La Guerra della Triplice Alleanza: una questione Sudamericana

Questa è una di quelle storie che volevamo raccontarvi da un po’. Poi si perde quell’occasione e si aspetta la prossima.
Quale occasione migliore del Day One? Ed eccoci quindi infine qui a parlare de La Guerra della Triplice Alleanza, wargame per due giocatori, adatto anche a chi, di questa roba, non ne mastica tanto.

Tempo di lettura 8 minuti

In effetti abbiamo provato per la prima volta questa gioco, dal vivo, quest’estate.
Era il giorno che Cangaçeiros veniva presentato al grande pubblico.
Avendo provato già questo titolo prima della pubblicazione, sempre ad un evento di GdT Roma Players, ci siamo orientati verso un’altra avventura sudamericana.
E quindi eccoci qua a presentare La Guerra della Triplice Alleanza.

Per chi va di fretta
  • Un wargame leggero per 2 giocatori
  • Le carte evento, ma tutto il “confezionamento”, ben tematizzano questi eventi storici poco noti ai più
  • Le partite possono avere durate molto diverse tra loro
  • Godibile da esperti e non

La Guerra della Triplice Alleanza
di Pedro Iñaki Martínez
Ergo Ludo Editions

Per 2 giocatori. Età 14+

Durata: 1-2 ore
Costo: 60 eur circa


Le immagine che qui vedete si rifanno all’evento dell’estate del 2023, quando Ergo Ludo Editions stava ancora lavorando alla localizzazione.
La copia dimostrativa era quindi in inglese.
Mentre scriviamo il gioco è disponibile in italiano.

Un po’ di contesto storico

Chi ha una cultura storica prettamente scolastica, assocerà la Triplice Alleanza con uno degli schieramenti coinvolti nella Grande Guerra.
In realtà confidiamo che i nostri lettori si siano documentati e sappiano come La Guerra della Triplice Alleanza sia stato un sanguinoso conflitto sudamericano.
Sono questi eventi, che si sono svolti dal 1864 al 1870, che sanciranno il Brasile come uno degli attori principali del continente.
La Triplice Alleanza era infatti formata dal paese carioca, insieme ad Argentina e Uruguay, ed ebbe la meglio sul Paraguay di Francisco Solano López.
La guerra iniziò con una rapida offensiva paraguayana in Mato Grosso, cogliendo difatti impreparato il Brasile.
Qualche mese dopo un’altra colonna delle truppe di López mosse verso sud, scendendo lungo il fiume Paranà e prendendo Uruguaiana dopo una flebile resistenza.
L’Argentina si rifiutò di consentire il transito di unità paraguayane nel suo territorio, che invece avevano necessità di questo permesso per aprire un nuovo fronte contro il Brasile.
Ed ecco quindi che anche il terzo attore della Triplice Alleanza entra nel conflitto.
Attenzione al ruolo dell’Uruguay, il cui ruolo nell’equilibrio continentale, era proprio quello di fungere da stato cuscinetto. La sua politica interna vede sia correnti che appoggiano il Paraguay sia il Brasile: ritroveremo tutto questo simulato nelle dinamiche del gioco.

Un bel tabellone generoso

Quasi hex and counter

Lo abbiamo detto più volte, anche in qualche nostra rarissima live: gli hex and counter non mordono.
Ora, la Guerra della Triplice Alleanza non ha esagoni ma caselle e siamo più davanti a una griglia (Point ot Point Movement) che non a una mappa esagonale, ma i due sistemi sono almeno cugini.
Il tabellone, molto ampio, si sviluppa verticalmente ed ha una buona ergonomia.
La mappa del Sudamerica è “al traverso” rispetto ai giocatori, dove ciascuno ha invece dal proprio lato il suo tracciato segnapunti e il mazzo di carte.
Bella la resa grafica, con un stile vintage, come se tutto fosse disegnato su carta ingiallita.

Un’interessante animazione che mostra le fasi della guerra della Triplice Alleanza giorno per giorno. Farete le stesse scelte?

L’un con l’altro armati

Oltre al contesto storico, il titolo de La Guerra della Triplice Alleanza può trarre in inganno riguardo al numero di giocatori (sembra un riempitivo ma è realmente successo).
Questo titolo è per due giocatori, dove uno tiene le redini del Paraguay e l’altro della triplice Alleanza.

