L’Isola dei Vulcani: quando la terra sprofonda

Era metà degli Anni 90 quando uscirono Rapa Nui e la canzone L’ombelico del mondo. A distanza di 25 anni, il duo Mainini e Sopranzetti ci ri-catapultano sull’Isola di Pasqua, con la loro Isola dei Vulcani.

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L’isola dei Vulcani
Pendragon Game Studio

Da 2 a 4 giocatori. Età 8+
Durata di una partita: 45 minuti
Prezzo: 40 Eur circa

Un’isola che sprofonda

A noi le isole piacciano, dai tempi di Catan. Qui però siamo di fronte ad un territorio particolare: quest’isola, formata da tessere esagonali e vulcani, sprofonderà durante la partita. Significa che le tessere usciranno dal gioco, aggiungerei in maniera violenta, portandosi con loro tutto ciò che vi rimane sopra.
Senza scendere nel regolamento, che Pendragon Game Studio rende disponibile al seguente link, possiamo dirvi che in questo gioco partirete con un singolo colono che dovrà esplorare l’isola. Nel suo percorso fonderà nuovi villaggi, sfruttando la lava raffreddata dei vulcani. E’ così che i coloni avranno modo di proliferare e, sempre sfruttando la lava, innalzeranno i celeberrimi Moai dell’Isola dei Vulcani.
Qui nasce il problema: i Moai, tappando i geyser, creeranno fratture nel terreno (ovvero crepe fra un esagono e l’altro). Quando una regione di esagoni sarà circoscritta da fratture…addio coloni, villaggi e Moai!
A  meno che le eruzioni dei vulcani non se li siano già portati via.

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Una componentistica raffinata

Aprendo la scatola de L’Isola dei Vulcani ci troviamo di fronte a del materiale curato. Gli esagono formanti l’isola sono robusti e i vulcani di plastica, tridimensionali, danno quel tocco in più, creando una plancia di pregio.
I componenti in plastica in dotazione a ciascun giocatore sono molto carini: in particolare amerete i Moai e vi piangerà il cuore nel vederli sprofondare negli abissi. Anche i coloni non sono i soliti Meeple generici, ma richiamano le popolazioni indigene del Pacifico.

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Semplicità e profondità

L’Isola dei Vulcani per la semplicità del regolamento è un gioco adatto a tutti. Inoltre, scala ben da 2 ai 4 giocatori. Dopo pochi minuti potrete iniziare a giocare, data la sua facilità di apprendimento, che lo rende un buon entry level per il Giocatore Inesperto e per i più piccoli. Questo titolo solleticherà anche il palato del giocatore più scafato. Ci sono infatti diverse strategie che possono essere intraprese, che cambiano anche in base al numero di giocatori. Questa flessibilità è dovuta al sistema di punteggio, che assegna punti sia durante la partita sia ai sopravvissuti alla fine.
Farete quindi villaggi più addensati per fare più punti, col rischio di vederli sprofondare tutti insieme?
Oppure preferite mandare i vostri indigeni come commandos a erigere Moai per creare fratture negli abitati avversari?
L’interazione diretta fra i giocatori è fortissima (dirò una bestemmia, ma in 2 è quasi alla Risiko) e vi arrabbierete quando vedrete morire i vostri coloni.

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In definitiva

L’ Isola de Vulcani è un titolo semplice e profondo allo stesso tempo, con una componentistica davvero curata. L’interazione fra i giocatori è davvero fortissima: siamo di fronte a un titolo dai tratti delicati, con un sistema di punteggio davvero ben congegnato che permette la messa in opera di diverse strategie. Il sistema casuale di generazione dell’isola ne aumenta sicuramente la longevità.

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Si ringrazia infine Pendragon Game Studio per la copia messa a disposizione.
La vostra la trovate su Get Your Fun.

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