Stefania Niccolini e Marco Canetta: un’intervista in vista del prossimo Kickstarter

Abbiamo avuto modo di contattare Stefania Niccolini e Marco Canetta. Stefania di recente ha annunciato sul suo profilo Facebook il prossimo lancio di una campagna Kickstarter il 17 Novembre.
Qui il link alla pagina KS.

Oltre al loro prossimo titolo, The Specialists, dove sono coautori con Simitri Perrier e Anne-Catherine Perrier, abbiamo avuto modo di parlare anche di altri aspetti.
Seguitici quindi in questa spassosa chiacchierata.
Per chi non li conoscesse, forse davvero qualche Giocatore Inesperto, parliamo di una coppia di autori, anche coppia nella vita.
Diversi i loro giochi come Railroad Revolution e The Long Road.

Stefania e Marco al Play 2018. Sullo sfondo poster di loro titoli

Conosciamo Stefani Niccolini e Marco Canetta

Stefania, quando hai iniziato a interessarti ai giochi da tavolo?
Nello scorso millennio… detto così fa impressione vero?!
Mica no Stefania… anche noi stiamo in quella fascia lì.

Molto spesso, Stefania, in una coppia di giocatori c’è una parte trainante verso il gioco da tavolo e una che si fa trainare. È così anche per te e Marco?
Marco in effetti è un buon trattore, ma io sono sempre stata un rimorchio leggero, soprattutto quando si trattava di trascorrere i sabati sera in casa con una bambina piccola.

Immagino che come autrice giocherai a molti giochi con Marco per “tenerti aggiornata”. Ma quali sono i giochi che giocate per diletto? E vinci tu o Marco?
Aggiornamento suona faticoso… giocare è sempre un divertimento, e, se vinco, lo è ancora di più. In genere succede quasi sempre la prima volta che giochiamo un gioco, prima che Marco entri bene nelle meccaniche e mi stracci.
Succede anche da noi. Il Redattore capisce subito come vincere la prima partita, poi le becca sode…

stoneage

“cresciuti a pane, oro, legno e pietra”

Giocate sicuramente anche coi vostri figli. Che età hanno e che cosa giocate con le vostre #volpinegiocose?
I nostri figli hanno ormai 20 e 24 anni e sono cresciuti a pane, oro, legno e pietra (le risorse di Stone Age? N.d.R).
A 6 anni già mangiavano a caffè, zucchero, tabacco e indaco (poveri bambini!) (risorse di Puertorico N.d.R).
In pratica abbiamo creato dei mostri con cui oggi è un’impresa vincere.

Il lavoro di autori

Inizio carriera

Immagino abbiate iniziato come giocatori. Ma poi come siete passati dall’altra parte della barricata?
Giocando abbiamo cominciato a cambiare le regole dei giochi pubblicati.
Non ti racconto la storia, ma ti mando la foto del primo gioco a cui abbiamo messo mano. Ovviamente non funzionava però il colpo d’occhio non era male.

Uno dei primi giochi dove hanno messo mano Stefania Niccolini e Marco Cannetta

Uno dei primi giochi dove hanno messo mano Stefania Niccolini e Marco Canetta

Avevate un titolo già in mente? Come è nato?
Come succede ancora adesso, anche all’inizio accadeva sempre per caso.
Arriva l’idea e la prendi al volo, sperando che sia buona.

La vita di una coppia di autori

Quanto è complessa la vita di un autore, tra l’altro non a tempo pieno?
Immaginiamo non sia facile convincere un editore a pubblicare un proprio gioco, soprattutto in un periodo di turbo plubishing come adesso.

L’asticella si alza sempre di più, noi stiamo diventando sempre più critici nei nostri confronti e gli editori ricevono miriade di prototipi.
Emergere è ogni volta più difficile, ma è un mondo così bello che rinunciare sarebbe un vero peccato.

Con Zhanguo la coppia Niccolini-Canetta ha svoltato. Quasi 3000 voti su BGG e media del 7.6

Con Zhanguo la coppia Niccolini-Canetta ha svoltato. Quasi 3000 voti su BGG e media del 7.6

E qua Volpe Giocosa deve fare ammenda. Purtroppo abbiamo visto pochi vostri giochi. Al momento giochiamo a Long Road e abbiamo visto un po’ Railroad Revolution.
Quale titolo dei vostri ha avuto più successo? E quello a cui siete più affezionati?
Consideriamo i nostri giochi un po’ come dei figli e perciò, ognuno a modo suo, ha un posto speciale nel nostro cuore (e nel nostro scaffale).
Il primo, African Park, ovviamente non si scorda mai.
Tuttavia dobbiamo riconoscere che ZhanGuo della What’s your game? (lo dovete provare assolutamente!) è quello che ci ha dato visibilità come autori di giochi sulla scena internazionale.

