La Belle Époque: un salto nella realpolitk

La Belle Époque ci porta nella fine del XIX secolo, grazie ad Aleph Game Studio.

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Più precisamente si identifica questo periodo come quello che va dal 1871 all’inizio della Prima Guerra Mondiale nel 1914.
La Belle Époque simula la politica internazionale e nazionale di quel periodo storico.
I giocatori guideranno ciascuno una potenza europea dell’epoca al fine di avere l’egemonia sul continente e sul Mondo intero.
Potete studiare subito il gioco, o inviare un vostro ambasciatore alle conclusioni.

Un immagine che ben evidenzia la spartizione del Mondo. Li riconoscete tutti?

Un immagine che ben evidenzia la spartizione del Mondo. Li riconoscete tutti?

Contesto Storico

Non è il primo gioco con un ambientazione nel periodo della Belle Époque, ma in questo titolo è qualcosa di più.
Procedendo con ordine, il quarantennio che delimita questo periodo è stato caratterizzato da forte ottimismo e prosperità.
Progressi scientifici e tecnologici migliorarono la qualità della vita delle persone, permettendo anche la nascita del tempo libero, ovvero dei luoghi di villeggiatura.
Le infrastrutture venivano potenziate, come le ferrovie, così da accorciare le distanze fra le persone.
Lo stesso sviluppo lo videro le arti e le condizioni sociali di donne e proletariato.
Ci fermiamo qui, ma potete approfondire partendo dalla pagina dedicata su Wikipedia.

Paolo Carraro (credit: BGG)

Paolo Carraro
(credit: BGG)

Un progetto che parte da lontano

L’autore

Concedeteci ancora un preambolo. Non si può parlare di questo gioco senza citarne l’autore e tutto il lavoro che ci sta dietro.
Paolo Carraro è una personalità nota nel modo dei giochi. Non abbiamo avuto il piacere di conoscerlo di persona, ma dalla sua biografia appare evidente la sua passione per la storia.
Lo ricordiamo qui per la sua attività nell’Associazione Italiana Diplomacy,  e, come autore, per la Montecuccoli Battle Series.
Al collegamento proposto trovate altre informazioni.

Il processo di sviluppo

Il progetto La Belle Époque nasce nei primi Anni 80. L’autore si era buttato nel ricreare nel dettaglio la politica e l’economia di quel periodo, con uno studio bibliografico approfondito.
Ancora adesso il gioco cita circa una ventina di testi a supporto, anche impegnativi, per il suo sviluppo.
Si parla addirittura di sistemi di scalatura del PIL per rendere tutto più realistico.
E’ rimasto poi nel cassetto fino a 4/5 anni fa, quando l’autore ha ripreso il processo di snellimento del suo progetto.
Attraverso un alleggerimento del sistema economico e l’introduzione delle meccaniche più moderne, si è posto l’obiettivo di creare un titolo per una platea più vasta.
Infatti, Simulations Publications, Inc. pubblicava da inizio Anni 70 wargame storici, spesso molto complessi e quindi destinati ad una cerchia di appassionati.
Si veda, ad esempio, il temutissimo The Campaign for North Africa, presente anche in Bing Bang Theory.
Ecco, Carraro è uscito dalla stretta logica wargame per creare un gioco di strategia più alla portata di tutti.
Adesso ci promette che il gioco si aggira al massimo sulle 3 ore.

La mappa della Belle Epoque

La mappa de La Belle Epoque

Il gioco

Dell’ambientazione abbiamo già parlato nella contestualizzazione storica.
A livello “operativo” ogni giocatore tira le fila di una delle 4 Potenze europee all’epoca dei fatti: Regno Unito, Francia, Russia e Imperi Centrali (Austria-Ungheria e Germania).
Ogni Nazione è caratterizzata considerando il contesto storico del gioco, a partire dalla sua economia. Tant’è che ogni Potenza ha la sua scheda che la differenzia dalle altre.
In realtà potrete allungare le mani su tutta l’Africa e l’Asia, attraverso il colonialismo.
Cruciale anche la possibilità di allearsi con le Nazioni Minori, aumentando su di loro la propria influenza.