La nostra esperienza

L’ultima volta che ci confrontammo ad un evento in un 1 vs 1 era a Civitonix, dove Manuel “Doc” ci fece provare Twilight Struggle – Red Sea.
Sconfitta in pochi round.
Per evitare un’ennesima figura barbina cerchiamo di arrivare studiati. Il modulo, in inglese, de La Guerra della Triplice Alleanza è disponibile su Tabletop Simulator.
Ci studiamo il regolamento e simuliamo anche turni. Esploriamo pure le FAQ su BGG e chiediamo all’autore alcuni chiarimenti.
In realtà il regolamento è chiaro e le domande sono più che altro per scrupolo.
Quando ci sediamo al tavolo dell’evento siamo belli studiati.

Uno stack di truppe paraguayane affronta un’ultima, tardiva, resistenza degli Alleati

Paraguay ansiogeno

Ci tocca il Paraguay e questa fazione ci mette ansia. L’idea dell’uno contro tre fa venire in mente quei film americani dove alla ricreazione i bulli picchiano un coetaneo per rubargli i soldi per il pranzo.
Inoltre il governo di Asunçion, come storicamente accadde, parte preparato, ma già sai che il Brasile si sta “caricando”.
In ogni cosa della vita, e probabilmente in particolare in un conflitto, bisogna avere chiaro dove si vuole arrivare. Altrimenti finirà che, comunque, non arriverete da nessuna parte.
Consiglio gratuito.
Ne La Guerra della Triplice Alleanza il Paraguay vince se conquista una capitale dell’Alleanza, mentre perde se cadono una dopo l’altro le sue capitali (di volta in volta che ne perde una ne elegge difatti un’altra).
Tutto il resto non conta.
Ecco l’ideona: eseguire un’azione commando, navigare il fiume Paranà e assediare Buenos Aires.
Tra l’altro, il nostro avversario non aveva focalizzato gli obiettivi del gioco e stava spalmando un po’ qua e un po’ la le truppe brasiliane, l’ossatura dell’alleanza.
E, si, ci siamo forse un po’ approfittati.
Racimoliamo i nostri counter, i segnalini delle truppe, e li ammassiamo uno sopra l’altro per quanto consente il regolamento (stack) e iniziamo la nostra impresa.

Un piccolo elemento card driven che tematizza molto il gioco

Un semplice sistema di combattimento

Le carte evento in qualche turno generano qualche imprevisto, ma il piano sembra funzionare.
In questa opera strategica ci troviamo a parare colpi in Mato Grosso, al nord, e a cercare di sfondare le linee lungo i fiumi a sud.
I combattimenti sono gestiti in maniera molto semplice.
Quando due stack dei giocatori si trovano nella stessa casella siamo di fronte ad un combattimento.
A quel punto l’attaccante assegna al suo stack una dei suoi tre token generale. Scelta da eseguire con cautela: il generale che perde il combattimento crea un problema alla sua fazione.
In particolare la cattura di Lopez fa perdere la guerra al Paraguay.
Ecco che il vostro Affezionatissimo lo custodisce gelosamente nella riserva.
Il combattimento è svolto utilizzando una plancia separata dal tabellone.
Si “smontano” i due stack degli eserciti e si dispongono due linee di counter una di fronte all’altro (un po’ come se fossero due eserciti napoleonici).
Ciascun counter attaccante spara al suo corrispettivo che gli sta di fronte.
L’esito del “singolo sparo” è determinato da un lancio di dadi: se il risultato è minore o uguale alla forza di fuoco del counter, l’avversario è ferito.
Alcune unità hanno un punto vita, ovvero si gira il counter (flip) e l’unità continua a difendersi seppure ferita.
Truppe più scarse sono invece spazzate via in uno solo colpo.
Dopo gli attaccanti, sta ai difensori fare fuoco.

