Long Day Play: Dune Imperium e People Power

Ebbene sì, domenica scorsa c’è stato il Long Day Play organizzato da GdT Roma Players. Questa volta, diversamente dalle ultime occasioni, la truppa itinerante del gioco da tavolo si è spostata al ludopub Pandorum.
E questa volta, come nell’occasione della giornata dedicata ad Ergo Ludo Editions e MS Edizioni, con noi anche alcuni amici de La Pila degli Scarti.
In particolare vi racconteremo la nostra partita a Dune Imperium, con espansione, e a People Power.

Tempo di lettura 9 minuti

Il vostro Affezionatissimo coglie questo tipo di occasioni per giocare quei titoli che, in altre circostanze, avrebbe difficoltà a intavolare. Il menu del giorno era davvero succulento e quindi, per forza di cose, qualcosa è rimasto fuori.
Così, mentre Sara rigiocava a due gioiellini di Isra e Shei, come The White Castle e The Red Cathedral, ecco che chi vi scrive si è dedicato a Dune Imperium, con tanto di espansione L’Ascesa di Ix, e People Power, il più recente titolo della serie COIN di GMT.

Dune Imperium: sfida all’ultimo pugnale 

Dune Imperium è nella collezione di Volpe Giocosa da quando è uscito, sebbene non è stato giocato così tanto. Sicuramente l’acquisto “a scatola chiusa” è stato legato sia all’hype sia al fatto che il vostro Affezionatissimo è un fan dell’universo di Herbert.
Questo avveniva ancora prima che Willy Wonka diventasse Paul Atreides.
Detto ciò, Francesco “Frank Stone” ci ha proposto questo piazzamento lavoratori ibridato con il deck building arricchito dell’espansione L’Ascesa di Ix.
Non è proprio l’ultimissima, in quanto già circola Immortality. Ma una cosa alla volta.

Un breve recap

Per chi volesse farsi un’idea di questo gioco, può leggere le righe scritte tempo fa, poco dopo la pubblicazione della scatola base. Qui procediamo per sommi capi.
Le carte di Dune Imperium hanno un uso duale.
Nella prima delle tre parti componenti il round, il giocatore le usa per piazzare i suoi lavoratori. Questi possono difatti essere inviati solo in una casella che abbia il simbolo previsto dalla carte che si gioca.
Le carte non spese nel round, generalmente, danno punti Persuasione, una sorta di moneta per comprare carte dal mercato e arricchire il proprio mazzo.
Nella terza fase si risolve il combattimento. Tre premi sono quelli messi in palio in quattro giocatori e vengono attribuiti secondo l’ordine raggiunto sul tracciato Forza in quel turno.
Oltre a spedire cubetti in battaglia, si scala questo tracciato anche tramite il gioco delle carte.
E’ una meccanica che abbiamo sempre trovato avvincente e che introduce quella interazione diretta tra i giocatori che serviva.

La situazione alla fine del gioco: l’aver preso tardi il terzo lavoratore e non avere corazzate ha inciso sul risultato

Un kriss spuntato

I primi turni non girano neanche troppo male. Probabilmente l’errore è stato quello di non aver da subito interagito con l’espansione, sebbene il personaggio che avevamo venisse proprio da quella scatola.
Due dei quattro giocatori al tavolo, e non eravamo fra questi, si muovono bene nei Combattimenti.
Capiamo subito che è inutile insistere. Del resto il regolamento prevede che, a prescindere si raggiunga un premio oppure no, le proprie unità in battaglia siano spazzate via.
Ecco quindi che le truppe del vostro Affezionatissimo generalmente non escono dalla Guarnigione, tranne nei rari casi dove, con poco sforzo, ci può portare a casa un terzo posto.
Una strategia che alla lunga non paga.

La crisi dell’acqua

Acquistiamo carte nelle fasi Rivelazione. Anche bonette.
Ne prendiamo però poche che permettono di interagire con i Fremen. Questo causa due problemi: il primo è lo scarso approvvigionamento di Acqua e l’impossibilità di accedere a Sietch Tabr.
L’espansione Ix mette a disposizione nuove azioni, ma rivisita completamente la CHOAM. Lo spazio azione che permette di vendere spezia in cambio di Solari non è più disponibile.
Ecco che quindi l’azione di farsi spedire Acqua da un altro pianeta dalla Gilda dei Navigatori diventa più complicata giocando con l’espansione.
Infatti quelli strozzini vogliono un bel gruzzoletto, sebbene inviino anche truppe fresche da mettere in Guarnigione.

