Penny Papers Adventures – L’isola del Teschio: carta e penna per cercare tesori

Non ve lo nascondiamo: i roll & write ci piacciono.
Nel 2020 abbiamo scoperto i solitari della serie XX72 che ci hanno tutti divertito.
Natsumemo è stato se vogliamo il primo roll & write multigiocatore di peso leggero, mentre Rome & Roll qualcosa di più complesso.
Il gioco che oggi vi presentiamo, Penny Papers Adventures – L’isola del Teschio, è secondo noi più simile a Le Strade di Inchiostro.


Tempo di lettura 5 minuti

Penny Papers, così qui chiamato per brevità. è un gioco che trovate nel catalogo di Ghenos Games.
E’ una serie, a dire la verità, che ha molte tipologie di avventure.
Con il già citato Le Strade di Inchiostro ha molti punti in comune, come andremo a vedere.
Al momento leviamo l’ancora e attraverso l’articolo dirigiamo alle conclusioni.

Penny Papers Adventures – L’isola del Teschio
di Henri Kermarrec
Ghenos Games

Da 1 a 99 giocatori. Età 8+

Durata: 20 minuti
Costo: 15 eur circa


Il numero massimo di giocatori è tanto per dire.
In Penny Papers i giocatori spendono il loro turno in contemporanea, così che la durata è praticamente indipendente dal loro numero.
Detto questo, il limite è solo la disponibilità di foglietti all’interno della confezione.

Dadi e foglietti, quello che ci si aspetta da un roll & write

Penny Papers si presenta in una scatola rettangolare, delle dimensioni di quelle di Jaipur per intenderci.
Parco il materiale.
All’interno della confezione troviamo tre dadi a sei facce di discrete dimensioni (qualche centimetro).
I numeri vanno da 1 a 5, dove il 6 è stato sostituito da un simbolo speciale.
C’ poi un blocchetto di foglietti fronte e retro.
Il centro del foglietto è riempito da una griglia 9×9, con un’isola al centro.
Sono le caselle che compongono l’isola quelle che andranno riempite sulla base del lancio dei dadi.
Fanno eccezione le caselle con rappresentate le montagne.
A dire il vero un simbolo speciale permette anche di disegnare una barca in mezzo al mare.
Al bordo dei fogli ci sono due tracciati che permettono di tenere aggiornato sia il punteggio sia i Pericoli.
Come dicevamo, un foglio fronte e retro, con due isole diverse su ciascuna facciata.

Il foglietto da 81 caselle è l’anima del gioco

Molto astratto e molto semplice

Per chi si fosse perso la meccanica roll & write, rientrano in questa categoria quei giochi dove si lanciano i dadi e si segna sulla propria scheda qualcosa in funzione del risultato ottenuto.
E’ volutamente una definizione molto vaga, così da abbracciare tutti i giochi della categoria.
I flip & write sono del tutto simile, solo che si usano le carte al posto dei dadi (si veda Welcome to..New Las Vegas).

La confezione, seppure minuta, è pensata per alloggiare il materiale in modo si richiuda facilmente

Fare incroci per trovare il tesoro

Come per l’appunto in Le Strade di Inchiostro, in Penny Papers (che poi è una ragazza che sembra uno stereotipo di segretaria) si lanciano i dadi e tutti i giocatori li “usano” insieme.
Se nessun simbolo è uscito, bisogna solo destreggiarsi sommando le cifre uscite.
Si possono usare 1, 2 o 3 dadi.
In questo modo si riempiono le caselle bianche dell’isola, segnando il numero vicino (in una delle 8 caselle intorno) ad un casella già riempita.
Lo scopo è avere 4 numeri uguali, 2 su una colonna e 2 su una riga.
In questo modo, nell’incrocio, si segnerà un cerchietto: abbiamo trovato un tesoro.

Se escono solo numeri tutto gira tranquillo. Qui potete scegliere fra 3,1,7 ,4 e 6

L’incognita delle Facce Speciali

Tutto andrebbe avanti così se non fosse per le Facce Speciali, che abbiamo visto mentre descrivevamo il materiale.
Vabbè..la Faccia Speciale Penny Papers permette di segnare un valore a scelta, ok.
La Navigazione è come fosse un numero jolly, ovvero si disegna una barchetta sul mare che si può incrociare con qualsiasi altro numero.
Altra questione il Pericolo.

Le Facce Speciali permettono…abilità speciali. Il Teschio è il simbolo del Pericolo: il twist del gioco

Come gestire il Pericolo?

Se esce ilPpericolo non importa cos’altro sia uscito.
In questa circostanza si verifica l’unica interazione prevista in Penny Papers, che per il resto è un solitario di gruppo.
In questo caso metteremo le mani su un foglio avversario e risegneremo un teschio.
Ogni giocatore lo fa nei confronti di un altro.
Sic cercherà poi di segnare un 9 adiacente al Teschio. In questo modo, a fine partita, anziché un malus avremmo un bonus,
A fine partita si sommeranno i tesori e i bonus/malus dovuti ai Pericoli.

In conclusione

Penny Papers Adventures – L’isola del Teschio è un roll & write puro. Non c’è nient’altro infatti nella confezione che non dadi e foglietti.
In Le Strade d’Inchiostro furono preferite le lavagnette di plastica e i pennarelli ad acqua.
Questa soluzione non permette di “spendere” foglietti di carta, ma allo stesso tempo fare un paciugo è un attimo.
Su quest’aspetto abbiamo quindi una difficoltà a individuare una soluzione nettamente preferibile.
Il gioco di per sé gira bene, con turni rapidi, anche più di quello che la scatola indica.
Essendo un solitario di gruppo, funziona bene anche in un solitario reale.
Ovviamente non c’è l’interazione del Pericolo, ma funziona bene lo stesso.

La gestione del Pericolo

Il twist, la trovata dell’autore, è sicuramente data dal Pericolo.
Abbiamo visto come si disinneschi usando un 9 a fianco.
In una partita multigiocatore un avversario, giustamente, cattivo può piazzare un Teschio laddove avrete difficoltà a risolverlo.
Diversa la gestione del caso solitario, dove la Scatola non sa come può rompervi meglio le scatole.
Inoltre, ottenere almeno un 9 con tre dadi, statistica alla mano, non è così complesso.
In più dei 20% dei lanci si può ottenere questo risultato.

Non ottimi risultati in Volpe Giocosa

A chi ama…scarabocchiare

In epoca pre-smartphone a scuola si ingannava il tempo, e gli insegnanti, con giochi carta e penna.
Penny Papers, come tutti i giochi di questo tipo, ci riportano a quei tempi.
Se amate qualcosa di estremamente semplice, Penny Papers se la batte con Yahtzee, il padre di tutti in roll & write.
Avrete quindi capito che per amare Penny Papers bisogna anche amare i numeri e la probabilità.

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