loro dovrà corrispondere 20€ nei prossimi mesi.
E vengono regolarmente pagati.
Il 4° mese entrano altri 8 soci, portati dai loro amici. Tralasciamo i nomi, ma vi diciamo c’è anche Sara.
Entrano 800€ quel mese e in totale abbiamo 15 allocchi che si aspettano 20€ al mese.
Il 5° mese tutti ricevano la loro cedola, ma non si trovano altri soci. Acchiappa Citrulli è un paese piccolo.
Lo stesso accade il 6° mese: cedole regolarmente pagate, nessun nuovo socio.
Agli allocchi non importa. Ma perché sono allocchi? Per un semplice motivo. Lo scopriremo quando dal 7° mese non trovano il Truffatore.

In cosa consiste l’affare

La domanda è: come fa il Truffatore a garantire queste rendite? Quale Progetto ha avviato?
Nessuno.
Le cedole di Alessandra sono semplicemente pagate con i soldi investiti da Biagio e Carlo.
Le cedole di questi due ragazzi sono pagate con i 100€ degli allocchi messi in giostra dal terzo mese e così via nei mesi a seguire.
Fintanto entrano soci il Truffatore vede gonfiare il suo portafoglio.
Questo losco figuro tiene i soldi in un cassetto infatti, tolti quelli spesi per le cedole e per divertirsi con donne di facili costumi.
Quando vede che non trova altre vittime, sparisce.

– Cliccare per ingrandire –
In verticale sono riportati i mesi con i flussi di casa: i valori negativi indicano che dei soldi escono per la persona indicata nella riga, viceversa quelli positivi.
E’ stato ipotizzato che ogni nuovo investitore ne porti due nuovi il mese successivo, tranne dal 5° in poi.
L’ultima colonna riassume i guadagni, per investitore e Truffatore quando quest’ultimo scappa.
Esistono anche modelli più complessi, dove ogni nuovo socio deve una percentuale a chi lo ha presentato (che poi sfociano nel multilevel marketing).

 

Un bilancio

Proviamo a fare chiarezza.
Gli investitori non sono altro che creditori che, inconsapevolmente, stanno prestando denaro al Truffatore senza alcuna garanzia.
Estrapolando, si può dire che il sistema del debito pubblico della Prima Repubblica sia per certi versi paragonabile a uno schema Ponzi di Stato.
E sappiamo tutti com’è andata a finire.
Se fate un bilancio (lo facciamo noi per voi), vedrete che quando sparisce il Truffatore solo Alessandra è andata pari, compensando il furto dei 100€ investiti con gli introiti delle finte cedole.
Tutti gli altri, chi più chi meno, ci hanno rimesso.
Il Truffatore ovviamente no. Nonostante i due mesi precedenti alla fuga, dove ha pagato cedole ma non ha trovato nuovi soci, ha messo da parte 680€ senza colpo ferire.
Allora, volete un iPhone a 2€?

Rifacendoci alla tabella precedente, viene riportata la cassa del Truffatore al variare dei mesi.
. E’ chiaro che quando vede che il castello di carte sta crollando, il losco figuro scappi con la cassa.

Tornando al gioco

Ponzi Scheme è gioco per lo più introvabile.
Tra l’altro non è mai stato localizzato in italiano.
Parliamo comunque tuttavia di un gioco indipendente dalla lingua, per cui non vi preoccupate sui questo punto.
Le componenti principali sono le Banconote e le tessere Investimento.
È presente anche un altro tipo di tessere quelle delle Industrie.
Ogni giocatore ha poi un cartoncino esagonale che serve per tenere traccia del tempo. Una specie di segna turni circolare.
Quando la freccia punta ad una o più tessera Investimento, significa che è il momento di pagare le cedole alla banca.
Prima di andare avanti scendiamo un attimo nel setup e nella descrizione a sommi capi di un turno.

Gli Investimenti vengono scelti da una vetrina comune composta da tre file.
Contestualmente si sceglie anche una carta Industria: il numero di carte di quel tipo ci diranno a che fila possiamo accedere.
(credits: BGG, Wizzi Parkrerir)

Il setup e Investimenti a differente rendimento

Durante il setup si dispongono su tre file le carte Investimento iniziali, che saranno di volta in volta sostituite da quelle presenti nel resto del mazzo.
Gli Investimenti in terza fila sono i più redditizi, quelli in prima meno.
Una meccanica che collega le Industrie agli Investimenti fa sì che il giocatore non possa sempre scegliere gli Investimenti più convenienti, ma che debba per lo più “scalare” partendo da quelli in prima fila.

Una carta investimento riporta il valore dei soldi che si aggiungono al proprio patrimonio appena presa.
Sotto è riportato il valore della cedola e ogni quanti turni va corrisposta alla banca.
(credits: BGG, Sergi NS1)

Anatomia di un Investimento

Un Investimento è caratterizzato da 3 caratteristiche.
La prima è l’ammontare di denaro che entra nelle vostre casse, con provenienza dalla banca.
Le altre due informazioni viaggiano in coppia.
Sono l’ammontare della cedola e ogni quanto turni deve essere pagata.
Per ricordarsi la scadenza, la carta Investimento si posiziona nel punto corretto della rondella vista prima.
Viene posizionata cioè nella tacca a tanti turni di distanza da quello in corso come scritto sulla carta.
Attenzione: quando sarà il turno di pagare la cedola, dopo l’esborso, l’Investimento non sarà scartato.
Dopo un esatto ammontare di turni che ha portato al pagamento della prima cedola, l’Investimento chiederà al giocatore un nuovo pagamento.
E’ così per tutta la partita, mentre l’Investimento ha portato denaro fresco al giocatore solo quando è stato selezionato dalla vetrina comune.

