Ciao Ciao: un paradigma del bluff

In Volpe Giocosa difficilmente usiamo un termine inglese se ne esiste un equivalente in italiano.
Anche quando lo facciamo, a meno di dimenticanze, lo segniamo in corsivo.
Forse la parola building block sarebbe stata più efficace, ma abbiamo preferito “paradigma”.
Saremo più chiari sul significato nelle conclusioni e sul perché Ciao Ciao lo sia.

Tempo di lettura 5 minuti

Ci siamo avvicinati a Ciao Ciao per due motivi.
Il primo fra tutti è che l’autore è Alex Randolph. E’ un autore che conoscevamo da tempo e parte della sua carriera è stata raccontata da Spartaco Albertarelli in un corso su Tambù.
In secondo luogo perché si trova su Get Your Fun praticamente al costo del cartone.
Giocandolo abbiamo visto che vale più del suo peso e alle conclusioni vi spieghiamo perché.

ciao-ciao

Ciao Ciao…
Asmodee Italia
di Alex Randolph

Da 2 a 4 giocatori. Età 8+

Durata: 25-30 minuti
Costo: scontatissimo su Get Your Fun


Una scatolina piccola che ci tiene a nascondere un effetto wow

Ciao Ciao si presenta come un piccola scatola quadrata.
Onestamente la copertina non è molto attraente, solo aprendola si capisce che è ambientato in una giungla.
Il fondo della scatola ha un cartoncino che crea una buca (un’immagine sarà più esplicita).
C’è una fustella che permette di costruire un ponte che congiunge diametralmente le due estremità del foro.
Il ponte è del tipo di quelli dei film di avventura. L’inizio ha una freccia e ogni asse rappresenta una casella che conduce alla fine del ponte.
Ci sono quindi 8 passi mentre col nono ci si piazza in una classifica che ha 8 posizioni.
Il materiale è robusto, un po’ di attenzione va fatta nel piegare i lembi esterni del ponte.

Dadi in un bussolo

Ogni giocatore ha a disposizione 7 pedine del proprio colore. Pone la prima sull’asse iniziale.
C’è un poi un cilindretto, un bussolo, con un’estremità chiusa. E’ chiamato Bicchiere.
Potrebbe essere eccessivamente prosaico, ma assomiglia molto all’anima di un rotolo di carta igienica esaurita.
Probabilmente siamo stati triviali, ma vi abbiamo reso l’idea.
L’ultimo elemento del gioco è un dado a 6 facce. Al contrario del tradizionale dado, al posto del 5 e del 6 ha una x.

Il Bicchiere e il dado fanno molto Pirati dei Caraibi

Il Bicchiere e il dado fanno molto Pirati dei Caraibi

Un regolamento molto coinciso, ma che ha il suo scopo in ogni singola regola

In effetti il regolamento è composto da poche righe su un volantino pieghevole.
Non c’è molto da capire, ma è importante avere chiara ogni regola, se non fosse solo per apprezzare l’eleganza di Rundolph.
Sostanzialmente lo scopo del gioco è portare pedine, che possiamo immaginare essere esploratori, al di là del ponte.
Il giocatore di turno scuote il dado dentro il Bicchiere e guarda all’interno per leggere il risultato.
A quel punto decide se dichiarare il risultato ottenuto (lasciamo stare un attimo il caso in cui esca una X) o inventarsene un altro.
Sposta così di tanti assi la propria pedina, eventualmente posizionandola sul primo posto della Classifica se ha finito il tracciato.
Parte così un giro di tavolo.
Se tutti affermano di credere a quanto dichiarato, finisce il turno.

Prima fasi di un partita. Chi finirà dentro la Palude?

Prima fasi di un partita. Chi finirà dentro la Palude?

Bluffare e sgamare

Il primo che crede che il dichiarante stia bluffando, può verificare il risultato ottenuto.
Se viene sgamato nel dichiarare il falso, chi lo ha scoperto può gettare la pedina dell’avversario nella buchetta, la Palude.
Se vuole, può avanzare la sua pedina di tante caselle quante aveva dichiarato il giocatore.
Il giocatore che “accusa” il dichiarante potrebbe farlo ingiustamente: in quel caso è il giocatore di turno che decide se far cadere l’accusante nella Palude.