Nella parte alta del tabellone (in basso nella foto), i nuovi spazi introdotti dall’espansione.
In parte sovrascrivono quelli del tabellone base, mentre una plancia laterale ne aggiunge altri

Come mi lavoro le suore

Messa da parte la possibilità di conquistare punti sul campo di battaglia, cerchiamo di scalare l’Influenza sulle varie Fazioni.
Ogni volta che si invia un lavoratore in uno spazio di una Fazione, il proprio segnalino sale sul suo tracciato Influenza.
Un punto per tutti quelli che si arrampicano almeno sul secondo gradino, un altro punto per chi ha la maggioranza e almeno il quarto livello di Influenza.
Che fare? Ci arruffianiamo il Bene Gesserit e facciamo punti con le carte Intrigo che si pescano i quei paraggi.
Una mossa meschina, codarda, ma che darà inizio all’età dell’oro“. Almeno avrebbe potuto.
In realtà così non è. Eppure mosse meschine ne abbiamo fatte!
Addirittura abbiamo rubato in zona Cesarini la maggioranza sul tracciato Influenza dell’Imperatore, rubando un punto ad un avversario e avocandolo a noi.
Ma non è bastato: arriviamo alla fine del mazzo che il giocatore giallo, con un esercito superpompato dalle tecnologie ixiane, sbaraglia anche le Corazzate messe a disposizione dall’espansione.

La plancetta giocatore e un foglio, per meglio dire un dépliant, riassuntivo con le proprie azioni possibili e quelle degli avversari a People Power

People Power: una Storia poco nota

E nel pomeriggio ti perdi l’occasione di farti un bel COIN con Manuel “Doc”?
Direi di no. E prima o poi dovremmo parlare del sistema COIN di Volko Ruhnke, magari coinvolgendo alcuni esperti di nostra conoscenza.
Andando alla definizione che la stessa GMT propone, il COIN  è un “sistema di gioco che presenta guerriglia, guerra asimmetrica e contro-insurrezioni in tutto il mondo, sia in conflitti storici che contemporanei“.
C’è insomma una fazione, che può essere il governo di Batista in Cuba Libre o quello colombiano negli 90 in Andean Abyss, che tenta di avere la meglio su altre fazioni, definite insorgenti.
Come dicevamo, i sistemi COIN offrono un’alta asimmetria sia nelle azioni disponibili a ciascun giocatore sia nelle condizioni di vittoria.
I turni sono poi scanditi da delle carte Evento: chi ha raggiunto le sue condizioni di vittoria quando una carta Elezione è pescata vince la partita.
Domenica siamo stati nelle Filippine degli Anni 80, sotto la dittatura di Marcos.
Precisamente la partita, giocata nella modalità standard senza varianti, inizia con l’assassinio, nel 1983, di Benigno Aquino al rientro nelle Filippine dopo un autoimposto esilio.

Inizio delle ostilità a People Power: i Riformisti partono già in piazza a Manila

Tre giocatori con obiettivi diversi

Proprio perché sarebbe difficile scendere nei dettagli del regolamento, prendete i prossimi paragrafi come un racconto. Vi saranno comunque utili per farvi un’idea sia di People Power che di cosa sia un COIN.
Nelle Filippine di metà Anni Ottanta vediamo tre attori principali. Sicuramente c’è il governo di Marcos, che può vantare del supporto finanziario degli Stati Uniti e cerca di mantenere il potere.
I Riformisti guidati dalla vedova di Aquino, Cory Aquino, sono un gruppo di insorgenti di centro sinistra, del PDP-Laban. Laban significa combattere e il gesto fatto con pollice e indice, che vediamo un po’ dappertutto nel gioco, richiama questa parola.
E’ il partito che storicamente uscì vincitore da questi tumulti, con la Rivoluzione del Rosario, e che in People Power era guidato dal vostro Affezionatissimo.
Il terzo giocatore è un altro insorgente. Questi guida l’NPA, partito di stampo marxista-maoista che può ricordare, per ideologia e metodi, il Movimento del 26 luglio a Cuba.

L’Azione Speciale di Conversione ha permesso di diminuire il numero di unità governative a Manila. Il governo non controlla più la capitale

La popolazione scende in piazza

I COIN non sono giochi collaborativi, ma alcuni fazioni sono tra loro più vicine rispetto ad altre.
A People Power ad inizio partita Marcos è in vantaggio.  Non è noto con certezza quando una carta Elezione può uscire, lo è solo in termini di probabilità, dal momento che il mazzo è setuppato mettendo insieme dei mazzetti ognuno con una carta Elezione (un po’ come in Studiosi a Sud del Tigri con le carte Califfo.).
Nella prima fase per gli insorgenti è opportuno fermare il governo quanto prima.
I Riformisti scendono quindi in piazza nelle città, principalmente a Manila, la capitale delle Filippine e città più popolosa e che quindi concede più punti.
NPA controlla invece le campagne ed è più presente nell’isola di Mindanao.
Il governo perde quindi il controllo su diverse regioni, che in termini di gioco significa punti, e non raggiunge così le sue condizioni di vittoria quando la carta Elezione è rilevata.
Un’azione del governo permetterebbe di arrestare gli attivisti e comandare una rappresaglia, ma scemerebbero gli aiuti statunitensi (ovvero risorse, nell’economia del gioco).
E’ una extrema ratio che Marcos eserciterà più tardi.

