1572 – The Lost Expedition: un viaggio attraverso la giungla

Dopo il lockdown e quarantene varie il vostro Affezionatissimo ha un po’ trascurato una sua sana abitudine.
Quella del gioco in solitario.
Un’attività estremamente detox per lui. Se sfogliate il blog, alla categoria dedicata, troverete diversi titoli
Alcuni sono in “formato pubblicato”, ad esempio abbiamo ancora da pubblicare un’esperienza col Mautoma di Brass Birmingham.
Altri giochi che abbiamo provato sono invece in formato print & play, molti dei quali proposti anche nella rubrica di Incanta Dado.
Oggi riproponiamo un altro titolo di questa categoria: The Lost Expedition.

Tempo di lettura 6 minuti

La serie XX72 di Heim è probabilmente una delle versioni di gioco PnP più “disponibile”.
Nel senso che c’è solo un foglio da stampare, sebbene ne serva uno a partita, e generalmente vanno aggiunti solo una decina di dadi classici a 6 facce.
Questi giochi di sopravvivenza ed esplorazione ci hanno coinvolto e li abbiamo giocati tutti.
Ce ne mancava per l’appunto uno, 1572: The Lost Expedition.
Qui la lista dove scegliere la versione, cambia solo la lingua e l’impaginazione, con la quale si vuole giocare.

Per chi va di fretta
  • Forse il gioco XX72 più conosciuto
  • L’alto numero di eventi ne garantisce la rigiocabilità
  • Buoni elementi per mitigare l’alea
  • Art Attack nullo per creare questo PnP
  • Può essere frustante impallarsi su una casella

1572 – The Lost Expedition
di Mike Heim
self-published

1 solo giocatore. Età 12+

Durata: circa 60 minuti
Costo: gratuito


Cosa serve per giocare

The Lost Expedtion ricorda come ambientazione La Spedizione Perduta di Silvester.
Se nel gioco localizzato da Studio Supernova, recentemente riedito in un nuovo formato, la spedizione si dirige alla ricerca di Eldorado, nel gioco di Heim dovremmo raggiungere il delta di un fiume amazzonico e tornare a casa.
Le meccaniche dei due giochi sono poi totalmente differenti, sebbene anche il gioco di Silvester abbia un’alta resa in solitario e sia anch’esso difficile da battere.
Stampiamo quindi il nostro foglio A4 in formato orizzontale, dove l’usuale mappa di Heim ad esagoni indica la foresta amazzonica percorsa da un fiume.
Gli esagoni sono tutti bianchi. Durante la partita saranno valorizzati (es: pianura, jungla, montagna…) con l’azione mappare già vista in altri suoi titoli.
Ecco dove possono essere utili pennarelli o matite colorate.

E’ importante il cibo, ma anche il morale

La nostra spedizione parte nell’angolo in alto a sinistra e 5 dadi fungono da contatori.
Sei sono difatti gli esploratori facenti parte della spedizione, in qualche modo i punti ferita del giocatore stesso. Questi punti si perdono in diverso modo, ad esempio quando abbiamo necessità di Cibo o perdiamo Morale e non abbiamo più a disposizione.
Il Movimento invece rappresenta i punti disponibili da spendere per muoversi da un esagono all’altra. È questa un’operazione terribilmente dispendiosa, come vedremo.
Prendete quindi il seguente materiale e iniziamo a giocare a questo roll & write.

I materiali necessari
  • Matita e gomma
  • 12 dadi a 6 facce, di qualsiasi colore
  • La prima pagina del file pdf
  • Matite o pennarelli colorati (opzionali)

Attraverso una dadosa giungla

Il turno di gioco in The Lost Expedition è semplice e segue grosso modo la logica dei giochi di questa collana già proposti.
Durante la Fase 1 – Pianificazione si lanciano 5 dadi, si decide quanti tenerli e quanti ritirare (un po’ come in Yahtzee).
Ogni risultato da 2 a 6 attiverà una Fase/Azione. Ad esempio, il 3 significa che mapperemo e il 6 che andremo a Caccia per aumentare le scorte di Cibo.
Avere più dadi con lo stesso numero non fa ripetere più volte la stessa Fase/Azione, bensì dà un bonus allo svolgimento dell’azione stessa.
In effetti, ogni Fase/Azione, richiede che siano tirati due dadi a 6 facce e si vada sulla tabella dedicata a verificare l’effetto in base alla loro somma.
Un risultato più elevato porta a conseguenze migliori.

Diverse opportunità per manipolare i dadi

Per alcuni di voi The Lost Expedition avrà troppi dadi “lanciati” e, quindi, magari troppa alea per i propri gusti (output randomness per giunta, quella che generalmente i giocatori german digeriscono di meno).
A parte alcune considerazioni che vedremo tra poco, una risorsa, i Moschetti, può essere spesa per rilanciare i dadi che determinano l’esito di alcune Azioni.
Questo accorgimento, più la “meccanica Yahtzee” e il fatto che nella Fase Pianificazione gli 1 sono Jolly, mitiga l’alea rendendolo uno strategico push your luck.