I cubi delle Potenze

I cubi delle Potenze o Missione Diplomatica sono il motore del gioco. Infatti, piazzandole in delle griglie sparse sulla mappa, si avrà il controllo di quel territorio o Nazione Minore. E’ così che si ottengono bonus e punti vittoria.
Questa meccanica ricorda un po’ quella che abbiamo visto in Twilight Struggle, ma qui vediamo un’idea più raffinata pensata per un tavolo con più giocatori.

La carta Nazionale Francese, ad esempio

La carta Nazionale Francese, ad esempio

Le carte

Ogni giocatore ha a disposizione un set di carte. Queste sono proprie della Nazione giocata, mentre altre sono pescate da un mazzo comune.
Si rifanno a politiche o eventi tipici dei machiavellismi dell’epoca.
Le carte Evento sono invece divise su 3 Epoche e si risolvono ad inizio turno. Riportando eventi legati alla Belle Époque, buttano un po’ di scompiglio e rendono il gioco meno prevedibile.
Interessante la carta “Attentato di Sarajevo” che conclude in maniera anticipata la partita.

Chiude questo carosello un dado, cubi armamenti, banconote e schede varie di riassunto.

...e quella russa

…e quella russa

Ampia possibilità di scelta

In ogni turno il giocatore può scegliere fra un numero considerevole di azioni, circa una decina.
Non le spieghiamo nel dettaglio, ma si va dalla corsa agli armamenti (utili nelle Contese) alla realizzazione di opere nazionali, uniche per ciascuna Potenza.
Non dimentichiamo anche il gioco delle carte, che crea effetti che scombinano il tutto.
Il sistema di punteggio è creato in modo che siano perseguibili diverse strategie di gioco. Ci si potrà così focalizzare su avere molte nazioni satelliti, oppure, ad esempio, Prestigio.

Fra le possibilità di scelta, includiamo anche l’uso delle Potenze Automatizzate.
E’ un espediente a cui sia editore che autore tengono molto, tant’è che dal regolamento sembra ci sia la volontà di calibrarlo al meglio. In questo modo è permesso di sostituire giocatori reali con giocatori mossi secondo regole prestabilite. Si arriva quindi anche alla versione solitario.

Un buon gioco nasce da una buona idea per proseguire con tanto playtesting. Siete d'accordo?

Un buon gioco nasce da una buona idea per proseguire con tanto playtesting. Siete d’accordo?

La produzione

Aleph Game Studio propone l’uscita per questo 2020.
Sul sito dell’editore trovate in costante aggiornamento la pagina di La Belle Epoque (qui per chi si fosse perso il link).
Sarà presente una versione italiana, con il testo tradotto.
In realtà mappa e carte mantengono il nome inglese, dove per quest’ultime c’è l’ambizioso progetto di renderle indipendenti dalla lingua grazie all’iconografia. Non deve essere semplice per un gioco dove le carte conducono a diversi effetti.
Le schede delle Potenze Automatizzate saranno anch’esse in italiano.
Carte promo per il pre-ordine.

E c'è anche l'Italia, sebbene non sia una Potenza

E c’è anche l’Italia, sebbene non sia una Potenza

In conclusione

La Belle Époque è un gioco di strategia e di competizione fra Nazioni europee ambientato a fine ‘800.
L’autore quasi si scusa di non avere creato un gioco simulativo, ma dal materiale che abbiamo sottomano ci è molto vicino.
Del resto si propone come un gioco eurogame, ma allo stesso tempo vuole vantare un’ambientazione molto sviluppata e sentita. Capite che allora Volpe Giocosa si incuriosisce…
Un certo modo di gestire la politica, sia nazionale che internazionale, dell’epoca è ben trasmesso.
Al momento noi abbiamo solo a disposizione materiale preliminare, tuttavia si intravede la volontà di avere una iconografia chiara.
Del resto il gioco vuole uscire dalla nicchia tipica di questi titoli, ma coinvolgere il grande pubblico.
E’ un progetto sicuramente ambizioso, ma l’autore (vedi la storia) e l’editore ci sembrano avere le carte in regola per farlo uscire come un buon titolo.
Se pensate che questo gioco faccia per voi, l’editore lo propone con pre-ordine con il 25% di sconto (65€  49€).
Continueremo a seguirvi.

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