Fine dei giochi.
Ultimo colpo di coda degli insorgenti: i Riformisti controllano le città e NPA campagne e il sud. Non vince il governo, ma neppure i Riformisti

Proteste pacifiche, repressioni violente

Sebbene le azioni di ciascun giocatore siano differenti, gli scopi che hanno sono grosso modo gli stessi.
Mentre NPA è una fazione guerrigliera, e quindi elimina fisicamente le truppe governative.
I Riformisti invece sono più pacifici. Scendono in piazza a manifestare, aprono sedi di partito e cercano di portare la popolazione dalla propria parte.
Il loro punto di forza è quello di poter far scendere il Patronage (non sapremo come tradurlo correttamente), fonte di risorse e punti per il governo.
Il vostro Affezionato prende così di mira Marcos avviando Proteste in quasi tutte le città. Tuttavia questa strategia permette a NPA di allargarsi indisturbato.
La strategia dei Riformisti è costringere governo a inviare polizia ed esercito a Davao e Zamboanga, facendo calare la pressione su Manila.
Ma Marcos salva capra e cavoli e la sua sconfitta è in parte dettata dalla sfortuna.
Raggiunge infatti le condizioni di vittoria ma la carta Elezioni tarda a venire, cosicché gli insorgenti, tentando il tutto per tutto, attaccano ognuno a proprio modo il governo.
Quando la carte Elezioni finalmente viene pescata la vittoria è attribuita a NPA al fotofinish.

Link utili

In conclusione

Ed eccoci alla fine di questo lungo racconto della nostra giornata al Long Day Play.
Lungo e tra l’altro non esaustivo, visto che non abbiamo parlato né di Federation né di Expedition.
Ma la giornata sarebbe stata bella di per sé a prescindere dai giochi proposti.
Mettendo da parte questo aspetto più sentimentale, mettiamo da parte anche i panni dei cronisti e diamo il nostro punto di vista su i due giochi qui presentati,

L’Ascesa di IX: l’espansione che ci voleva

Fra i giochi ambientati su Arrakis, Dune Imperium non è forse tra i migliori.
Deve probabilmente cedere il passo al tradizionale gioco della Avalon Hill. Tuttavia non è nemmeno così freddo come molti pensano, con un parere dato magari solo dopo aver visto un film di Villeneuve.
I Fremen sono infatti la chiave per controllare l’Acqua e il Creatore porta la Spezia. Sapere chi sono i Fedaykin, o Chani, aiuta invece ad apprezzare le carte.
Ecco, l’Ascesa di Ix fa un ulteriore passo in questa direzione.
Adesso su Dune arriva la tecnologia, grazie a questa Confederazione che sfida il jihad buthleriano (evento tra l’altro di estremissima attualità).
Nell’economia del gioco la Spezia ha adesso il giusto spessore, visto che le forti tech ixiane (che permettono abilità speciali) si pagano in Spezia.
Ripesati  anche i combattimenti. Se nel gioco base, dicevamo, tutte le truppe inviate in battaglia muoiono, le Corazzate qui introdotte tornano sempre in Guarnigione e sono dispiegabili nuovamente.
Interessante anche il tracciato delle Spedizioni: si fa salire il proprio token su un tracciato e può tornare indietro tutto in un colpo, portando a casa tutti i premi raggiunti fino a quel momento.
Rende bene l’idea di investimento a cui la CHOAM è legata.

People Power: il nuovo COIN introduttivo?

Al momento sono stati pubblicati 11 giochi nella serie COIN GMT e su BGG possiamo leggere quali siano le prossime 4 pubblicazioni.
Sebbene la meccanica sia sempre la stessa, a parte qualche sfumatura introdotta sia per desiderio di novità che per necessità simulative, non tutti hanno uguale difficoltà. Fire in the Lake è davvero interessante, ma la mappa complessa, ad esempio.
Per anni Cuba Libre è stato generalmente riconosciuto come il primo COIN che andrebbe giocato.
People Power potrebbe scardinare questo paradigma: domenica è stato giocato in tre ore, spiegazione inclusa, con un giocatore che non aveva mai giocato un titolo con queste caratteristiche.
Inoltre la maggior parte dei COIN è pensata per 4 giocatori (il multipack The British Way è difatti un’eccezione), mentre People Power vede solo 3 fazioni coinvolte. Probabilmente più fruibile di altri titoli quindi.
Altro discorso è l’interesse che la vicenda storica narrata può suscitare nel giocatore.
Probabilmente eventi come la rivoluzione cubana, la guerra in Vietnam o in Afghanistan possono coinvolgere maggiormente piuttosto che un aspetto storico probabilmente ignoto ai più.
Tuttavia ascoltando le notizie di questi giorni le sorti dei coniugi Aquino sembrano di estrema attualità.
Ben venga un gioco che diverte e fa riflettere.

21 Febbraio 2024

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