L’idea di usare delle track al posto dei dadi-contatore può essere comodo.
Soluzione proposta dall’utente BGG Glauco Valeriano.
(credits: BGG)

Un regolamento con molti eventi

Per il resto il regolamento è molto lineare e poco cavilloso, se non per la varietà di eventi e risultati azione che si possono verificare.
Tuttavia, leggere ogni tanto la legenda presente nel regolamento, è un prezzo che si paga volentieri a fronte di un’ambientazione sentita.
L’autore, come si nota nel log delle versioni di The Lost Expedition, ha provveduto di volta in volta a semplificare le cose, mantenendo l’ambientazione.
Alcuni risultati regolano ad esempio l’incontro con i Nativi, che possono essere ostili o amichevoli.
Altre eventualità riguardano invece problematiche che incontravano avventurieri in climi tropicali, come può essere il rischio di contrarre la malaria.
Carino un evento che ricorda uno stratagemma che Colombo usò per sedare sul nascere una rivolta indigena.

Il bello dei print & play è che poi ognuno li pimpa come vuole.
Questa la versione di un utente BGG, Giuseppe Pagano
(credts: BGG)

Come battere The Lost Expedition e vivere felici

Abbiamo provato qualche partita e non abbiamo mai visto il delta del fiume.
L’autore riporta un 25% di probabilità di successo.
Quindi questo paragrafo – guida strategica potrebbe non essere la soluzione definitiva, ma ragionare in questo modo ci ha permesso di arrivare spesso lontano sulla mappa.
Ci consente anche, in questo contesto, a mostrare come The Lost Expedition non sia in balia del caso.

Trovate un terreno favorevole e mantenetelo

Abbiamo ad esempio visto come le Fasi Azione siano risolte mediante la somma di due dadi.
Per il valore da 6 a 9 (55%) l’azione Mappare consente di avere un esagono contiguo uguale a quello dove ci si trova.
Se siamo in Pianura, il miglior terreno dove ci possiamo trovare, ottenere un 7 in mappare farà sì che sarà Pianura anche un esagono dove ci andremo a muovere.
Conviene forse investire Moschetti per ottenere un buon risultato nella prima azione Mappare quindi.
Questo è solo uno degli accorgimenti che si possono avere.

Di pianura in pianura, un’astuta Volpe Giocosa si muoveva nella foresta amazzonica.
Schiantato a 4 caselle dal delta

Parsimoniosi, non avari

Un altro consiglio potrebbe essere quello di gestire con cura le proprie risorse.
È vero che non avere alcune di esse può far morire Conquistadores, ma allo stesso tempo il contatore non può superare il valore di 6.
Alcuni eventi positivi potrebbero dover essere ignorati proprio per questo motivo, rendendo inutile aver tirato la cinghia fin a quel punto.

Il fiume è vostro amico

Scendere lungo il fiume fa risparmiare punti Movimento. Spostarsi di una casella costa, a meno di eventuali bonus, 5 punti Movimento (e ricordate non potete conservarne più di 6).
C’è in realtà la possibilità di trovare, se si segue il corso della corrente, una cascata.
La probabilità che ciò avvenga è del 30%, ma se avviene toccherà girarci intorno, con un costo in risorse non trascurabile.

Link utili

In conclusione

E con The Lost Expedition abbiamo provato l’ultimo tassello dei XX72 che ci mancava.
L’autore aveva altri capitoli in preparazione, ma, forse complice l’impegno su altri progetti, non ne abbiamo avuto più notizia.
The Lost Expedition, tra le altre cose, è forse lo scenario della serie più apprezzato.
Effettivamente è terribilmente ambientato, sebbene l’ambientazione proposta, i conquistadores attraverso la giungla amazzonica, sia già stata proposta diverse volte in altri giochi.
La durata di questo titolo è generalmente più lunga, sebbene potrebbe essere una percezione, visto che BGG riporta XX72 con durate fino alle 3.
Tuttavia, sebbene il gioco preveda fino a 42 turni per essere completato, pensiamo che o vincete o perdete prima per morte dei Conquistadores.
In generale, infatti, ogni XX72 ha una durata molto variabile in base a quello che succede.

Chi si ferma è perduto

L’alto costo per muoversi sulla mappa rende The Lost Expedition a volte un po’ frustrante, in quanto starete fermi sul vostro esagono, anche per più di un turno, perdendo Morale.
Tuttavia è una frustrazione che costa poco: se “stallate” su un esagono, la spedizione andrà facilmente incontro all’inevitabile.
Poco male: rigiocherete un’altra partita. Le variabili sono così tante da offrire una buona rigiocabilità, tenendo conto anche dell’abilità iniziale legata alla finalità dell’esplorazione.
Che dire… ci vediamo nella giungla.

30 Novembre 2023

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