La fine del Blitzkrieg

Il piano procede: la fase trasporto permette di navigare un qualsiasi numero di caselle bagnate dallo stesso corso d’acqua, purché non presidiate da unità nemiche.
Le cose stavano andando come avevamo previsto: l’esercito brasiliano si stava rimpolpando più velocemente di quello paraguayano. Il problema dei carioca, semmai, era che dato dalla distanza fra la casella dove il regolamento schiera l’unità (Spazio Strategico) e il teatro delle operazioni.
Ci riferiamo sempre al Brasile, in quando leader dell’alleanza: l’Uruguay viene spazzato via in pochi turni, con i brasiliani che difendono da soli Montevideo, e anche l’esercito Argentino conta di poche unità.
Il vostro Affezionatissimo arriva quindi a Buenos Aires e, non complice la fortuna ma la superiorità numerica, prende la capitale chiudendo la partita.

Link utili

In conclusione

La nostra raffazzonata sintesi degli eventi narrati ne La Guerra della Triplice Alleanza vi saranno di aiuto a inquadrare meglio il gioco, nonostante alcuni fatti storici siano ancora oggi oggetto di studio.
In particolare saranno utili già a capire il perché del setup iniziale e, nelle vostre tattiche, vi ritroverete a prendere in considerazioni le stesse scelte che si presenteranno ai militari in quel conflitto.
Il gioco che ci propone Ergo Ludo ha inoltre un piccolo elemento card driven che richiama proprio gli eventi che abbiamo sintetizzato. Ritrovate ad esempio la formazione della Legione Paraguaiana a Buenos Aires e il coinvolgimento, dietro le quinte, della finanza e del governo britannico.
La Guerra della Triplice Alleanza ha tutti gli elementi di un wargame vecchia scuola, ma con diverse semplificazioni che lo renderanno appetibile non solo a vecchi grognard.
Il terreno di scontro è una griglia e non una mappa esagonale. L’unica statistica delle unità è la forza, sebbene è simulata la maggior mobilità delle truppe a cavallo rispetto alla fanteria e come i corsi di acqua rappresentino vie di comunicazione più rapide che lo spostamento su strada.
Insomma, una meccanica, anche negli scontri, simile a quella che abbiamo visto in Congo Merc 1964.

Una pagina del regolamento italiano semplifica il setup
(credits: asmodee)

Qualche dettaglio più tecnico

La localizzazione italiana mette a disposizione del giocatore alcune comodità. Alcune sono banali ma efficaci, come ad esempio l’ultima pagina del regolamento con un’immagine del setup concluso (nella versione in inglese su BGG non l’avevamo trovata).
La mappa è infatti vasta e i token da piazzare tanti. Le volte che abbiamo provato La Guerra della Triplice Alleanza qualcuno ha setuppato il gioco per noi, ma in effetti può essere laborioso, sebbene come la maggior parte dei giochi di questo tipo.
Come sempre in questo genere di giochi, tenere i token ordinati nella scatola è un buon inizio.
Rimanendo sul regolamento, nell’ultima sezione trovate alcune varianti. Un’ottima idea perché avvantaggiano uno o l’altro giocatore, e ogni variante specifica quale, funzionando un po’ come un handicap.
Anche in caso di giocatori di pari esperienza, le varianti possono essere interessanti in quanto aggiungono elementi di what if alla partita.

Circa la durata

Può essere molto varia. Se c’è un avversario di conoscenza di questo titolo fra i giocatori, la partita si può chiudere velocemente. Altre volte, abbiamo visto e provato personalmente, si può arrivare alla fine del mazzo degli eventi e alla conta dei punti dopo un paio d’ore.
Se vi dicono che La Guerra della Triplice Alleanza può finire al primo turno, significa che si sta male interpretando il regolamento (e la storia). Nel box dedicato trovate un link dove l’autore spiega perché non può accadere.
La Guerra della Triplice Alleanza rimane quindi per noi un gioco che può far avvicinare ai wargame, ma che può essere apprezzato anche da grognard navigati.

14 Febbraio 2024

2 commenti

  1. Pedro Iñaki Martinez

    Grazie molte! Thank you very much for this review. I see Paraguay won the game, that’s exceptional. Usually the Allied player wins 70% of the matches. I’m sure that the Allied player wants his revenge!

    • I probably took advantage of a guy who was new to this game.
      As you will remember, we had exchanged a few messages, I had tried it

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