La rondella esagonale permette di tenere traccia dei pagamenti da effettuare, in modo da organizzarsi col patrimonio per corrispondere le cedole.
(credits: BGG, Dix de sabre)

Una meccanica aggiuntiva, “fuori tema” se vogliamo

Per completezza riportiamo anche il discorso relativo alle Commercio Clandestino, una sorta di asta.
In questo modo giustifichiamo anche la presenza di una specie di busta all’interno della confezione di Ponzi Scheme.
Dicevamo che le carte Industrie permettono, a farla breve, di accedere più velocemente a Investimenti più redditizi.
Se nel proprio turno prendiamo una carta Industria, ed è la seconda si quel tipo nel nostro portfolio, potremo accedere agli Investimenti di seconda linea.
Con la busta si offre un ammontare di denaro a un giocatore per una sua carta Industria.
Una regola permette a chi ha ricevuto l’offerta di fare una controproposta per diventare lui acquirente, ribaltando i ruoli.
Le somme in gioco sono nascoste a tutti i giocatori, tranne, ovviamente, ai due attori della trattativa.
In Ponzi Scheme c’è una certa riservatezza sulla disponibilità del denaro, ma non sulle carte Investimenti-Industria e le relative cedole e tempistiche associate.

Il termine della partita

Il gioco termina quando, inevitabilmente, un giocatore fallisce, ovvero è insolvente verso il pagamento delle cedole previste per quel turno.
È quindi giunto il momento di calcolare, fra i giocatori non falliti, chi sia il vincitore.
Fanno punti il denaro accumulato e la carte Industria raccolte, secondo delle tabelle che associano quantità a punteggio.

Investimenti e Industria sono pubblici, ma la disponibilità economica è segreta.
(credits: BGG, Sergi NS)

In conclusione

Ponzi Scheme lo abbiamo un po’ giocato, tempo fa, su Tabletop Simulator.
Tra l’altro era pure gratuito finché un aggiornamento non lo ha reso inutilizzabile.
Ci siamo messi sulle tracce di una copia fisica, che sarebbe anche più interessante di un videogame.
Tuttavia, per le ragioni di cui sopra, i prezzi sono da collezionismo.

Attinenza del gioco col sistema Ponzi

Non c’è un vero link fra la truffa del faccendiere italiano e il gioco Ponzi Scheme.
Come scrivevamo nell’approfondimento la truffa di Ponzi e il comportamento di un debitore compulsivo si possono confondere.
È questa seconda sensazione prende il sopravvento in Ponzi Scheme.
In ogni turno infatti si riesce a raccogliere un solo Investimento, magari sempre più proficuo, ma che non sfrutta l’esplosione esponenziale tipica dell’omonimo schema truffaldino.
La meccanica dell’offerta e contro-offerta introduce un qualcosa di più nel gioco, slegato però dall’ambientazione, ma che aggiunge un plus nel portare vivacità al tavolo.

Un po’ calcoloso

Ponzi Scheme è incentrato sulla strategia economica.
Per evitare la bancarotta dovrete sapere in anticipo i pagamenti che dovrete sostenere nei turni successivi.
In questo modo vi potrete regolare sugli Investimenti da fare per far galleggiare la barca.
Dovete insomma tenere istante per istante aggiornato un quadro economico, così come avviene in Alta Tensione.
Su BGG ci sono degli strumenti che vi possono agevolare, ma probabilmente ognuno dovrebbe trovare il metodo per lui più congeniale.
Per il resto, la durata contenuta e la semplicità di base del regolamento possono collocare Ponzi Scheme anche come un gioco per famiglie.
Tre è il numero minimo di giocatori, ma meglio in quattro.
La possibilità di non poter giocare in due, e tantomeno in solitario, non è una pecca del solo Ponzi Scheme ma di tutta la categoria di giochi che sfruttano il “commercio” (ad esempio I Coloni di Catan)

Il sistema della bustarella, se comunque sia in tema in quanto sulla falsa linea dell’illecito, poco ha a che vedere con lo schema Ponzi.
Nel gioco ha però un suo perché.
(credits: BGG, Nicholas Hjelmberg, @nhjelmberg)

Qualche cenno sulle scelte di design

Il gioco poteva soffrire del problema di Monopoli, ovvero che dopo la bancarotta di un giocatore la partita vada avanti con buona pace dell’eliminato (problema dell’eliminazione).
Porre invece come condizione anche un solo fallimento come trigger per la fine della partita evita questa potenziale mina sul design.
Rimanendo nell’ambito del design, segnaliamo una variante all’interno del gioco.

La variante Beni di Lusso

In pratica in Ponzi Scheme c’è la possibilità di spendere i proventi delle truffe nell’acquisto di Beni di Lusso.
Con questa variante solo questi oggetti fanno punteggio
, aumentando anche un po’ la percezione dell’ambientazione.
Il non avere avuto una copia fisica tra le mani non ci permette di sbilanciarci sulla qualità dei materiali, ma possiamo dire che l’uso della rondella segna-turni è una soluzione ergonomica e ben studiata.
Non condanniamo a prescindere l’uso delle banconote come spesso accade. Se quelle del Monopoli sono dozzinali, ci hanno fatto una buona impressione ad esempio quelle di Frutticola e in special modo di Astoria – La Ferrovia degli Animali.
Valuteremo anche queste.

Se volete acquistare questo gioco, vi consigliamo di rivolgervi a Get Your Fun.
Arrivarci attraverso questo link a te non costa nulla, anzi, ed inoltre aiuterai a sostenere Volpe Giocosa.

1 Dicembre 2021

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