Dove stanno gli elementi chiave del gioco

Ci sono alcuni elementi del regolamento, seppure così semplice, che ci hanno fatto notare il design accurato di Randolph.
Proviamo a identificarveli.

Obbligati a mentire

C’è un modo banale per non essere scoperti: dichiarare sempre il reale risultato del dado.
In questo modo non si rischia di cadere.
Anzi. Se qualcuno dubita di voi lo buttate nella Palude.
Se la vediamo così, siamo di fronte al gioco dell’Oca.
In realtà ci sono le X. Nel 33% delle volte avrete una X nel Bicchiere.
Questo risultato indica che la vostra pedina ha un destino segnato e deve cadere nella Palude.
Per questo dovete inventare una bugia credibile.

Il giocatore Rosa ha già portato la sua prima pedina alla fine del tracciato

Il giocatore Rosa ha già portato la sua prima pedina alla fine del tracciato

Chi ultima arriva…meglio alloggia

Lo scopo del gioco è essere i primi ad avere 3 pedine in Classifica.
Non importa la posizione ottenuta: avete vinto.
Se però il gioco termina perché i giocatori hanno finito le pedine, ovvero sono nella Palude o già in Classifica, si va ai punti.
In questa condizione le pedine prendono danno in base alla posizione.
Chi è arrivato primo pedine un solo punto, il secondo due, e così via.
La logica è completamente ribaltata, insomma, e premia i lenti.
Ecco perché se sbugiardate qualcuno non è detto convenga muoversi in avanti.

Il giocatore Rosa ha raggiunto le tre pedine a traguardo. Vince così la partita

Il giocatore Rosa ha raggiunto le tre pedine a traguardo.
Vince così la partita

Un gioco del 1997. Gli anni li sente tutti?

Il lanciare il dado in un bicchiere e bluffare sul risultato è alla base di Perudo.
Questo gioco è venuto alla ribalta con Pirati dei Caraibi.
Il panorama ludico è comunque ricco di giochi di bluffing, anche molto più elaborati.
Probabilmente The Resistance è un ottimo titolo in questo senso.
Ruoli asimmetrici e dover scegliere “la squadra” sono elementi che arricchiscono il gioco.
E se non voleste averli? Se voleste semplicemente un gioco di bluffing?
Ecco, Ciao Ciao è già più immediato.
Servono solo 2 minuti per giocare.
E’ quello che forse non hanno capito gli utenti di BGG, che comunque prediligono la complessità.

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In conclusione

Ciao Ciao è un gioco di quasi 25 anni fa di Alex Rundolph.
Seppure conoscendolo abbiamo giocato a pochi suoi giochi.
Inkognito, ad esempio, ci ha svoltato qualche domenica.
Complice una forte scontistica su Get Your Fun, lo abbiamo provato.
Abbiamo trovato un gioco con un materiale davvero minimo, che però sa fare il suo lavoro da party game.
Funziona bene in 3-4 giocatori e non richiede nessuna esperienza.
BGG, sempre un po’ snob, lo vede come “un gioco per bambini per imparare a dire le bugie”.
Non è detto che servano 100 pagine di regolamento per fare un buono gioco.
Qui Randolph presta attenzione a cesellare il suo gioco dallo stile ermetico.
Sarebbe bastato veramente poco per combinare un disastro.
Invece alcune limature evitano di cadere nella banalità.

Per chi cerca un gioco semplice ed efficace. Ed anche aspiranti autori

Il titolo dell’articolo parlava di paradigma.
Vi abbiamo già proposto altri giochi che possono essere definiti paradigmatici.
Per questa meccanica lo è, ad esempio, Spicy.
In questo senso Volpe Giocosa vuole indicare quei giochi che hanno una singola meccanica.
Questi giochi sono incentrati su di essa e con quella devono divertire i giocatori.
Non hanno cioè a disposizione chissà che arsenale per stupire i giocatori, ma solo un fioretto.
Qui secondo noi Randolph centra l’obiettivo, se vi abbiamo reso l’idea.
Un aspirante autore di giochi potrebbe prendere ispirazione da Ciao Ciao su come inserire il bluffing in un suo gioco.

Se volete acquistare questo gioco, vi consigliamo di rivolgervi a Get Your Fun.
Arrivarci attraverso questo link a te non costa nulla, anzi, ed inoltre aiuterai a sostenere Volpe Giocosa.

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