Abbiamo letto che non avete molti aneddoti legati ai giochi.
Forse qualcosa riguardo a Rhein: River Trade legato ad una vacanza.
Ma allora come scegliete le ambientazioni per i vostri giochi?
Non c’è una regola fissa. Dipende dal momento. Però ultimamente guardiamo tanti documentari di Alessandro Barbero… non si sa mai…

Carcassone: il gioco che avrebbe voluto inventare Stefania

Carcassone: il gioco che avrebbe voluto inventare Stefania

Qual è il gioco che ti fa dire “Questo gioco lo avrei voluto inventare io” !
Marco direbbe Magic. Io ti rispondo Carcassonne.
Da una semplice idea, un gioco longevo che si rinnova continuamente.
Se lo avessimo inventato noi, a quest’ora ti risponderemmo da una spiaggia di Tahiti, ovviamente sempre che il wifi funzioni.
Eh… mica male…

Consigli per le matricole

Che consigli daresti a chi vuole diventare un autore di giochi?
Non scoraggiarsi alle prime difficoltà, essere comunque critici e obiettivi nei confronti del proprio gioco e tenere sempre in considerazione le reazione dei playtester (non solo dei parenti e degli amici entusiasti).

Che spesso sono in difficoltà a darci un parere oggettivo…
Qual è secondo la tipologia di giochi più difficile da progettare? (es: investigativo, escape room, gestionale…)
Non dipende tanto dal tipo di gioco quanto dalla predisposizione dell’autore. Per noi, per esempio, fare giochi per bambini sarebbe difficilissimo, anche se ogni tanto ci proviamo.
Poi ci sono autori geniali come Vlada Chvátil che spaziano dai cinghiali ai party games con una facilità disarmante.

Il banner di The Specialists

Il banner di The Specialists

The Specialists

Ci parli di questo progetto? Com’è nato?
È nato perché avevamo tanti dadi in casa e dovevamo trovare un modo per utilizzarli.
Da lì al progetto finale c’è stata di mezzo l’amicizia con Dimitri e Anne Cat Perrier, con cui stavamo già lavorando a Pirates Under Fire.
Così quello che era un gioco sugli artisti del rinascimento (e qua si torna ai famosi documentari di Alessandro Barbero) è diventata una corsa in giro per il mondo a caccia del colpo del secolo.

In poche righe ci riassumi un po’ la meccanica principale e l’ambientazione, in modo che anche un Giocatore Inesperto ci arrivi?
La meccanica principale è:

  • Prendi 1 dado tra quelli disponibili.
  • Spendi un dado per prendere una carta (uno Specialista che ti aiuterà a mettere a segno i tuoi colpi) e spendi un altro dado per attivarne le abilità.
    Peccato che per fare questo avresti bisogno di 2 dadi ma ad ogni turno, ricordi, ne puoi prendere solo 1.

È un gioco fatto di combo e strategia in cui è fondamentale riuscire a gestire al meglio la sequenza di presa dei dati e l’attivazione delle carte.
Noi, nonostante le innumerevoli partite, continuiamo a divertirci e a perdere nella versione solitaria.

Una riproduzione della messa in tavola del gioco

Una riproduzione della messa in tavola del gioco

A che pubblico è destinato The Specialists?
L’editore lo sta vendendo come un Family plus 😉

Ormai Kickstarter è uno degli strumenti più usati dagli autori, ma anche da editori già affermati, per arrivare sul mercato.
Voi perché avete scelto questa strada?
In realtà è una scelta editoriale. C’è da dire, però, che quest’anno senza fiere è un anno particolare, e il Kickstarter è un modo per far conoscere il gioco anche laddove non potrebbe arrivare.

Una carta del gioco: una specialista?

Una carta del gioco: una specialista?

In conclusione

Siamo stati felici di sentire Stefania Niccolini e Marco Canetta.
Stiamo parlando di due autori affermati e Stefania ci ha risposto simpaticamente alle nostre domande.
E’ stata anche l’occasione di raccogliere qualche informazione su The Specialists, l’ultimo loro gioco in collaborazione con Simitri e Anne-Catherine Perrier per Explor8.
Come riportato da Stefania, è un periodo difficile per la pubblicazione di giochi, in assenza di ferie o comunque nella loro riorganizzazione in formato digitale.
Sappiamo già che The Specialists standard richiederà un pledge di 40€, 60€ per la versione deluxe, che sarà scontata a 55€ per le prime 72 ore.
Generalmente i Kickstarter necessitano un sacco di tempo per essere consegnati, ma The Specialists promette di arrivare nelle nostre case a Marzo 2021.
Comunque, per quanto possibile, seguiremo il Kickstarter da vicino.
Nel frattempo ringraziamo sia Stefania che Marco per il tempo che ci hanno dedicato.

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